Bella affermazione casalinga della Union Riviera Rugby sul Cus Pavia: è
fuga in testa nella poule 2 della Serie C1.
La Union Riviera Rugby vince e convince al “Pino Valle” di Imperia Baité e
consolida il primato in classifica. La partita con il CUS Pavia era molto
temuta, in relazione alla sconfitta patita dai liguri all’andata ed al fatto
che i gialloblu padani sono una bella squadra, giovane ed ordinata. Il terreno
ad Imperia è pesante ed il vento furioso. Queste condizioni hanno reso
complesse due fasi di gioco: l’apertura al largo fino alle ali e i calci di
liberazione o gli uppen under. Folto il pubblico presente, come al
solito. Del resto la prossima partita in casa della Union sarà addirittura a
febbraio, complici impegni della nazionale e calendario. Il match entra subito
nel vivo con l’azione che ha caratterizzato la partita positiva dei corsari: la
maul avanzante dopo la touche nei 22 avversari. Un’arma che i pavesi
conoscevano poco, pur praticandola bene a loro volta. Di fatto al terzo minuto
da un’azione di questo tipo la Union è già in meta con Masson innescato da un
volitivo Zat confermatissimo in mediana. Il calcio di trasformazione è molto
angolato: Calzia non segna punti, nonostante un ottimo riscaldamento. Nelle
successive azioni di gioco si infortuna Barbotto, che però rimarrà in campo
stoicamente e sarà spesso determinante.
Pavia cerca una pronta riscossa e mette
in mostra un’ottima mischia ordinata, quasi sempre vincente. Solo tra il 18° e
il 20° minuto il pack locale ha la meglio e da una successiva touche “furba”
nasce una buona iniziativa bloccata a mezzo metro dalla terra promessa. Cambia
poco, perché al 22° il copione della maul avanzante corsara si ripete e questa
volta è Barbotto ad uscire sulla parte chiusa schiacciando in meta. 10-0 senza
trasformazione. Gli animi si scaldano, Paolo Novaro rimane a terra a lungo.
Piana, per contro, placca alto. L’ottimo arbitro Fabio Franchini, autorevole e
capace di spiegare ogni fase di gioco in modo chiaro, espelle il pilone
unionista e per la mischia deve entrare Moschetta. Novaro si fa giustizia da sé
e ne fa le spese, immediatamente. Fuori anche lui per 10 minuti. La panchina
pavese ulula in modo calcistico. Paga per tutti Traccia, fuori in modo
definitivo. Pavia dovrebbe avere il sopravvento, giocando con la superiorità di
due uomini. La Union difende bene ed alleggerisce con un veemente contrattacco
di Barbotto e Zat. Sul ribaltamento di fronte è il mediano d’apertura Cantarato
che rilancia con una bella azione di corsa, ma fallisce un passaggio all’ala.
Unico reale errore marchiano della sua partita. Nell’intervallo Masson striglia
i suoi per invitarli alla concentrazione onde lasciare a zero gli ospiti.
Questi per contro, pensano alla tattica onde evitare di subire ancora. E in
prima battuta sono i pavesi ad arrembare, ancora in superiorità numerica. Dopo
alcuni punti di incontro ed il fallo sistematico dei corsari, le belle mani
gialloblu portano in meta il primo centro Casale. Meta non trasformata, ma
partita riaperta. Nella Union è già in campo il ritrovato Masetto per Ferrua.
Castaldo, uomo di esperienza, prende le redini della squadra già affidate a
Zat. La reazione della Union frutta un calcio di punizione non segnato da
Calzia. C’è da patire. La partita è rotta, ci provano Vazio, Masson, Barbotto e
ancora Castaldo. Pavia gioca in modo ordinato in difesa, tiene sempre la linea
e solo il fallo di Chiudinelli lascia gli ospiti in 14. E punizione immediata
con un’altra maul avanzante da touche conclusa in meta da Barbotto. Calzia
trasforma con un ottimo calcio. 17-5.
(nel secondo tempo è entrato in campo anche Alessandro Castaldo)
Entra DalPiaz per Novaro, sofferente.
Gambini, utility player, va in terza linea. E il pack locale funziona ancora
perché la mischia regge, anzi, la pressione nei 22 avversari produce un’altra
azione di un Barbotto senza freni. Corre, avendo due uomini al largo, ma
sceglie l’interno dove arriva l’immancabile Roggero che porta la palla in mezzo
ai pali. Siamo ormai 24-5. La Union mette la testa fuori anche in virtù di una
preparazione atletica accurata e che diventerà case study in queste
categorie. Il gioco si fa accademico, si tentano passaggi azzardati da ambo le
parti. Ne fa le spese Correddu: fuori anche lui per 10’. Entra Delbecchi per
Gabaglio, ala combattiva come Vallarino, oggi costretti a partita di battaglia,
senza sgroppate. La chiosa alla partita viene scritta però da un ispirato
Moschetta che, lanciato da Roggero, fa vedere la natura delle moderne prime
linee: corre e permette la meta a Battistotti, premiato per un ottimo match di
contenimento e riproposizione. Siamo 31 a 5 con la trasformazione di Calzia,
che poi aggiungerà altri tre punti al carniere con una punizione. Entra Prato
per Barbotto e il pubblico del “Pino Valle” si produce in una standing
ovation. Anche Battistotti viene particolarmente applaudito
all’ingresso del carneade Ceccon, alla sua prima volta. Per contro il Pavia
chiude a testa alta, con bel drop di Cantarato, cosa rara a queste latitudini e
con la meta dell’ultimo minuto del poderoso e valido terza centro Umberto Rota.
Finisce 34 a 15. Vetta della poule per i corsari e prossimo impegno il 4
dicembre a Sant’Olcese: non solo salami, ma anche gli Amatori Genova.
(IN COLLABORAZIONE CON Alessandro Giacobbe)
(le foto sono di Claudio Valente nel piccolo riquadro)
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