martedì 8 novembre 2016



Bella affermazione casalinga della Union Riviera Rugby sul Cus Pavia: è fuga in testa nella poule 2 della Serie C1.
La Union Riviera Rugby vince e convince al “Pino Valle” di Imperia Baité e consolida il primato in classifica. La partita con il CUS Pavia era molto temuta, in relazione alla sconfitta patita dai liguri all’andata ed al fatto che i gialloblu padani sono una bella squadra, giovane ed ordinata. Il terreno ad Imperia è pesante ed il vento furioso. Queste condizioni hanno reso complesse due fasi di gioco: l’apertura al largo fino alle ali e i calci di liberazione o gli uppen under. Folto il pubblico presente, come al solito. Del resto la prossima partita in casa della Union sarà addirittura a febbraio, complici impegni della nazionale e calendario. Il match entra subito nel vivo con l’azione che ha caratterizzato la partita positiva dei corsari: la maul avanzante dopo la touche nei 22 avversari. Un’arma che i pavesi conoscevano poco, pur praticandola bene a loro volta. Di fatto al terzo minuto da un’azione di questo tipo la Union è già in meta con Masson innescato da un volitivo Zat confermatissimo in mediana. Il calcio di trasformazione è molto angolato: Calzia non segna punti, nonostante un ottimo riscaldamento. Nelle successive azioni di gioco si infortuna Barbotto, che però rimarrà in campo stoicamente e sarà spesso determinante.
(grande prestazione del pack rivierasco)

 Pavia cerca una pronta riscossa e mette in mostra un’ottima mischia ordinata, quasi sempre vincente. Solo tra il 18° e il 20° minuto il pack locale ha la meglio e da una successiva touche “furba” nasce una buona iniziativa bloccata a mezzo metro dalla terra promessa. Cambia poco, perché al 22° il copione della maul avanzante corsara si ripete e questa volta è Barbotto ad uscire sulla parte chiusa schiacciando in meta. 10-0 senza trasformazione. Gli animi si scaldano, Paolo Novaro rimane a terra a lungo. Piana, per contro, placca alto. L’ottimo arbitro Fabio Franchini, autorevole e capace di spiegare ogni fase di gioco in modo chiaro, espelle il pilone unionista e per la mischia deve entrare Moschetta. Novaro si fa giustizia da sé e ne fa le spese, immediatamente. Fuori anche lui per 10 minuti. La panchina pavese ulula in modo calcistico. Paga per tutti Traccia, fuori in modo definitivo. Pavia dovrebbe avere il sopravvento, giocando con la superiorità di due uomini. La Union difende bene ed alleggerisce con un veemente contrattacco di Barbotto e Zat. Sul ribaltamento di fronte è il mediano d’apertura Cantarato che rilancia con una bella azione di corsa, ma fallisce un passaggio all’ala. Unico reale errore marchiano della sua partita. Nell’intervallo Masson striglia i suoi per invitarli alla concentrazione onde lasciare a zero gli ospiti. Questi per contro, pensano alla tattica onde evitare di subire ancora. E in prima battuta sono i pavesi ad arrembare, ancora in superiorità numerica. Dopo alcuni punti di incontro ed il fallo sistematico dei corsari, le belle mani gialloblu portano in meta il primo centro Casale. Meta non trasformata, ma partita riaperta. Nella Union è già in campo il ritrovato Masetto per Ferrua. Castaldo, uomo di esperienza, prende le redini della squadra già affidate a Zat. La reazione della Union frutta un calcio di punizione non segnato da Calzia. C’è da patire. La partita è rotta, ci provano Vazio, Masson, Barbotto e ancora Castaldo. Pavia gioca in modo ordinato in difesa, tiene sempre la linea e solo il fallo di Chiudinelli lascia gli ospiti in 14. E punizione immediata con un’altra maul avanzante da touche conclusa in meta da Barbotto. Calzia trasforma con un ottimo calcio. 17-5.
(nel secondo tempo è entrato in campo anche Alessandro Castaldo)

 Entra DalPiaz per Novaro, sofferente. Gambini, utility player, va in terza linea. E il pack locale funziona ancora perché la mischia regge, anzi, la pressione nei 22 avversari produce un’altra azione di un Barbotto senza freni. Corre, avendo due uomini al largo, ma sceglie l’interno dove arriva l’immancabile Roggero che porta la palla in mezzo ai pali. Siamo ormai 24-5. La Union mette la testa fuori anche in virtù di una preparazione atletica accurata e che diventerà case study in queste categorie. Il gioco si fa accademico, si tentano passaggi azzardati da ambo le parti. Ne fa le spese Correddu: fuori anche lui per 10’. Entra Delbecchi per Gabaglio, ala combattiva come Vallarino, oggi costretti a partita di battaglia, senza sgroppate. La chiosa alla partita viene scritta però da un ispirato Moschetta che, lanciato da Roggero, fa vedere la natura delle moderne prime linee: corre e permette la meta a Battistotti, premiato per un ottimo match di contenimento e riproposizione. Siamo 31 a 5 con la trasformazione di Calzia, che poi aggiungerà altri tre punti al carniere con una punizione. Entra Prato per Barbotto e il pubblico del “Pino Valle” si produce in una standing ovation. Anche Battistotti viene particolarmente applaudito all’ingresso del carneade Ceccon, alla sua prima volta. Per contro il Pavia chiude a testa alta, con bel drop di Cantarato, cosa rara a queste latitudini e con la meta dell’ultimo minuto del poderoso e valido terza centro Umberto Rota. Finisce 34 a 15. Vetta della poule per i corsari e prossimo impegno il 4 dicembre a Sant’Olcese: non solo salami, ma anche gli Amatori Genova.

(IN COLLABORAZIONE CON Alessandro Giacobbe)

(le foto sono di Claudio Valente nel piccolo riquadro)










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