È domenica, un
giorno di festa e di sport.
Sul campo
delle Api Olbiesi, in via Giuliano Lissia 15, si respira l’energia di una
partita speciale: sotto il sole caldo di un insolito novembre, due squadre
Under 14 si sfidano. Da una parte i padroni di casa, in completo giallo e nero;
dall’altra i Bulldog di Sassari, con le loro divise arancione e nero.
Le tribune
sono gremite, il tifo è vivo e si fa sentire. Alle 10:00, il fischio
dell’arbitro Uccheddu di Nuoro dà il via al match. Le due squadre si studiano
con attenzione, mentre dalla panchina olbiese si levano le indicazioni dei
coach, Roberto Palomba e Paolo Asara. Il tutto si svolge in un clima di
rispetto e cordialità, dove l’avversario è prima di tutto un compagno di sport.
La partita è
un susseguirsi di azioni da entrambe le parti. Le squadre, rimescolate per
motivi numerici, risultano incredibilmente equilibrate, e questo rende il gioco
in campo sempre più avvincente con il passare dei minuti.
La partita si
conclude con un momento di grande sportività: un cerchio che riunisce entrambi
i contendenti in un’unica catena umana, trasformando gli avversari in un solo
corpo, uniti dalla stessa passione per il gioco.
La mattinata
di grande divertimento si conclude con il tradizionale terzo tempo offerto
dall’Olbia Rugby. Tra i presenti spiccano molti giocatori della squadra Senior,
gli allenatori e il presidente Maurizio Spano, a sottolineare l’importanza
della comunità e dello spirito di squadra che questo sport rappresenta.
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