AL FESTIVAL DEL RUGBY
LIGURE UNDER 14 c’è stata larga partecipazione! Sabato al campo Carlo Androne
di Recco, si è sviluppato il secondo raggruppamento tecnico della corrente
stagione agonistica 2019/2020 con la disputa di tre partite, con tempi ridotti,
senza mischie e prive di touche. Gioco
estremamente veloce e divertente, pertanto, guidato a bordo campo dal nutrito e
preparato staff di allenatori liguri con
prima linea Diego Galli, Andrea Costantino, Rocco Tedone. Ma nello specifico
cosa significa attuare questo nuovo metedo, che si ripeterà nel tempo ?
“ Il Festival rientra
nei programmi del nuovo corso che abbiamo scelto di seguire come Federazione –
afferma ALESSANDRO BOTTINO (IN FOTO), Tecnico Regionale FIR Liguria – consiste nel concedere a tutti i ragazzi la giusta opportunità del divertimento, senza
vivere la pressione del risultato finale. Il risultato rimane importante, ma deve essere conseguenza del divertimento
che loro avranno durante queti eventi. Nessun ragazzo passerà sotto la forca
caudina della selezione, ed il percorso pertanto è aperto a tutti i ragazzi di
buona volontà. “
In pratica tutti i giovani
della categoria interessata, vale a dire in questo caso l’Under 14, potranno
così parteciparvi liberamente.
“ Che siano piu’ bravi
o meno a noi tecnici non interessa – replica BOTTINO – ci interessa invece che
abbiano voglia di prendere parte ai
raduni di Area, a queste manifestazioni. Il primo Festival lo abbiamo
organizzato a suo tempo allo stadio Carlini di Genova, ed ha avuto un buon
riscontro di partecipazione come questo di Recco, e questo è il preludio di una
seconda fase, che ci vedrà coinvolti in
un livello interregionale dove porteremo
tutti i ragazzi che abbiano voglia di parteciparvi.
(Un momento dal Festival U14 sviluppatosi a Recco)
Li porteremo a Parma, saranno
impegnati al sabato pomeriggio con un allenamento insieme a ragazzi di altre
regioni, la mattina dopo faranno le
partite con questo criterio e sempre nell’ottica del divertimento, solo per il
piacere di giocare, e sara’ un’esperienza successiva e formativa per questi gruppi di ragazzi.”
Fondamentalmente cosa
prevedi che questi ragazzi da simili
appuntamenti possano imparare, escludendo una partecipazione finalizzata
unicamente al risultato finale?
“ Possono imparare a
praticare uno sport per il solo motivo per il piacere di farlo. In passato le
iniziative federali sono state tacciate
di iniziative indirizzate all’agonismo precoce, e tutto questo era
sbagliato. Questi appuntamenti vogliono significare semplicemente il trascorrere
una giornata di rugby, giocare e divertirsi, conoscendo altri ragazzi,
trascorrere una bella giornata. Molti di questi giovani sono alla prima
esperienza personale – dice il tecnico nativo di Genova/Sampierdarena - in merito a questo corso, giocando tutti insieme senza assillo del
risultato diventa fondamentale.
(i due arbitri savonesi da sin. Luca Ermellino e Luigi Lanza che hanno diretto le partite del Festival Under 14)
Il fatto interessante a mio parere è che
giocando tutti insieme, ma mischiati fra varie provenienze regionali, è molto costruttivo
saggiare l’applicazione fondamentale ed i principi del rugby. L’avanzamento, il
sostegno, presenti in tutti i club, i ragazzi si trovano dentro i principi di
questo sport, e tutto cio’ rappresenta l’inizio di una positiva
formazione.” (rr)
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