Le ormai ben note “Franchigie” nel mondo del rugby sono una realtà. In ogni modo hanno
agevolato e sostenuto l’attività di molti club, che contrariamente avrebbero
dovuto limitare le loro attività, o addirittura chiudere definitivamente i
propri impegni. Anche in Piemonte le franchigie svolgono un certo movimento, ed
anche in provincia di Alessandria per esempio, la prova concreta arriva dalla
F.T.G.I. "Franchigia Territoriale Giovanile" MARENGO.
Micheal Pierse, già
Presidente del Rugby Novi, da noi incontrato ieri nella città del "cioccolato" è sempre molto legato alle attività rugbistiche nel
Basso Piemonte e segue da vicino le vicende di questa franchigia:
“L’attività è intensa e,
considerando che le problematiche per alcuni club della provincia alessandrina a portare avanti la
propria attività a livello giovanile erano critiche, siamo riusciti a unire
questi interessi fra Novi, Tortona, Casale Monferrato, Alessandria, CUS Po. In
questo modo – dice PIERSE (in foto) - riusciamo a
far giocare i ragazzi e a garantirgli un
futuro seguendo tutte le leve di età. Noi collaboriamo veramente con tutti, questo per garantire a chiunque voglia
giocare da teen-ager del rugby in Piemonte abbia una squadra dove possa trovare
la giusta collocazione. L’anno scorso abbiamo iniziato con gli Under 16,
quest’anno siamo in attività anche con gli Under 18, e ci stiamo attrezzando
bene per gli Under 14.”
Staff tecnico di buon
livello e preparato per tutte queste attività?
“ E’ un gruppo di
allenatori consolidato – dice l’irlandese PIERSE, da anni in Italia – è un team capitanato dal novese Alessandro
Vernetti, ma con molti altri aiutanti che dedicano molto del loro tempo, e
infatti riusciamo così con tutte le Società coinvolte a concedere il giusto
contributo offrenodo un servizio dignitoso ai ragazzi, ed anche ai genitori
degli stessi. Ci vuole umiltà e serietà perchè la gente partecipi alla Società,
e che possa inoltre contribuire
anch’essa con il loro impegno. Ed anche i genitori di questi ragazzi dunque
collaborano attivamente al nostro progetto di crescita.”
Alessandro Vernetti, Deus
ex Machina del Novi, è il principale tecnico della franchigia Marengo, che
pratica attività agonistica sui campi provinciali alessandrini: “ I nostri
campi di allenamento sono quelli del Ferrovieri di Alessandria e l’altro di
Francavilla Bisio. Al venerdì sera tutte le nostre categorie convergono appunto
ad Alessandria, così Under 16 ed U18, e proprio con l’Under 18 abbiamo
sviluppato una ulteriore concreta collaborazione con il Monferrato. Un buon
ottanta per cento dei ragazzi proviene dal Marengo gli altri dal Monferrato.
(una immagine da un test giovanile fra le due franchigie piemontesi del Marengo, in giallo, e i Black Herons)
Tra l’altro abbiamo avuto di recente una piccola soddisfazione, in quanto il
nostro Pietro Papini, proveniente dalle giovanili del CUS Genova, è stato convocato
nella Elite del Monferrato. Il progetto che stiamo portando avanti soprattutto
con Tortona, Tre Rose, Alessandria
insieme a Paolo Cavallini e Michael Pierse è una proposta di sviluppo
dal basso, su base provinciale, infatti noi portiamo avanti il minirugby
insieme al Tortona, cercheremo l’anno prossimo con Tortona e Casale di attivare
completamente l’Under 14, una seconda squadra provinciale, e poi spostare sulla
Under 16, e da li far crescere con il
Marengo questo movimento ed avere la posssibilità nel tempo di formare anche
una squadra senior, ma sempre con lo spirito indirizzato al puro divertimento.
“
Franchigie sempre piu’
di moda nel Paese, a tutti i livelli e a tutte le latitudini.
In Liguria da
tempo operano gli Embriaci e la Rugby Ligues, per esempio, in Piemonte i Black
Herons, ma altri brillanti esempi si segnalano con i Ghibellini, Patavium,
Granducato, Ticinensis, Franciacorta, lo stesso Union Monferrato, l’Adriatica,
Lambro, Grande Napoli, Curiana etc. etc.
“ E’ stato uno strumento veramente valido –
continua VERNETTI (in foto) – che la FIR ha messo a disposizione alle Società, e ci
permette, anche non posso certo nascondere gli enormi sacrifici che facciamo
tutti quanti, in quanto avere in squadra ragazzi provenienti da Molare/Ovada
alla Val Cerrina, effettivamente diventa improbo farli allenare insieme, pero’ con l’impegno e la passione che ci contraddistingue portiamo avanti
queste attività con grande piacere e soddisfazione.” (rr)
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