sabato 21 dicembre 2019

RUGBY MARENGO UNA FRANCHIGIA CHE PARLA PIEMONTESE!


Le ormai ben note “Franchigie” nel mondo del rugby sono una realtà. In ogni modo hanno agevolato e sostenuto l’attività di molti club, che contrariamente avrebbero dovuto limitare le loro attività, o addirittura chiudere definitivamente i propri impegni. Anche in Piemonte le franchigie svolgono un certo movimento, ed anche in provincia di Alessandria per esempio, la prova concreta arriva dalla F.T.G.I. "Franchigia Territoriale Giovanile" MARENGO.
Micheal Pierse, già Presidente del Rugby Novi, da noi incontrato ieri nella città del "cioccolato" è sempre molto legato alle attività rugbistiche nel Basso Piemonte e segue da vicino le vicende di questa franchigia:
“L’attività è intensa e, considerando che le problematiche per alcuni club  della provincia alessandrina a portare avanti la propria attività a livello giovanile erano critiche, siamo riusciti a unire questi interessi fra Novi, Tortona, Casale Monferrato, Alessandria, CUS Po. In questo modo – dice PIERSE (in foto) -  riusciamo a far giocare i ragazzi  e a garantirgli un futuro seguendo tutte le leve di età. Noi collaboriamo veramente con tutti,  questo per garantire a chiunque voglia giocare da teen-ager del rugby in Piemonte abbia una squadra dove possa trovare la giusta collocazione. L’anno scorso abbiamo iniziato con gli Under 16, quest’anno siamo in attività anche con gli Under 18, e ci stiamo attrezzando bene per gli Under 14.”
Staff tecnico di buon livello e preparato per tutte queste attività?
“ E’ un gruppo di allenatori consolidato – dice l’irlandese PIERSE, da anni in Italia –  è un team capitanato dal novese Alessandro Vernetti, ma con molti altri aiutanti che dedicano molto del loro tempo, e infatti riusciamo così con tutte le Società coinvolte a concedere il giusto contributo offrenodo un servizio dignitoso ai ragazzi, ed anche ai genitori degli stessi. Ci vuole umiltà e serietà perchè la gente partecipi alla Società,  e che possa inoltre contribuire anch’essa con il loro impegno. Ed anche i genitori di questi ragazzi dunque collaborano attivamente al nostro progetto di crescita.”
Alessandro Vernetti, Deus ex Machina del Novi, è il principale tecnico della franchigia Marengo, che pratica attività agonistica sui campi provinciali alessandrini: “ I nostri campi di allenamento sono quelli del Ferrovieri di Alessandria e l’altro di Francavilla Bisio. Al venerdì sera tutte le nostre categorie convergono appunto ad Alessandria, così Under 16 ed U18, e proprio con l’Under 18 abbiamo sviluppato una ulteriore concreta collaborazione con il Monferrato. Un buon ottanta per cento dei ragazzi proviene dal Marengo gli altri dal Monferrato. 

(una immagine da un test giovanile fra le due franchigie piemontesi del Marengo, in giallo, e i Black Herons)

Tra l’altro abbiamo avuto di recente una piccola soddisfazione, in quanto il nostro Pietro Papini, proveniente dalle giovanili del CUS Genova, è stato convocato nella Elite del Monferrato. Il progetto che stiamo portando avanti soprattutto con  Tortona, Tre Rose, Alessandria insieme a Paolo Cavallini e Michael Pierse è una proposta  di sviluppo  dal basso, su base provinciale, infatti noi portiamo avanti il minirugby insieme al Tortona, cercheremo l’anno prossimo con Tortona e Casale di attivare completamente l’Under 14, una seconda squadra provinciale, e poi spostare sulla Under 16, e da li far crescere  con il Marengo questo movimento ed avere la posssibilità nel tempo di formare anche una squadra senior, ma sempre con lo spirito indirizzato al puro divertimento. “
Franchigie sempre piu’ di moda nel Paese, a tutti i livelli e a tutte le latitudini.
In Liguria da tempo operano gli Embriaci e la Rugby Ligues, per esempio, in Piemonte i Black Herons, ma altri brillanti esempi si segnalano con i Ghibellini, Patavium, Granducato, Ticinensis, Franciacorta, lo stesso Union Monferrato, l’Adriatica, Lambro, Grande Napoli, Curiana etc. etc.
“ E’ stato uno strumento veramente valido – continua VERNETTI (in foto) – che la FIR ha messo a disposizione alle Società, e ci permette, anche non posso certo nascondere gli enormi sacrifici che facciamo tutti quanti, in quanto avere in squadra ragazzi provenienti da Molare/Ovada alla Val Cerrina, effettivamente diventa improbo farli allenare insieme, pero’  con l’impegno e la passione   che ci contraddistingue portiamo avanti queste attività con grande piacere e soddisfazione.”  (rr)

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