QUESTA FANTASTICA RUGBY LIGUES ! Indubbiamente tutti i club del rugby
vorrebbero prendere parte ad un campionato giovanile di buon livello tecnico, e
questo logicamente per migliorarne il bagaglio personale dei propri atleti, e
per ottenere questa opportunità è d’obbligo conquistarsi un posto nei rispettivi gironi di
Elite.
(Una immagine dal test di Lumezzane FB Club bresciano)
Difficile, indubbiamente, ma come si sa l’unione fa la forza, ed in
Liguria un certo nuimero di Società ha optato, come del resto è ormai usuale su
tutto il territorio nazionale, formare una classica Franchigia Territoriale
Giovanile Integrata. E integrare realtà distanti l’una dall’altra di circa 150
chilometri, è veramente coraggioso. RUGBY LIGUES, infatti, è una squadra che
con l’Under 16 utilizza atleti provenienti dalla Pro Recco, dal Savona, dallo
Spezia R.C. e dal Cffs Cogoleto.
“ Attualmente abbiamo a disposizione quattro
ragazzi di La Spezia, cinque di Recco, una decina di Cogoleto e altrettanti di
Savona – afferma FABIO NARDI, nello staff tecnico dirigenziale della Franchigia
– gli allenamenti si svolgono in modo congiunto in settimana fra Cogoleto e
Savona, alternando il campo Marco Calcagno e il Fontanassa, secondo le loro
esigenze, e questo per due sessioni settimanali, mentre una volta la settimana
gli spezzini vengono a Recco.
(Fabio Nardi)
Una volta la settimana, invece, cerchiamo di organizzare un allenamento
congiunto, come per esempio è successo l’altro venerdì al campo Carlo Androne
di Recco, mentre questo prossimo venerdì saremo tutti a Cogoleto. “
E’ un impegno che obbligatoriamente muove tante
pedine, e di questi tempi in Liguria è ben noto che spostarsi da levante a
ponente e viceversa è diventato estremamente difficile, ma spesso la strada
ferrata, almeno in parte, risolve la situazione.
“ L’organizzazione a livello tecnico è curata
principalmente a Cogoleto da Fabio Damonte ed a Savona da Andrea Costantino – ribadisce NARDI,
che è anche Consigliere Regionale FIR – mentre a Recco con l’importante
supporto di Dante Ciotoli e Francesco Avignone, due giocatori della prima
squadra, che principalmente curano gli
skills individuali dei ragazzi, seguo personalmente questo impegno.
L’idea di questa Franchigia è quella di radunare le forze regionali, a parte Recco che potrebbe essere autonoma avendo a disposizione piu’ di venticinque atleti, con la possibilità di portare una squadra nell’elite, che complessivamente sarebbe poi composta da quaranta/cinquanta atleti di queste quattro Società, ed una nei gironi regionali in modo che tutti i ragazzi abbiano a disposizione un percorso formativo di piu’ alto livello, ma anche con la possibilità di poter giocare anche a livelli meno impegnativi.
L’idea di questa Franchigia è quella di radunare le forze regionali, a parte Recco che potrebbe essere autonoma avendo a disposizione piu’ di venticinque atleti, con la possibilità di portare una squadra nell’elite, che complessivamente sarebbe poi composta da quaranta/cinquanta atleti di queste quattro Società, ed una nei gironi regionali in modo che tutti i ragazzi abbiano a disposizione un percorso formativo di piu’ alto livello, ma anche con la possibilità di poter giocare anche a livelli meno impegnativi.
I risultati ora
come ora sono piu’ che buoni – chiosa FABIO NARDI – in quanto dobbiamo
rimarcare che proveniamo da ben tre
consecutive affermazioni, tutte ottenute fuori casa e, considerando che la
preparazione atletica è migliorata solo negli ultimi tempi, arrivati in questa
fase di qualificazione, e considerando che gli avversari logicamente sono
sempre di maggior spessore tecnico mi sembra eviodente che la squadra è
cresciuta sotto tutti gli aspetti.”
Fabio Nardi, dunque, tiene le fila di questo
gruppo che se domenica prossima a Gussago, contro l’altra Franchigia bresciana
della Franciacorta otterrà una nuova vittoria, accederebbe di diritto al Girone
Elite Zonale, contrariamente andrebbe ai ripescaggi, ultimi ed inappellabili.
UNA CURIOSITA' - Il padre di Fabio Nardi e quello di Raul Segnan (nella foto piccola) erano entrambi profughi giuliani dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, giocavano insieme a calcio nella stessa squadra di Fiume Cantrida. Fabio e Raul hanno giocato insieme a rugby ed ora condividono, anche se con squadre diverse, lo sviluppo del rugby ligure nella categoria degli Under 16.
UNA CURIOSITA' - Il padre di Fabio Nardi e quello di Raul Segnan (nella foto piccola) erano entrambi profughi giuliani dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, giocavano insieme a calcio nella stessa squadra di Fiume Cantrida. Fabio e Raul hanno giocato insieme a rugby ed ora condividono, anche se con squadre diverse, lo sviluppo del rugby ligure nella categoria degli Under 16.
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