MATTIA BELLINI PUNTO FISSO PER IL FUTURO DELLE ZEBRE E
DELLA NAZIONALE AZZURRA
Le Zebre sono al lavoro alla Cittadella del
Rugby di Parma da lunedì scorso in preparazione al prossimo impegno ufficiale:
la gara di sabato 29 Settembre alle ore 16 allo Stadio Lanfranchi contro i
gallesi Ospreys. Al termine dell’allenamento odierno dei bianconeri abbiamo
intervistato il centro della franchigia federale e della nazionale italiana
Mattia Bellini, uno dei giocatori più utilizzati dallo staff tecnico bianconero
in queste prime 4 sfide della stagione del Guinness PRO14.
Il 24enne padovano – arrivato a Parma dal
Petrarca Padova dall’estate 2016 e sceso in campo 33 volte nelle sue prime due
stagioni in bianconero- ripercorre il suo percorso di crescita tecnica in
maglia bianconera ed azzurra, il suo ruolo da protagonista nella metamorfosi
offensiva della franchigia federale e ci presenta l’approccio alla gara di sabato
a Parma con l’obiettivo di centrare il quinto successo consecutivo casalingo
nel torneo celtico.
[Mattia Bellini in azione a Galway contro il Connacht nella stagione 2018/19 del Guinness PRO14 - INPHO]
Quando hai cominciato a giocare a rugby nelle
giovanili del Petrarca Padova quali erano i tuoi obiettivi? Chi è stato
fondamentale nel tuo percorso di crescita e di consapevolezza che potessi
diventare un rugbysta professionista? Ho cominciato all’età di
sei anni: non mi aspettavo di compiere questo tipo di percorso. E’ stata una
sorpresa ed una soddisfazione: spero di continuare ancora a giocare per una decina
di anni. Da piccolo era soprattutto un divertimento e lo è ancora; ero solo più
spensierato. Ho assaporato il rugby internazionale con la nazionale U17 di
Massimo Brunello, il primo che mi ha dato fiducia. Poi è cominicato un percorso
con le nazionali giovanili U18 e U10 e poi sono passato in prima squadra al
Petrarca, un percorso in crescita che spero di continuare.
Nella finestra del Mondiale 2015 hai fatto il tuo
esordio con le Zebre come permit player: come reputi questa opportunità di
confronto con il rugby internazionale? Durante quell’estate ero stato aggregato alla
Nazionale Seven; in seguito a questa esperienza ho avuto la fortuna di essere
presente a Parma alla preparazione con coach Guidi. E’ stata un’esperienza che
mi è servita tanto, un primo assaggio di rugby internazionale di alto livello.
Ho imparato molto e dopo il mio ritorno a Padova ho assolutamente cercato di
alzare l’asticella.
Nello stesso anno sei tra i trequarti più positivi del
massimo campionato Eccellenza, meritandoti la chiamata della nazionale italiana
con Brunel che ti fa esordire in Nazionale, cosa ricordi dell’esordio a Parigi
e di quel primo Sei Nazioni? Giocare a Parigi è stata
una sorpresa ed un’emozione che mi porto nel cuore, spesso mi torna in mente e
mi provoca ancora emozioni fortissime. Auguro
a tanti ragazzi che aspirano a questa maglia di continuare a provarci perché
questi sono ricordi che ti porti dentro per tutta la vita.
Insieme a tanti giovani trequarti sei stato
protagonista della metamorfosi del gioco offensivo delle Zebre, arrivate a
segnare 50 mete la scorsa stagione. Descrivici brevemente i principali
cambiamenti?Con l’arrivo di coach Bradley, Orlandi e Troncon
il nostro gioco e la nostra filosofia è cambiata. Più volte giochiamo alla mano dai nostri 22 mantenendo il
possesso non regalando il pallone agli avversari: siamo tornati ai fondamentali
del rugby quali l’avanzamento ed il possesso.
Quali sono invece i tuoi punti di forza e in quali
aspetti pensi di dover ancora migliorare? Punti di forza pochi, di
sicuro il gioco alla mano e
il fraseggio con Carlo Canna e coi miei compagni con cui mi sto trovando
davvero bene. La fisicità in difesa e a volte anche in attacco sono aspetti
sicuramente da migliorare.
Sei un giocatore molto duttile nella linea dei trequarti
potendo giocare sia ala che centro, in quale ruolo pensi di poter sviluppare al
meglio le tue doti nel piano di gioco di Bradley? A me
basta giocare trovandomi bene in entrambi i ruoli: spesso sono utilizzato come
ala mentre a secondo centro sono più al centro del gioco e più coinvolto.
Entrambi sono ruoli che cerco d’interpretare alla stessa maniera chiaramente
cambiando mentalità.
L’anno scorso hai segnato 8 mete, record assoluto nel
Guinness PRO14 per le Zebre, quarto della speciale classifica del torneo vinta
da Daly con 11. Quest’anno sei già a 2 in 4 gare, ti sei posto un obiettivo
personale? Prima vengono le vittorie di squadra, le mie
marcature sono qualcosa di aggiuntivo. Se riuscirò a segnare ancora sarà
comunque un aspetto molto positivo.
Sei un punto fisso anche della nazionale italiana,
Azzurro col maggior minutaggio della stagione scorsa. Ti senti un punto di
riferimento anche per i tuoi compagni di nazionale? E’ stato
un onore tornare a vestire l’Azzurro mi sento ancora un giovane del gruppo con
molto da imparare dai più anziani con tanti aspetti da migliorare. Penso
maggiormente ai miei compiti e
poi i risultati penso arriveranno anche a livello di squadra.
Come vivi il rapporto con Parma, la città ed il
pubblico dello Stadio Lanfranchi? Col cambio di gioco l’anno
scorso la città ha risposto ed è venuta più gente degli anni passati.
Quest’anno col gioco consolidato le prime due gare sono state belle ed
emozionanti, soprattutto l’ultima contro Cardiff il pubblico ci ha dato una
spinta non indifferente, ci farebbe piacere se sabato si ripetesse un pubblico
del genere.
Sabato arrivano i gallesi Ospreys sconfitti 37-14 ad
Aprile con tre mete tue, che gara ti aspetti? L’anno
scorso eravamo a fine stagione le squadre avevano un occhio ai playoff ed alla
finestra internazionale. Sarà una gara diversa, penso che gli Ospreys
scenderanno con molti più nazionali e metteranno in campo un gioco più fisico e
più propositivo
Appuntamento sabato 29 Settembre alle ore 16
allo Stadio Lanfranchi di Parma per il 5° turno del Guinness PRO14; Mattia
Bellini e le sue Zebre Rugby sono pronte ad affrontare gli Ospreys.
La scheda del giocatore:
Nome: Mattia
Cognome: Bellini
nato a: Padova
Il: 08/02/1994
Altezza: 193 cm
Peso: 102 kg
Ruolo: utility back
Honours: Italia, Emergenti, Seven, U20, U18, U17
Caps: 14
Presenze in Guinness PRO12: 34
con 13 mete
Presenze in EPCR Champions Cup: 4
Presenze in EPCR Challenge Cup: 2
Club precedenti: Petrarca Padova, Accademia
Nazionale “Ivan Francescato”
Instagram: mattia_bellini
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