domenica 30 settembre 2018



Aspettando l'inizio dei campionati Seniores Maschili e Femminili, la categoria Under16 permette ai tanti appassionati della palla ovale iblei di godere di un ottimo rugby. 
Probabilmente la vittoria meritata sul S. Gregorio aveva illuso un po’ tutti, sicuramente l’Amatori Catania, in una calda mattinata di quasi autunno siculo, ha provveduto a rimettere ogni cosa al proprio posto. Le sconfitte non arrivano mai soltanto per caso, e quando arrivano bisogna sempre essere bravi a farne tesoro. Per crescere e per migliorare.
Partiamo da questo.
Davanti a un pubblico molto partecipe e allegro sugli spalti, i ragazzi di Ragusa partono forte ma già si comprende che gli ospiti non molleranno facilmente, con la loro propensione a sporcare ogni singola giocata. Dopo neanche una decina di minuti di pressione e di tentativi reiterati, una ruck porta Saro Tumino fino alla linea di meta, giusto nei pressi dei pali, per la trasformazione di Benni Spadaro. Viste così le cose, sembrerebbe tutto come l’inizio di una discesa: e invece no. Qualche errore di disattenzione, qualcuno di presupponenza, e i biancorossi catanesi vedono oltremodo premiata la loro confusa pressione: ennesimo passaggio sbagliato nelle retrovie, e la corsa fino in meta è cosa facile, e pure la seguente trasformazione in mezzo ai pali, per il 7-7.
Tutto da rifare. Il problema è che adesso gli ospiti hanno preso coraggio, e invece i nostri giovani faticano a rientrare in partita. Dopo una fase molto combattuta ed asfittica in mezzo al campo, con le squadre che si fronteggiano senza grande lucidità e costrutto, serve una sontuosa iniziativa personale di Saro Tumino, abile nell’uscire in corsa dalle linee, e ad iniziare uno slalom irresistibile fino in mezzo ai pali, senza che alcun avversario sia in grado di arginarlo. Il pubblico plaude alla magnifica azione, e Benni Spadaro trasforma senza esitazione: 14-7.
Neanche il tempo di riprendere fiato che i catanesi premono sull’acceleratore, trovano un varco e vi si infilano dentro e in mezzo con grande determinazione, fissando il punteggio sul 14-14 dopo il calcio che chiude il primo tempo.
Si apre la ripresa ma i nostri non se ne accorgono. Intanto coach Fumarola è costretto ad avvicendare Dante Puccia – buono il suo esordio – con Michele Ventura, il quale, nonostante un infortunio in settimana, entra in campo schierato all’ala. Sembra che i biancazzurri ragusani abbiano preso in mano le redini del gioco, le iniziative personali fioccano ma gli ospiti in un modo o nell’altro riescono a porre argini, spesso poco ortodossi ma comunque efficaci: da una ripartenza velocissima, i biancorossi giocano alla mano con estrema rapidità, portando l’ovale fino in meta. E’ un episodio che taglia le gambe ai nostri, che accusano il colpo e mostrano i nervi. Saro Tumino viene sospeso per 10’, ma i suoi compagni si estenuano con azioni personali e frontali, senza mai dare profondità al gioco: il presidente Dinatale più volte sollecita i suoi, ma oramai anche i riflessi sembrano appannati.
L’azione finale con cui i ragazzi ragusani cercano rabbiosamente – in superiorità numerica, con 2 avversari fuori dal campo – la meta del pareggio, è emblematica di tutta una partita: oltre 10’ minuti di assalto frontale sotto i pali avversari, senza mai aprire il gioco e sgranare lo schieramento avversario, oltre 10’ minuti di testardo accanimento contro la mischia ospite, arroccata al centro della difesa coi piedi piantati sulla linea di meta, presidiando i medesimi 20 metri quadrati, in un’enfasi di ostinazione cieca (ragusana) e di sacrificio incrollabile (etneo): poi la palla che cade dalle mani iblee, rimbalza poco lontano, viene arpionata dalla apertura dell’Amatori per una cavalcata ‘coast to coast’ che porta alla meta che sancisce il risultato finale: 14-26. A fine partita, coach Fumarola pone l’accento sulla errata interpretazione dei suoi ragazzi alla gara: al cospetto di una avversaria arroccata ed arcigna, quasi impenetrabile centralmente, si sarebbe dovuto giocare molto più aperti, alla mano e cercando la profondità, piuttosto che intestardirsi con giocate frontali.
Coach Nicita è molto critico con l’atteggiamento molle e supponente della sua squadra, quasi mai reattiva in alcuni momenti cruciali.
Di fatto, si è avuta come l’impressione che ci sia davvero molto da lavorare, partendo proprio dall’atteggiamento, mentale e caratteriale. Leggere la gara è importante, ma anche non lasciarsi sopraffare dalla fisicità degli avversari, cercando comunque di imporre il proprio gioco.
Resta l’impressione che i ‘veterani’ dello scorso anno e i nuovi arrivati di quest’anno debbano lavorare molto insieme, con continuità ed umiltà: troppe assenze in questa prima fase del campionato hanno impedito la crescita armonica di questo bel gruppo, non ancora una squadra. Ci sono adesso due settimane per lavorare con grande determinazione e per presentarsi al meglio al ‘Benito Paolone’ di Catania, contro l’Amatori 1963. Lì ci sarà poco da scherzare, e ancora meno da sbagliare. (Sergio Randazzo)



Buona prestazione offerta dalla nostra u14 si campi di Rieti ed Appia.
Nel capoluogo sabino iniziamo la gara contratti e non riusciamo ad esprimerci al meglio, infatti le prime due mete derivano da azioni individuali. Con il passare dei minuti il lavoro svolto in difesa in settimana comincia a dare i suoi frutti: comunicando tra noi riusciamo a portare una miglior pressione agli avversari. I complimenti in questo senso vanno a Jacopo Milani e Edoardo Mastrodomenico, autore di numerosi placcaggi. In attacco ci affidiamo ancora alle qualità dei singoli, ma è la voglia di tutti di partecipare al gioco con la giusta concentrazione che ci fa ben sperare per la crescita dell’intero gruppo.
Nella bellissima e suggestiva cornice del Parco del Acquedotti l’altra compagine ha affrontato in un triangolare nell’ordine Colleferro ed i padroni di casa dell’Appia. 
Il primo incontro ha fatto vedere i frutti del lavoro effettuato in settimana, un buon movimento difensivo ed una buona salita nella prima frazione non sempre coincidevano con un intervento difensivo efficace. Nella ripresa i nostri ragazzi hanno preso le misure agli avversari, riuscendo con  maggior incisività a contenere gli attacchi dei giovani colleferrini. Il secondo match ci vede iniziare con il piede giusto, ripartendo da dove avevamo finito nella partita precedente. 
Purtroppo però la benzina ha iniziato vistosamente a calare permettendo agli avversari (mai domi, bravi) di accelerare e di conquistare un ampio margine. Complimenti comunque a tutti per aver dato il massimo in campo permettendo a chi è venuto al campo di godersi un bello spettacolo di Rugby.



E' partita nel migliore dei modi l'avventura in campionato dell'Under 16 della Bingo Family Amatori Catania.
Un successo importante in quel di Ragusa grazie ad una ripresa gagliarda, giocata bene e portata a termine con velocità sulla trequarti e disciplina. Primo tempo con tanto spettacolo e con le due mete di Ragusa trasformate a cui hanno risposto i ragazzi di Sciuto. Sul 14-14 la sterzata nella ripresa degli etnei: velocità intraprendenza e soprattutto mete decisive che chiudevano i giochi sul 14-26. Insomma un'ottima partenza con tanto da migliorare, sia chiaro, soprattutto in fase difensiva, ma che lascia segnali importanti da un gruppo coeso e di prospettiva.















Possiamo definire la quinta edizione di placca l'omofobia "un successone".
La giornata ieri ha visto al campo di rugby di via Forlanini, grazie anche ad una splendida giornata di fine estate, centinaia di persone accorse per partecipare all'iniziativa, che dalle 16:00 alle 20:00 ha visto in campo i ragazzi del Ragusa rugby quelli dei briganti di Librino e del Vittoria Bulls. Durante la giornata Elvira Adamo, voce di questa quinta edizione, ha lanciato messaggi sull'uguaglianza e sulla libertà di genere ringraziando le tante associazioni e sponsor che ci hanno sostenuti. In campo le formazioni under 14, e quelle maschili e femminili Seniores. Prima di iniziare a giocare le squadre si sono messe a disposizione facendosi Dipingere con i colori dell'arcobaleno simbolo dell'associazione A.GE.DO., organizzatrice in collaborazione con il Ragusa Rugby dell'evento. Da un punto di vista prettamente sportivo c'è poco da dire, le gare in campo sono servite come preparazione ai campionati da disputare che cominceranno il 14 ottobre.
Fondamentale è stata la grande partecipazione di pubblico e il fatto di essere riusciti a coinvolgere così tanta gente.
Dopo le partite il consueto terzo tempo si è spostato nel Village dietro le tribune, quest'anno, grazie all'organizzazione del Circolo Lewboski nella persona di Bruna Natoli, il Placca l'Omofobia si è protratto fino a tarda sera sul palco allestito per il quattordicesimo Indian Summercamp sono saliti tre gruppi gli " Shameless" i "Silent Carnival" e i famosi "Uzeda" . Il campo da rugby è diventato quindi un luogo aperto dove sociale musica e sport si sono fusi permettendo ai ragusani di scoprire un altro luogo da poter vivere.




Lyons Piacenza – Colorno 19-7
Lyons: Efori, Boreri, Subacchi, Mori, Bruno, Via G., Coplani, Lekic, Tarantini, Bance, Cissè, Grassi, Salerno, Rollero, Grassotti
A Disp: Cantù, Greco, Borghi, Benelli, Bedini, Della Ragione, Via A.
Colorno: Bronzini, Terzi, Castagnoli, Piccioli, Papa, Ceresini, Lucchin, Caselli, Oghittu, Borsi, Da Lisca, Fiume, Buondonno, Singh
A Disp: Datola, Sito Alvarado, D’Apice, Minari, Perrone, Boccarossa, Sarto, Modoni
Tabellino: Mt Buondonno Trasf. Ceresini; Mt Cissè trasf. Via G.; mt Mori; Mt Tarantini trasf. Via G.
Una prova convincente per la Sitav Rugby Lyons, coronata da un successo di prestigio nell’amichevole di lusso di questo precampionato contro il  Rugby Colorno, una delle squadre che contenderanno ai bianconeri la promozione in Top 12.

Al Beltrametti partenza subito forte del Colorno, con Lyons che non riescono a uscire dalla propria metà campo per diversi minuti, nonostante una buona azione in contrattacco di Efori. Dopo una palla persa malamente da touche Colorno ha un’ottima occasione di attacco con un calcio di punizione sui 5 metri, che viene trasformato in meta di maul dalla squadra parmigiana con il tallonatore Buondonno che può finalizzare il lavoro di tutta la mischia, portando il risultato sullo 0-7 dopo la trasformazione di Ceresini.
Ma i Lyons sono scesi in campo con ottimo spirito e sono pronti a reagire: è ancora Efori a suonare la carica per i Leoni piacentini, ma al momento del passaggio decisivo spreca una buona occasione di meta con un passaggio in avanti. Sulla mischia successiva dominio del pack bianconero che ruba palla in spinta ed ha una grande opportunità di segnare, sprecata praticamente sulla linea di meta da un avanti di Grassi.
Il Colorno prova a riportarsi in avanti, ma arrivati alla linea dei 22 grande lavoro della difesa dei Lyons che forza il turnover. I Lyons possono finalmente macinare gioco e su una mischia in zona avanzata una fiammata improvvisa di Lekic propizia la meta di Cissè dopo un grande riciclo praticamente sulla linea di meta da parte del giovane terza linea bianconero. La trasformazione di Via porta la partita in parità.
Il Colorno prova subito una reazione e trova un po’ impreparati i Lyons, ma sulla linea di 5 c’è un fantastico intercetto di Efori che ruba la palla e sulla metà campo serve Mori che può involarsi in meta per il primo vantaggio bianconero nella partita, non arrotondato da Via dalla piazzola. Un uno-due micidiale che però non colpisce definitivamente il Colorno che si riversa di prepotenza nella metà campo bianconera, anche grazie alla troppa indisciplina da parte dei Lyons, ma sulla touche decisiva allo scadere del primo tempo è Cissè a rubare palla e consegnare ai bianconeri il vantaggio all’intervallo.

Inizio del secondo tempo spezzettato con tanti errori da una parte e dall’altra, fino a un ottimo break di Bruno e del neoentrato Della Ragione, che riporta l’azione nell’area dei 22 biancorossa. La formazione parmigiana riesce a rubare palla ma non ad allontanare la minaccia, complice la mischia dei Lyons che sale in cattedra asfaltando gli avversari ad ogni occasione, senza però arrivare a segnare la marcatura che porterebbe al break di vantaggio. Il Colorno può così portarsi in attacco, ma una buona azione al largo viene vanificata da un avanti nei 22 metri bianconeri. Dopo una prolungata fase di gioco a centrocampo i Lyons guadagnano un calcio di punizione e riescono a sfruttare alla perfezione una touche in zona offensiva con un gran buco di Tarantini che va in meta in mezzo ai pali.
I Lyons sentono che la situazione è favorevole e provano a spingere sull’acceleratore. È Alessandro Via a trovare il varco giusto e riportare l’azione in zona d’attacco con il sostegno di Mori. Nei minuti finali si assiste ad una prolungata frase offensiva bianconera che però non porta a marcature, con l’occasione migliore sprecata da un avanti di Lekic proprio allo scadere, e così il risultato rimane fossilizzato sul 19-7


Dopo la prova non esaltante di domenica scorsa Coach Emanuele Solari può sorridere: “Oggi voglio solo dare messaggi positivi ai miei uomini che hanno disputato una grande partita contro un avversario di livello, al netto delle assenze che c’erano da entrambe le parti. L’atteggiamento rispetto all’amichevole col Parabiago è stato diverso, i giocatori avevano più voglia e hanno messo in campo una grande prova di squadra. Devo prima di tutto complimentarmi con i nostri giovani del vivaio che in questo precampionato mi stanno mettendo in seria difficoltà, in senso positivo, riguardo ad alcune scelte: in particolare Lekic, Giovanni Via ed Efori oggi sono stati bravissimi e non hanno fatto sentire le assenze pesanti di Guillomot e Masselli, che abbiamo tenuto a riposo in via precauzionale ma saranno in campo tra due settimane per l’esordio stagionale.”
Solari spera in queste due settimane di recuperare alcuni giocatori chiave oggi a riposo: “Oggi eravamo in 22 a foglio gara a causa di indisponibilità e lievi infortuni di questo inizio di stagione. Uno degli obiettivi delle prossime due settimane di scarico è quello di fare rientrare più uomini possibili, vista soprattutto la coperta corta in prima linea per cui devo fare i complimenti a Cantù e Borghi per aver sopperito alle assenze. Nonostante i nostri numeri abbiamo battuto una delle favorite alla promozione che aveva a disposizione trenta giocatori, praticamente due squadre complete. Questo a dimostrare che il lavoro sull’atteggiamento e sull’amalgama di squadra che abbiamo fatto in settimana ha dato i suoi frutti. E se tutti i ragazzi stanno bene di fisico e di testa io ho l’imbarazzo della scelta per la formazione e loro sono praticamente inarrestabili in campo.”
Il countdown per la prima di campionato è sempre più breve, e tra due settimane esatte i Lyons scenderanno in campo a Parabiago per la prima stagionale nel campionato di Serie A, e ci arriveranno con ottime certezze dopo la partita di oggi.
(Foto di Angela Petrarelli)



SERIE A PRESEASON – EDILNOL BRC SUPERA ANCHE VALPOLICELLA 19-10
Tre vittorie su tre test match può considerarsi un risultato soddisfacente, al di là della scaramanzia e dei luoghi comuni che vogliono le amichevoli gare distanti dal dimostrare il concreto valore delle squadre che competono. L’ultimo successo di Edilnol Brc è arrivato a San Pietro in Cariano, base del Rugby Valpolicella, club che ha lottato pochi mesi fa per la promozione in Eccellenza e che ha costruito il proprio preseason quasi esclusivamente confrontandosi con compagini iscritte al Top 12. Una vittoria inaspettata e sofferta, forse per questo, ancora più gradita.

(Il classico selfie dopo la vittoria)

Due mete non trasformate per i padroni di casa nei primi ventitré minuti e un passivo di dieci punti da recuperare per Edilnol Brc che riesce a sbloccare la situazione solo al 34’ grazie ad una meta di Emilio Vezzoli non trasformata. Il parziale è di 10-5 per Valpolicella, ma nella ripresa, la determinazione ed il cuore gialloverde fanno la differenza. Segna al 56’ Gabriele Leveratto e la trasformazione di Perry decreta il sorpasso. Chiude il match al 63’ la meta di Dario Zamolo trasformata ancora da Perry.
Le parole di Aldo Birchall, head coach di Edilnol Brc: “La qualità c’è. Tutti i giocatori che ho portato in trasferta sono scesi in campo facendo del loro meglio, per questo sono convinto che il risultato sia da considerarsi molto positivo. I nostri avversari stavano vincendo dieci a zero e noi siamo bravi a rientrare in gara. C’è stato un grande scontro fisico ‘davanti’, ma devo dire che in mischia chiusa abbiamo dominato. La nostra supremazia in questo contesto è stata un’ottima base per il nostro attacco. L’altra cosa positiva è che tutti i ragazzi hanno messo in pratica i consigli forniti loro dagli allenatori durante l’intervallo: hanno pulito meglio i punti d’incontro e questo ci ha permesso di migliorare la prestazione. Certamente dobbiamo ancora migliorare sui punti d’incontro oltre ad essere più veloci quando vediamo la possibilità di giocare. Ci sarà ancora un po’ da lavorare su alcuni aspetti. Di certo trascorreremo le prossime due settimane in maniera serena, ma con l’ambizione di fare bene. La prossima sarà per il Biella Rugby una partita storica: la prima giocata in serie A, quindi speriamo di essere sostenuti in quell’occasione, da tantissimo pubblico. Vogliamo esserci ed entrare in campionato a testa alta. Stiamo migliorando ad ogni partita e più tempo trascorriamo insieme, più ci adattiamo a questo livello. Certo è necessario rimanere con i piedi ben piantati per terra, ma possiamo essere contenti di quello che stiamo facendo”.

I convocati di Edilnol Brc per la partita contro Valpolicella: Araujo, Lancione, Ongarello, C. Musso, Souarè, Perry, Della Ratta, Vezzoli, F. Musso, Coda Zabetta, Vecchiato, Panaro, Vaglio Moien, Zorzetto, Panigoni, Zacchero, Gatto, Granieri, Romeo, Zamolo, Eftimie, Bertone, Mastrorosa, Perissinotto, Braga, Sigillò, Macchniz e Leveratto.



PRIMA SCONFITTA STAGIONALE AL LANFRANCHI PER LE ZEBRE RUGBY, USCITE SCONFITTE 8 A 22 CONTRO I GALLESI OSPREYS
Guinness PRO14 2018/19, Round 5
Zebre Rugby Club Vs Ospreys  8-22 (p.t. 3-16)
Marcatori: 3’ cp S. Davies (0-3); 13’ m Morgan tr S. Davies (0-10); 29’ drop S. Davies (0-13); 36’ cp Canna (3-13); 40’ cp S. Davies (3-16); s.t. 55’ cp S. Davies (3-19); 71’ m Tuivaiti (8-19); 75’ cp S. Davies (8-22)
Zebre Rugby Club: Padovani, Bellini, Boni, Castello (cap), Di Giulio (51’ Brummer), Canna, Palazzani (62’ Violi), Licata, Meyer, Tuivaiti, Tauyavuca (65’ Krumov), Sisi, Chistolini (47’ Zilocchi), Fabiani (62’ Ceciliani), Lovotti (62’ Rimpelli); All. Bradley
Ospreys: Evans D., North, Thomas (62’ Allen), Watkin, Morgan, Davies S., Davies A. (68’ Habberfield, 79’ Hook), King, Tipuric (cap), Lydiate (68’ Cracknell), Beard (60’ Cross), Davies B., Fia (55’ Botha), Otten (51’ Baldwin), Smith (62’ Jones); All. Clarke
Arbitro: Frank Murphy (Irish Rugby Football Union)
Assistenti: Eddie Hogan-O’Connell (Irish Rugby Football Union) e Vincenzo Schipani (Federazione Italiana Rugby)
TMO: Alan Falzone (Federazione Italiana Rugby)
Calciatori: S. Davies (Ospresy) 5/5, drop 1/1; Canna (Zebre Rugby Club) 1/2
Man of the match: Aled Davies (Ospreys)
Punti in classifica:  Zebre Rugby Club 0, Ospreys 4
Note: Cielo sereno. Temperatura 26°. Terreno in ottime condizioni. 3000 spettatori.
Commento: Due vittorie casalinghe e due ko in trasferta proiettano le Zebre Rugby al quinto posto della Conference A a quota 10 punti, tanti quanti quelli del Munster quarto. Rivali dei bianconeri quest’oggi allo Stadio Lanfranchi di Parma sono gli Ospreys, secondi nello stesso girone a 13 punti, dopo tre successi ed una sconfitta in quest’avvio di stagione.

 L’ultimo precedente tra le squadre si è disputato il 21 Aprile 2018 a Parma nel recupero del 17° turno di Guinness PRO14 ed è stata una vittoria per Castello e compagni (37-14) che sperano di poter mantenere inalterato il record di imbattibilità casalinga, in vigore dallo scorso 25 Febbraio e da allora continuativamente preservato, grazie ai quattro trionfi consecutivi giunti di fronte ai propri tifosi. Comincia come di consueto in salita la gara delle Zebre Rugby, sotto di 3 a 0 già al 3’ sul piazzato di S. Davies. Nel corso della prima frazione di gioco gli Ospreys fanno valere la loro maggior esperienza nelle fasi statiche e nel breakdown, stroncando sul nascere ogni tentativo d’assalto di Castello e compagni e incamerando punti in ogni modo: con una meta segnata da Morgan al 13’, con un drop di Davies al 29’ e nuovamente dalla piazzola con il numero 10 azzurro al 40’. L’unico squillo offensivo dei bianconeri è un calcio di punizione convertito da Carlo Canna al 36’. Nella ripresa l’inerzia della partita non cambia, facendosi al contrario ancor più asfissiante per i padroni di casa che scontano la maggior competenza dei Britannici in mischia chiusa ed in touche. Gli Ospreys vanno a punti solamente in due occasioni, entrambe dalla piazzola e sempre con Sam Davies (autore di 17 dei 22 punti totalizzati dalla sua compagine). Al 71’ una meta di Tuivaiti riaccende le speranze dei bianconeri, ma il poco tempo a disposizione è tiranno e le Zebre chiuderanno la propria gara senza riuscire a strappare il punto di bonus difensivo, pagando alcune discutibili scelte tattiche compiute nel primo tempo.
Cronaca: Partono forti gli Ospreys che recuperano l’ovale sul’errore di handling delle Zebre. La difesa dei bianconeri tiene botta sui propri 22, concedendo però due penalità ai rivali. Alla seconda infrazione, Davies opta per i pali e al 3’ incamera i primi 3 punti per i suoi colori. Una touche rubata al 5’ accende la prima azione offensiva di Castello e compagni; Palazzani calcia nella profondità, andando a trovare una rimessa nei 5 metri degli avversari. Davies libera al piede, ma le Zebre rimangono in attacco. Un doppio turnover e la palla è ancora in mano ai bianconeri. Palazzani esplora nuovamente la profondità al piede, inchiodando al 7’ i Gallesi nei loro 10 metri, i quali però si salvano su un fallo commesso dai padroni di casa in maul. Provano a monopolizzare il territorio gli Ospreys che intorno al 10’ inchiodano Castello e compagni nei loro 22. I mark chiamati da Padovani prima e da Canna poi permettono alla franchigia allenata da coach Bradley di respirare, ma i Gallesi rimangono padroni del possesso. Da una mischia chiusa al 13’ Davies prova ad impensierire la retroguardia italiana con un grubber. Bellini fa buona guardia, portando però l’ovale dentro l’area di meta e concedendo una mischia ai rivali sui 5 metri. 
Si stacca King, ma a segnare sarà nel prosieguo dell’azione Luke Morgan. Davies completa il gioco da 7 punti e al 14’ il parziale dice Zebre 0, Ospreys 10. Chance nuovamente di andare a punti per le Zebre Rugby quando al 18’ un’infrazione in ruck fa perdere metri agli Azzurri di Swansea. Il lancio di Fabiani è buono, i bianconeri provano a sfruttare il vantaggio, perdendo però il possesso dell’ovale nei 10 metri, dopo il buon riciclo di Bellini per Padovani. Si salvano gli Ospreys che ricacciano il XV del Nord Ovest nei loro 22. Padovani ferma tutto, chiamando ancora una volta il mark, senza però guadagnare troppo terreno. Al 22’ è mischia per gli Ospreys sui 5 metri dei padroni di casa, costretti ad inseguire il rimbalzo dell’ovale su un passaggio impreciso di Di Giulio. Dopo una decina di fasi Canna prova ad andare all’intercetto, perdendo però l’ovale il avanti ed è nuovamente mischia per gli avversari sui 10 metri. Questa volta la difesa di Castello e compagni è disciplinata, forzando un turnover in ruck. Il piede di Canna porta i suoi poco oltre i 22 offensivi. Al 27’ un ulteriore tenuto a terra viene battuto velocemente da Canna che prova a sorprendere la retroguardia gallese, facendosi però derubare dell’ovale. Al 30’ Morgan innescato da un turnover sul breakdown prova a scappare, involandosi verso l’area di meta. L’intervento in extremis di Palazzani salva tutto, portando l’ala gallese lungo l’out di sinistra. I Britannici rubano la touche e costruiscono per la marcatura pesante, ma dopo tre fasi si cullano sui 3 punti concessi dal drop di Davies. Le Zebre non ci stanno e al 35’ provano a rettificare il punteggio da una touche offensiva. Gli Ospreys difendono la propria area di meta, concedendo però un comodo piazzato a Canna che accorcia a 10 lunghezze di distanza lo score di gara. Prima della fine del primo tempo c’è ancora tempo per un’ultima azione offensiva per i Gallesi che trovano una touche nei 22 metri del XV del Nord Ovest. I bianconeri rubano momentaneamente l’ovale, commettendo però una penalità nel punto d’incontro. A tempo scaduto Davies allunga ancora una volta sul + 13, firmando il 3 a 16 per i suoi colori.
Nessun cambio per le Zebre Rugby che danno avvio al proprio secondo tempo col drop di Carlo Canna. Gli Ospreys si rifugiano in touche, lucrando però sull’in-avanti commesso dopo il lancio di Fabiani. Al 43’ Di Giulio viene testato in ricezione, tenendo vivo il possesso prima di venir sospinto in rimessa laterale. L’azione però sfuma e i Britannici ripartono da una mischia ordinata. Davies prova ad inventare al piede, la retroguardia bianconera non si fa sorprendere, perdendo però l’ovale in ruck ed è nuovamente mischia per gli ospiti. Battono di seconda gli Ospreys, ma dopo una decina di fasi il XV del Nord Ovest si rimpadronisce del pallone. Castello calcia nella profondità incustodita e Padovani interviene su Evans, ma Bellini viene pescato in fuorigioco sul pallone scoppiato dall’estremo rivale. Al 50’ è ancora monopolio territoriale dei Gallesi che dopo aver vinto l’ennesima battaglia in mischia chiusa si portano al piede nei 22 rivali. Canna tenta l’intercetto, commettendo però in-avanti ed è ancora una volta mischia con introduzione a favore dei Britannici. Watkin buca la difesa dei padroni di casa, Palazzani salva i suoi da meta fatta, ma i Gallesi allungano sul 3 a 19 dalla piazzola col solito Davies, che punisce un fuorigioco commesso da Castello. Al 57’ un placcatore azzurro che non rotola via concede a Canna l’opportunità di portare i suoi in rimessa laterale nei 10 metri, ma i bianconeri sciupano nuovamente la chance offensiva. Gli Ospyres rifiatano al piede, consolidando un considerevole 73 % di monopolio territoriale quando siamo al 58’. Due minuti più tardi arriva il primo fallo a favore in mischia chiusa per il XV del Nord Ovest. Castello suona la carica e Palazzani detta ritmo ai suoi, ma Zilocchi scivola nel momento della ricezione, commettendo in-avanti. Ospreys nei 22 dei padroni di casa al 63’ dopo aver effettuato un doppio cambio. 
Spingono I Gallesi, portandosi nei 5 metri bianconeri, che salgono però aggressivamente forzando un in-avanti sul placcaggio avanzante di Licata. Ennesimo turnover in mischia chiusa per gli Azzurri di Swansea che commettono però un ulteriore in-avanti al 66’. Questa volta ingaggiano anticipatamente gli Ospreys e il neoentrato Violi può liberare al piede, ma le Zebre faticano ad uscire dalla propria metà campo. Canna prova a costruire al piede, Bellini è impreciso in ricezione, ma Evans svirgola nella liberazione e i bianconeri vanno a strappare una preziosa rimessa laterale nei 10 metri offensivi. Fa strada la maul del XV del Nord Ovest che arriva fino in fondo con Jimmy Tuivaiti. Il calcio di Canna è impreciso e si resta sull’8 a 19 per gli ospiti. Al 74’ gli Ospreys strappano il loro terzo fallo in mischia chiusa giunto nel secondo tempo, punendo la prima linea bianconera dalla piazzola con Davies. Le Zebre provano a chiudere la loro partita in attacco, rendendosi minacciose al 78’. Forte del vantaggio, Violi calcia per Boni, ma Evans annulla tutto in area di meta. I bianconeri insistono, scontando però l’imprecisione in trasmissione e i Britannici risalgono palla in mano sino all’altezza della metà campo. Nell’ultimo minuto di gioco Canna si appoggia in rimessa laterale nei 22 rivali, ma l’azione sfuma e Tipuric calcia fuori per il fischio finale.
Le Zebre si ritroveranno lunedì 1 Ottobre 2018 alla Cittadella del Rugby di Parma in vista del 6° turno di Guinness PRO14, in programma sabato 6 Ottobre al Scotstoun Stadium di Glasgow contro gli Scozzesi Warriors.



Risultati squadre siciliane Si inoltrano i risultati delle squadre siciliane. Campionato regionale Under 16 – girone 1 Prima giornata andata – 30/09/2018 CUS Catania – XV R.S.O. 52 - 33 San Gregorio – Briganti Librino CT 71 - 21 CLASSIFICA ALLA PRIMA GIORNATA DI ANDATA San Gregorio 05 CUS Catania 05 XV Rugby Sicilia Occidentale 01 Briganti Librino CT 00 Prossimo turno – 07/10/2018 San Gregorio – XV R.S.O. Briganti Librino CT – CUS Catania Campionato regionale Under 16 – girone 2 Prima giornata andata – 30/09/2018 C.R. Barcellona – CAS Reggio Calabria 16 - 14 Lions Messina – CLC Messina 07 - 50 CLASSIFICA ALLA PRIMA GIORNATA DI ANDATA CLC Messina 05 C.R. Barcellona 04 CAS Reggio Calabria 01 Lions Messina 00 Prossimo turno – 07/10/2018 Lions Messina – C.R. Barcellona CLC Messina – CAS Reggio Calabria Campionato regionale Under 16 – girone 3 Prima giornata andata – 30/09/2018 Ragusa Union – Amatori Catania 14 - 26 Ha riposato: Amatori CT 1963 CLASSIFICA ALLA PRIMA GIORNATA DI ANDATA Amatori Catania 05 Amatori CT 1963 00 Ragusa Union 00 Prossimo turno – 07/10/2018 Amatori Catania – Amatori CT 1963 Riposa: Ragusa Union
(Roman Henry Clarke)


Giornata interlocutoria per le formazioni liguri Under 16 impegnate nei barrages di qualificazione al Girone Elite. Solo le Province dell’Ovest, guidate in panchina da Franz Nasti, sono riucite a vincere il confronto odierno, e addirittura lontano dalle mura amiche.

(Franz Nasti coach dell'Under 16 delle Province dell'Ovest, oggi unico club ligure vittorioso)

Un’affermazione che non fa una grinza, confermando la costante crescita di questo gruppo di ragazzi che domenica prossima si giocheranno il tutto per tutto, e solo domani in tarda mattinata si saprà quale sarà il nuovo ed ultimo avversario. Tra l’altro potrebbe anche essere l’altro club ligure della Franchigia Rugby Ligues che, avendo ceduto a Gussago con la Franciacorta, sarà ora costretto al quinto ed ultimo turno di ripescaggio programmato per domenica 7 ottobre. Le quattro formazioni vincenti passerano al girone elite, le altre quattro ai gironi territoriali liguri, lombardi o piemontesi. Il CUS Genova, invece, avendo perso il test del Giuriati di Lambrate con il CUS Milano è già fuori dai giochi, e prenderà parte al campionato territoriale.

POULE ACCESSO - IV  ° TURNO
Franciacorta  -  FTGI Rugby Ligues  27/7
A.S.R. Milano  -  Biella  17/5
Le due squadfre vincenti accedoni al girone Elite zonale, mentre le due perdenti passano al successivo turno della poule ripescaggio.

(a sorpresa l'eliminazione del CUS Genova, superato a Lambrate dal CUS Milano - ph. Laura Casagrande)

POULE RIPESCAGGIO IV FASE
CUS Milano – CUS Genova  17/10
I Centurioni Lumezzane – Province dell’Ovest  5/42
Varese – CUS Torino 33/29
Parabiago – Raptors Valcavallina  41/17
Monferrato – Rho 13/27
Bergamo – Monza  24/7
Le sei squadre vincenti accedono al quinto turno poule di ripescaggio, le sei squadre perdenti invece sono eliminate dai barrage e giocheranno nei gironi territoriali.

UNDER  14 – FASE PRELIMINARE  (I GIORNATA)
Savona – Province dell’Ovest   19/42


Verona Rugby v S.S. Lazio Rugby 1927  27 - 7 (8-0)

Verona Rugby: Conor; Buondonno, Pavan (75’ Cruciani), Quintieri, Beltrame (73’ Mortali); McKinney, Soffiato (76’ Di Tota); Bernini, Rossi (23’ Zago, 63’ Mountariol), Zanini; Groenewald, Salvetti (cap); Cittadini (58’ D’Agostino), Delfino (55’ Silvestri), Furia (58’ Lastra Masotti). All.: Zanichelli (Head Coach), Mahoney (Assistant Coach), Sinclair (Skills Coach)

S.S. Lazio Rugby 1927: Borzone; Santoro, Coronel (23’ Guardiano), Vella, Bonavolontà F.; Ceballos, Bonavolontà D. ( 65’ Albanese), Giancarlini (50’ Duca), Filippucci (cap) (77’ Pagotto), Ercolani (75’ Blessano), Bruno, Ocampo; Forgini (65’ Marsella), Baruffaldi (67’ Amendola), Cafaro (65’ Bolzoni). All. Montella

Arbitro Gnecchi (Brescia), AA1: Bottino (Roma); AA2: Pennè (Lodi); Quarto Uomo Meschini (Milano).

Cartellini: al 45' giallo a Ocampo (S.S. Lazio Rugby 1927), al 48' rosso a Bernini (Verona Rugby).

Calciatori: McKinney (Verona Rugby) 3/5; Ceballos (S.S. Lazio Rugby 1927) 1/3.

Man of the Match: Beltrame (Verona Rugby).

Battesimo vincente del Payanini Center dove il Verona Rugby ha piegato, per 27 punti a 7, la Lazio Rugby 1927 nel terzo turno di campionato.

Dopo le prime due sconfitte sui campi di Calvisano e San Donà, il Verona pesca nel carattere e nel feroce desiderio di vittoria e offre una prestazione finalmente concreta e convincente.

Giornata storta per la Lazio, che cerca di imporre il gioco ma commette troppi sbagli. Unica nota positiva della giornata l’esordio in maglia biancoceleste del mediano di mischia  2001 Manfredi Albanese, ennesimo prodotto del vivaio laziale ad esordire in prima squadra che è subentrato ad inizio ripresa.

 Le parole di coach Zanichelli del Verona: “I primi venti minuti abbiamo avuto qualche problema, ma dopo abbiamo dimostrato il nostro vero valore e siamo riusciti a prevalere. Abbiamo difeso chiudendo abbastanza bene gli spazi. Sapevamo che loro sono molto validi all'esterno, ma siamo riusciti ad arginarli bene. Inferiorità numerica? Siamo stati bravi perchè non ci si è resi conto della differenza. Loro hanno provato a giocare, rischiando, e noi, avendo recuperato dei palloni importanti e avendo difeso con ordine, abbiamo approfittato dei varchi che hanno lasciato. L'impatto nel nuovo stadio? Bellisimo. Non mi sono girato più di tanto verso la tribuna, però ho sentito il calore del pubblico. La prossima con Petrarca? Andiamo col sorriso sulle labbra grazie alla vittoria di oggi, ma ovviamente sappiamo bene che ce la giocheremo in casa dei Campioni d'Italia in carica e non sarà facile. Dovremo fare una partita di grande sacrificio", conclude in tecnico veronese, "ma credo che questo gruppo sia pronto ad affrontare qualsiasi sfida”.


Anche Beltrame, Man of the Match di giornata, ha commentato la prestazione dei suoi nel post partita: "Abbiamo esordito nel migliore dei modi e siamo molto contenti di quanto fatto oggi. Sicuramente abbiamo ancora da lavorare per poter esprimere tutto il nostro potenziale, ma oggi abbiamo iniziato a raccogliere i primi frutti. Nonostante il primo tempo sia stato abbastanza duro, oggi siamo stati più concreti dei nostri avversari, riuscendo a finalizzare le azioni in attacco e questo ci ha premiati. Il pubblico? Ringrazio, a nome mio e di tutti i miei compagni, tutti i tifosi venuti oggi a vederci perchè in campo abbiamo sentito il loro sostegno. Quella di oggi è stata una vittoria di tutti, giocatori, staff e tifosi. Petrarca? Sappiamo bene che sono una squadra tosta, non per niente hanno lo scudetto ricamato sulla maglia. Andiamo là a testa alta e per giocarcela fino in fondo".


Nel primo tempo, in verità, è la Lazio - solida nel pack, fisica e aggressiva nella pressione, abile ad alternare corsa e piede nelle offensive - a fare la partita, dominando possesso e territorio. Ma, vuoi per la buona difesa scaligera vuoi per manciate di errori, non marca punti. Due piazzati di Ceballos vanno a vuoto - uno centrando il montante -, una meta di Borzone viene annullata per un velo su segnalazione dell’assistente Penne’, un paio di mischie a 5 metri e azioni in zona rossa vengono disinnescate. E invece Verona, quando riesce a metter fuori la testa, è micidiale. Siamo alla mezz’ora. Mischia a 40 metri dai pali, il mediano Soffiato si allarga a destra come a dettare l’allargamento dell’ovale e invece il numero otto Bernini si alza e innesca Pavan sul lato opposto: passaggio lungo per Beltrame, che sprinta e con un gancio ricicla su Soffiato placcato a un metro dalla linea bianca, ruck e schiacciata di slancio di Bernini. 5 a 0 e pubblico in estasi. E allo scadere del tempo, altra fiammata scaligera. La seconda linea bianco celeste Ocampo è costretta al fallo per bloccare l’azione veronese. Cartellino giallo e comodo penalty di McKinney per l’8 a 0 con cui si va al riposo.

La ripresa si apre con una doccia fredda per Verona, però. Schermaglia a metà campo, Bernini reagisce d’istinto, altra segnalazione dell’assistente e rosso diretto per il numero otto ex Petrarca. Pur in inferiorità numerica, il quindici veronese cambia ritmo, aggredisce, macina ovali e campo. E’ un’altra squadra, in pieno crescendo rossiniano, mentre i biancocelesti arretrano, cedono. Zanichelli e Montella, anche per il caldo e la fatica, danno spazio alla panchina, ma i cambi esaltano il piatto veronese della bilancia del match. Soprattutto lì davanti, nel fronte della mischia, è Verona ora a dettare legge. Arrivano così due segnature al 7’ e al 13’. Prima è Leonardo Quintieri a finalizzare al largo su assist di Beltrame un bel multifase nella zona rossa laziale e poi è Guglielmo Zanini a trovare, di forza e agilità, il varco giusto dopo un martellamento degli avanti. McKinney mette una conversione su due e Verona si issa sul 20 a 7. La Lazio, trascinata da Rodrigo Bruno, instancabile cuore della mischia biancoceleste, prova però a reagire e al 23’ va a segnare con il centro Guardiano, servito da Borzone dopo che Ocampo aveva trovato spazio sfruttando velocemente una punizione nella metà campo veronese. Ma è solo una vampata d’orgoglio. Verona riprende a tessere buon rugby, sente l’odore del bottino pieno, cerca il quarto sigillo. Al 36’ lo trova con Federico Silvestri, bravo a staccarsi da un raggruppamento avanzante dopo una touche ravvicinata e a marcare la meta del bonus. McKinney trasforma e inchioda il 27 a 7 finale.



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