venerdì 21 febbraio 2020

"LA PALLA OVALE" DEL CIVITAVECCHIA


Nuovo appuntamento con la rubrica Palla Ovale, questa settimana spazio a due protagonisti biancorossi.
"Il 2019 è stato un anno favoloso, infatti ho allenato nella prima parte la UNDER 8, poi ho proseguito con la UNDER 6 alla ripresa del campionato – racconta la sua attività come tecnico 
Lorenzo Luzzetti (foto) allenatore UNDER 6 –. I guerrieri rugbisti del Civitavecchia Rugby sono dei bambini fantastici, hanno molta voglia di giocare e divertirsi. Vederli giocare è una sensazione indescrivibile. Sono tre anni che faccio da educatore/allenatore ma sono già 12 che gioco a Rugby. Mi rivedo molto nei piccoli rugbisti di oggi anche perché ai tempi avevo una figura importantissima che mi allenava, Felice Raponi, con lui ho mosso i primi passi in questo sport. Il rugby per me conta molto, tutti i giorni sono al campo. I genitori? Devono ascoltare la voglia che i bambini hanno di giocare, soprattutto se sono contenti di praticare questo sport. Una esperienza diretta di vita mi ha fatto comprendere che per conoscere bene il Rugby si deve andare a vedere una partita dal vivo allo stadio, in quel caso ti innamori sin da piccolo e non lo molli più". 
“C’è stata una nuova sfida per la categoria che rappresento ossia la UNDER 18, una collaborazione tra Fiamme Oro Rugby e Civitavecchia Rugby– commenta Alessio Moretti (foto)  allenatore della UNDER 18 delle fiammeoro/crc- .
Un progetto iniziato con qualche perplessità ma poi con l’esperienza diretta i ragazzi si sono integrati pienamente e si è formato un buon gruppo. Siamo già a buon punto, infatti ci stiamo confrontando con le altre squadre nel girone regionale per accedere poi al campionato Elitè per il prossimo torneo. Sono 8 anni che alleno, prima ho giocato a Rugby fino al limite di età dei 42 anni. Ho conosciuto la palla ovale sin da piccolo grazie a mio padre, allora il club si chiamava “ U. S. Rugby Civitavecchia “ . Quando alleno cerco di trasmettere quello che mi è stato insegnato negli anni, vale a dire i valori fondamentali. Il mio cognome mi riempie di orgoglio in quanto ai tempi il campo fu intitolato a mio padre in condivisione ossia Moretti - Della Marta. Il rugby insegna a come poter affrontare la vita anche al di fuori del campo di gioco”. 

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