lunedì 18 giugno 2018


 Splendida giornata di rugby quella che si è svolta mercoledì scorso, nella casa circondariale di Rebibbia, dove i Bisonti si sono riuniti per chiudere nel migliore dei modi una stagione importante e ricca di soddisfazioni. Con un guardalinee di eccezione, il capitano della Nazionale Italiana Sergio Parisse, che ha partecipato all’evento con grade entusiasmo insieme a sua moglie Silvia.
 I Bisonti nascono 5 anni fa a Frosinone da un’iniziativa promossa dal Gruppo Idee di Germana De Angelis e Luigi Ciavardini, aderiscono al progetto carceri “l’ovale oltre le sbarre” della Federazione Italiana Rugby e per 4 stagioni hanno portato il campionato di serie C2 nel penitenziario di Frosinone includendo nella pratica sportiva i detenuti dell’alta sicurezza grazie all’impegno e alla partecipazione dei tanti club del territorio laziale coinvolti.
I Bisonti sono un progetto speciale, una cerniera tra la società civile e la detenzione che fa cardine sui principi fondamentali del Rugby: l’avanzamento, il rispetto delle regole e il sostegno. Un percorso che va avanti da 5 anni e che ha trovato casa in questa stagione a Tor Bella Monaca grazie all’impegno di una squadra di volontari che, seppur disputando il campionato fuori dal carcere, ha avuto l’opportunità di portare tanto Rugby in una periferia difficile della Capitale.
Il percorso dei Bisonti nelle carceri va avanti, tutti i mercoledì a partire dallo scorso Novembre l’allenatore della squadra Stefano Scarsella ha iniziato l’attività a Rebibbia con un nuovo gruppo di ragazzi detenuti nella casa circondariale romana. Proprio in occasione dell’ultimo mercoledì di questa prima stagione i Bisonti hanno organizzato un’amichevole tra i ragazzi del penitenziario e i volontari, un match terminato 5 mete a 4 per i volontari, una vittoria schiacciante per il nostro sport.
 A coronare questo evento carico di emozioni la presenza della Direzione del Penitenziario, senza la quale non si sarebbe potuto svolgere il match e alla quale va riconosciuto il lungimirante sostegno ad un progetto tanto meritevole. Ma soprattutto a incorniciare una giornata indimenticabile per tutti i ragazzi è stata la partecipazione di Sergio Parisse e di sua moglie Silvia.
Il Capitano nonostante la convalescenza da un recente intervento non ha fatto mancare mai il suo contributo, facendo da guardalinee, portando l’acqua ai giocatori durante la partita e distribuendo le vivande a tutti i ragazzi, visibilmente emozionati durante il terzo tempo.
 Un grande esempio di umiltà e spirito di sacrificio in una giornata indimenticabile di Rugby e amicizia della quale possiamo andare tutti molto fieri.

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