martedì 26 giugno 2018


 Quinto approfondimento per la rubrica di FIR Abruzzo "Parola ai club", che di settimana in settimana racconta le realtà della palla ovale abruzzese. Dopo Amatori Teramo, Avezzano Rugby, Belve Neroverdi e Polisportiva Abruzzo, oggi andiamo a trovare il Pescara Rugby. Buona lettura!
 
Appare come una signora giovanile, ma in realtà qualche anno ce l'haÈ la palla ovale a Pescara, che nasce nella seconda metà degli anni '60. Nella pizzeria "Pic Nic", un gruppo di appassionati fondano infatti la prima società della popolosa città abruzzese, la più abitata di tutta la regione. Successivamente i fratelli Claudio e Goffredo Giraldi, ex giocatori della Rugby Roma, si trasferiscono per motivi di lavoro a Pescara e continuano con determinazione l'attività, gettando il seme per la prima vera e propria società sportiva. 

(gli Under 18 dell'Adriatica Rugby unione fra Pescara e Teramo)

Si arriva nel giro di qualche anno in Serie B, e negli anni a seguire l'attività rugbistica a Pescara continua, in diverse forme, fino ad oggi. Diversi sono stati i giovani pescaresi formati, e finiti poi nelle categorie superiori e in diverse rappresentative nazionali: Plinio SciamannaDaniele PompaRossano Fagnani e Alberto Santavenere ne sono solo alcuni esempi.
Il Pescara Rugby Asd è oggi una realtà della costa adriatica, e gestisce il campo in erba sintetica "Rocco Febo", in zona Colli, ristrutturato in occasione dei Giochi del Mediterraneo di nove anni fa, condividendolo con altre associazioni di calcio e baseball. C'è inoltre una club house, intitolata all'allenatore, dirigente ed ex azzurro Roberto Cinelli. Uno spazio fondamentale per gli “sharks” (gli squali), che con la sua posizione centrale rappresenta un fattore attrattivo e aggregativo importante per il popoloso bacino pescarese.

(La prima squadra del Pescara)

La club house rappresenta il "cuore" per la galassia del Pescara Rugby, per la società, i giocatori, i giovanissimi e i loro genitori. Dopo l'estate inizieranno i lavori di ristrutturazione, con i quali si ripenseranno gli spazi in funzione del proverbiale Terzo Tempo.
La seniores, invece, ha raggiunto l'obiettivo fissato a inizio stagione: la permanenza nel campionato di C, la quarta serie nazionale, dopo la promozione dello scorso anno dalla Serie C regionale. Il XV del coach Carlo Centofanti, al terzo campionato sulla panchina del Pescara, ha faticato nel girone territoriale, soffrendo l'inesperienza soprattutto contro alcune formazioni dalla brillante storia ovale. Nella seconda parte di stagione la squadra ha però iniziato a vincere, arrivando alla salvezza anticipata e togliendosi qualche soddisfazione anche contro formazioni più blasonate.
"Siamo convinti dell'importanza del diritto allo sport per tutti – racconta il presidente del club, Angelo Cavarocchi – lo sport ha un ruolo fondamentale nel contribuire a una sana crescita psico-fisica dei ragazzi e delle ragazze". Per questo il rugby di base è prioritario al Pescara, come cruciare è il ruolo dei genitori, lo 'zoccolo duro' di famiglie che mosse dalla passione supportano il club in tante attività, dalle trasferte al terzo tempo, fino alle attività formative e sociali.
L'Abruzzo costiero ha buoni margini di crescita, favorita anche da aree urbane ben popolate, impianti adeguati e società serie. Anche per questo due anni fa si è costituita la franchigia territoriale giovanile integrata (ftgi), che oggi conta la partecipazione di Amatori Teramo e Pescara Rugby, con due formazioni in U18 e U16.
"In tutto questo il sostegno e la collaborazione con FIR Abruzzo è fondamentale – evidenzia Cavarocchi – e si è visto anche la scorsa stagione, con le attività organizzate insieme ai tecnici regionali, che hanno migliorato il livello di atleti e allenatori soprattutto delle under dalla 14 alla 18. Per il futuro ci aspettiamo di continuare a collaborare con la parte tecnica, e speriamo ci sia una migliore programmazione preventiva dei calendari del minirugby. Una pianificazione anticipata, magari trimestrale, dei raggruppamenti, consentirebbe alle società e alle famiglie una migliore e più efficiente organizzazione".
I progetti che pongono alla sfida del futuro il Pescara Rugby sono tanti e ambiziosi: intanto, la realizzazione di una palestra, fondamentale per le attività sportive, da affiancare alla futura costruzione di un locale adibito alle specifiche attività sanitarie fisioterapiche in favore degli atleti, grandi e piccoli. A questo va aggiunta la programmazione per la prossima stagione, che riguarda seminari e convegni e l'implementazione della promozione sul territorio, e tanti sogni, che pian piano si vogliono realizzare, dall'organizzazione di un torneo a cadenza annuale al reperimento dei fondi attraverso i bandi europei. 
In bocca al lupo, squali.

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