Il Banca Centro CUS Siena riparte.
Come spesso capita il Banca Centro CUS Siena,
una delle matricole del Campionato Nazionale di Serie B, è riuscito a
sorprendere grazie all’impegno dei suoi dirigenti e dei suoi atleti che sono
riusciti ad essere i primi nel proprio girone a scendere in campo seguendo il
nuovo Protocollo della Federazione italiana Rugby e potendo tornare a fare
allenamenti con placcaggio.
È stata una vera e propria corsa contro il
tempo quella della sezione Rugby del CUS Siena per organizzare tutti gli
aspetti riguardanti la ripresa in sicurezza degli allenamenti seguendo tutti i
protocolli e mettendo sempre al centro la salute dei ragazzi e delle loro
famiglie.
Molte squadre del girone della serie B in cui
milita il Banca Centro CUS Siena hanno deciso di non riprendere ad allenarsi
con il contatto ma solo in forma individuale perché il protocollo previsto
dalla FIR per ripartire con il rugby vero è quello adottato fino a poche
settimane fa solo dal massimo campionato italiano; tampone rapido settimanale
per tutti, atleti, tecnici, dirigenti, spogliatoi aperti ma parzializzati,
registri di presenze ogni volta che si aprono le porte del Sabbione.
Un grande impegno che è stato affrontato dopo
aver parlato in maniera serena con tutti i ragazzi interessati dalla ripartenza
e con le loro famiglie; la quasi totalità degli atleti ha deciso di
interrompere gli allenamenti individuali per ripartire con il rugby giocato e
così i dirigenti del Banca CRAS CUS Siena e del Grafiche Valdelsa I Ghibellini si
sono messi a disposizione per ripartire.
I primi tamponi rapidi sono stati organizzati
Venerdì 16 Aprile in modo tale da permettere ai ragazzi di ripartire da Lunedì
19 battendo sul tempo tutte le società del girone!
Il protocollo FIR prevede la possibilità di
effettuare partite dai primi giorni di Giugno ma fare previsioni da qui a più
di un mese risulta oggi del tutto fuori luogo, per ora i rugbysti senesi hanno
ripreso le attività e l’entusiasmo grazie ad un protocollo che sembra mettere
al centro la salvaguardia della salute degli atleti.
Proprio nei giorni in cui la palla ovale
senese ha ripreso le attività è poi arrivata una bella notizia, sembra infatti
che l’Ufficio Tecnico dell’Università di Siena abbia terminato l’iter
necessario per cedere l’impianto al Comune di Siena, i dirigenti del rugby
cittadino sono però molto prudenti a lasciarsi andare all’entusiasmo visti i
precedenti. La sola cosa sempre più evidente è come il Sabbione sia sempre meno
all’altezza del movimento rugbystico senese e solo lo sbloccarsi di questa
situazione potrà garantire alla sezione Rugby del CUS Siena, ai Ghibellini ed
al Siena Rugby Club 2000 di offrire un ambiente degno di ospitare i propri
atleti e quelli avversari.
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