Noi di Rugby2030, insieme a Paolo Vaccari,
vogliamo ringraziare tutti i club che ci hanno dato fiducia e hanno sposato il
nostro progetto.
Oggi, vogliamo rimarcare il nostro impegno a
favore dello sviluppo del rugby italiano, all’interno del gruppo di lavoro di
Rugby2030. Siamo orgogliosi di avere raggiunto oltre il 40% dei consensi in
pochi mesi e, allo stesso tempo, sentiamo la responsabilità di rappresentare
questa importante parte del rugby italiano. Ci fa piacere confermare che il
cammino di Rugby2030 è solo all’inizio e che continueremo nella strada di
costruzione di un importante progetto di sviluppo, secondo i principi fondatori
di Rugby2030: - Lavoro di squadra - Professionalità e competenze -
Pianificazione di lungo periodo In riferimento alle imminenti elezioni dei
comitati regionali, per il prossimo quadriennio, abbiamo deciso di non
esprimere alcuna preferenza, né di candidare alcun rappresentante, proprio
perché riteniamo che ogni territorio debba potere esprimere i propri migliori
rappresentanti, in totale autonomia. Ci auguriamo che queste scelte siano fatte
in base a competenze e professionalità perché il rugby italiano, a maggior
ragione in un momento come questo, ha bisogno di persone in grado di affrontare
le difficoltà mettendosi a supporto delle società. Se ci sono più candidati, il
confronto non dovrebbe essere in base all’appartenenza ma, piuttosto, legato
alle idee e alle competenze. Solamente in questo modo possiamo superare
pratiche che appartengono al passato e che quindi non hanno niente a che fare
con rinnovamento e cambiamento. Confermiamo, con forza, che tutti i componenti
di Rugby2030 e Paolo Vaccari in primis, vigileranno, con senso critico,
affinché quanto promesso dall’attuale gruppo dirigente venga mantenuto e che la
metodologia di applicazione rispecchi i valori del nostro sport.
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