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MICHELANGELO BIONDELLI È CONCENTRATO SULLA SFIDA COL BENETTON
RUGBY: “IL DERBY SI VINCE SOPRATTUTTO CON LA TESTA” Parma, Rientrate
a Parma da Edimburgo con un punto di bonus difensivo, le Zebre Rugby hanno
aperto la settimana di allenamenti in vista della seconda giornata della
nuova competizione internazionale Guinness PRO14 Rainbow Cup. La gara è in programma venerdì 7 maggio, quando alle ore 19:00 i cugini del Benetton Rugby saranno attesi allo Stadio Lanfranchi di Parma. Il match sarà
trasmesso in diretta sugli schermi di Dazn e segnerà
il 23esimo incontro ufficiale con i Leoni. Ha presentato la
sempre più vicina sfida con i trevigiani l’estremo ferrarese Michelangelo
Biondelli, in meta proprio lo scorso gennaio nel secondo
derby stagionale con i biancoverdi. Fermato per
protocollo concussion il 6 marzo al Lanfranchi contro i Glasgow Warriors,
l’ex regista del Rugby Viadana e delle Fiamme Oro Rugby è pienamente
ristabilito e guarda con trepidazione a questa grande classica della storia
celtica del rugby italiano. Sarà il terzo
incontro di quest’anno tra le due massime franchigie italiane, appuntamento
di cartello che cadrà a circa due mesi di distanza dalla fine della stagione
e dalle convocazioni Azzurre per i test match estivi. [Biondelli in meta al Lanfranchi nell'ultima sfida col Benetton Rugby - Amarcord Fotovideo] Un bel
palcoscenico, oltre che una grande chance per il prodotto del Cus Ferrara
Rugby, convocato a più riprese ai raduni della Nazionale maggiore e ancora a
caccia del suo primo cap con l’Italia. Com’è stato il ritorno in campo dopo circa un mese di stop? “Il ritorno in campo stato emozionante: mi mancava giocare! Scendere in campo in uno stadio come Murrayfield ha poi un sapore sempre particolare”. Su quali aspetti hai lavorato nelle ultime settimane che ti hanno
visto a riposo? “Dopo l’episodio
di concussion ho rispettato il protocollo. Ci è voluto un po' di più del
dovuto perché c’era ancora qualche sintomo durante le prime settimane e
infatti volevo ringraziare lo staff tecnico, medico e fisioterapico, oltre
che tutto il club, perché sono stati molto attenti in questa procedura. Con
la testa c’è poco da scherzare”. Vi aspettavate questo tipo di partita a Edimburgo? Quali sono state le
principali difficoltà che avete trovato nel match? “Nel secondo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà nel possesso
territoriale e abbiamo giocato troppo tempo nella nostra metà campo. Ogni
fallo che andavamo a commettere ci portava a giocare nei nostri 22 e ci
costringeva a difendere, per cui abbiamo subito troppo la pressione degli
Scozzesi”. Cosa portiamo di buono dalla sfida con Edimburgo? Quali sono stati gli
aspetti migliori della gara? “Di
contro nel primo tempo siamo andati bene, siamo pian piano saliti di colpi,
prendendo il controllo della gara fino a chiudere la prima frazione di gioco
in vantaggio sul 13-7”. Questa settimana sarà libera da partite, poi ci saranno le due sfide
col Benetton Rugby. Come imposterete il vostro lavoro in vista del primo
derby con i Leoni di venerdì 7 maggio? “Stiamo lavorando innanzitutto sugli errori commessi a Edimburgo.
Cerchiamo di migliorare i dettagli in vista della gara col Benetton Rugby che
sappiamo essere una partita molto importante. E’ il derby: noi li conosciamo
e loro conoscono noi. I Leoni hanno attraversato una stagione difficile per
cui vorranno sicuramente riscattarsi. Nelle ultime partite sono stati autori
di buone prestazioni, per cui ci aspettiamo una bella partita”. Quali aspetti del gioco pensi possano essere determinanti nella sfida
col Benetton Rugby? “I
dettagli ma anche l’attitudine in campo: il derby si vince soprattutto con la
testa”. Sei alla tua seconda stagione a Parma. In quali aspetti del tuo gioco pensi di essere maggiormente cresciuto in questi ultimi due anni alle Zebre? “Penso di essere migliorato nella gestione tecnico e tattica della partita. Il livello del PRO14 è molto più alto rispetto a quello del Top 10 e ora mi sento un giocatore più completo”. Quant’è importante il sostegno di amici e familiari? Chi è stato
importante nella tua esperienza nell’alto livello? “Il mio percorso, come quello di molti miei coetanei, è partito dalle
accademie, e questo mi ha portato a partire di casa molto presto. Credo che
sia importante sentire l’affetto e il sostegno della famiglia, oltre che
trovare dei punti di riferimento nella città dove ci si sposta. Avere attorno
a sé persone fidate per affrontare al meglio l’esperienza che stai per
compiere è necessario”. |
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Simone Del Latte |
RUGBY E SOCIALE di Roberto Roncallo (O.D.G. 170599 roncallo.roberto488@gmail.com ) creato da Dino Fruccio
venerdì 30 aprile 2021
RUGBY GUINNESS PRO14/RAINBOW CUP - E' iniziata l'attesa del derby del 7 maggio fra Zebre e Benetton
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