Mattioli riconfermato Presidente della Pesaro Rugby. Conferma della serie A, giovanili in Elite e rinascita della femminile gli obiettivi del nuovo mandato
Nuovo consiglio direttivo
di 12 componenti provenienti dal mondo rugbistico e non. Prima sfida, trovare
le risorse perse a causa della pandemia
Simone Mattioli confermato alla Presidenza della Pesaro Rugby. Si sono tenute sabato le elezioni del nuovo consiglio direttivo e della presidenza della società giallorossa. L'assemblea dei soci si è riunita presso l'impianto del “Toti Patrignani” e ha eletto all'unanimità i 12 nuovi consiglieri per il quadriennio 2021-25 che a loro volta hanno riconfermato Mattioli alla guida del club, già da 10 anni in questo ruolo. “Una conferma che ovviamente mi fa piacere e che conferma la voglia di questa società di crescere ancora – spiega Simone Mattioli - Quando abbiamo rinnovato lo scorso Consiglio Direttivo eravamo alla vigilia del nostro primo campionato di serie A. Nei 5 anni dell’ultimo consiglio abbiamo registrato una retrocessione dalla A alla B, una promozione dalla B alla A, due campionati di A di media classifica e quest’ultimo anno passato senza rugby giocato. Dal punto di vista sportivo, agonistico, il prossimo mandato dovrà quindi essere quello in cui il primo XV si confermerà nella parte alta della Serie A (e dovremo farlo contando sui ragazzi cresciuti in casa, come non mai negli anni passati), la cadetta punterà a salire di categoria dalla C2 alla C1; le 2 giovanili dovranno ogni anno porsi l’obiettivo di confrontarsi con gli altri Club nel campionato interregionale 1, l’élite. Infine, ma non come ultimo obiettivo, abbiamo l’imperativo di rimettere in pista una prima squadra femminile di rugby a 15, collegata con la categorie giovanili”.Al fianco di Mattioli, confermati come consiglieri Massimo Pozzi, Roberto Lisotti, Emanuele Uguccioni e Matteo Diotalevi, mentre sono stati poi eletti ben 8 nuovi consiglieri. Già soci, sono entrati a far parte del direttivo Lisa Ricci ed Enrico Roseo, e a loro si sono uniti Valeria Bartocci, avvocata e presidente del San Lorenzo Rugby, Paola Renzi, biologa marina e presidente degli All Bluff Rugby, Guido De Novellis, architetto e già dirigente delle Formiche Rugby, Marco Filoni, dirigente d’azienda, Cristian Gretter, responsabile commerciale e Corrado Muscatello, consulente finanziario. Un gruppo che dovrà affrontare la sfida non semplice del rugby post pandemia. “Siamo alla vigilia di quella che molto probabilmente sarà una nuova fase per il rugby italiano – spiega Mattioli - Ancora non possiamo sapere nulla di quello che accadrà dal prossimo autunno, ma come società dovremo per forza di cose farci trovare pronti.
Sappiamo che ci troveremo di fronte ad una ripartenza dell’attività agonistica, nel mezzo di un impoverimento generale del mondo sportivo dilettantistico nazionale. Alcuni Club si sono ritirati, altri non hanno ancora ripreso le attività, altri ancora potrebbero decidere di non iscriversi ai campionati. Uno sport, quello dilettantistico, che si basa sul grande apporto del volontariato (rappresentato da genitori e da ex giocatori), sulle quote di tesseramento dei praticanti e su limitati sponsor locali. E’ ancora un livello dilettantistico, ma dove non si può prescindere dal fare le cose con professionalità, rigore, pianificazione e metodo. Il nostro Club, in questi 15 mesi di pandemia, ha perso circa l’80 % dei propri sponsor e senza dubbio sarà questa la prima grande sfida che ci troveremo ad affrontare”. (Matteo Diotallevi)
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