Sono trascorsi poco meno di due anni da quei due spareggi play-off dominati, da quelle due partite vinte in scioltezza contro l’Olbia, da quegli incontri che sancirono la promozione dalla C1 alla B dei Lions Amaranto Livorno.
Dopo quelle due sfide (giocate il 28 aprile e il 5
maggio 2019), i labronici allenati da Giampaolo Brancoli hanno giocato solo
altre undici gare di campionato (sei successi e cinque sconfitte il ruolino nel
girone 2 di B), concentrate in meno di quattro mesi, tra il 20 ottobre del 2019
e il 16 febbraio del 2020. Poi, per l’emergenza della pandemia, è arrivato lo
stop agonistico. Tutti i campionati domestici 2019/20 sono stati sospesi e
annullati e tutti i campionati domestici 2020/21 (con la sola eccezione del
massimo torneo, quello del Top10) non sono neppure iniziati. Il mirino, per i
‘Leoni’ è già puntato al prossimo mese di ottobre, quando dovrebbe iniziare il
campionato di B 2021/22. Per ora, i giocatori amaranto si stanno limitando a
sedute di carattere fisico-atletico, con tabelle personalizzate. Secondo il
protocollo, valido dal primo di aprile, la Fir consentirebbe alle compagini
attive nei cosiddetti ‘campionati di preminente interesse nazionale’ di
effettuare classici allenamenti con contatto e addirittura di programmare, da giugno,
partite amichevoli (senza veri titoli sportivi in palio). Il tutto a patto di
sottoporre l’intero gruppo squadra, settimanalmente, a tamponi antigenici
rinofaringei. I Lions, al pari di tutte le altre formazioni del girone 2 di B,
hanno preferito ‘rinunciare’ a tale opportunità. Una scelta – condivisa da
tutti, dirigenti, tecnici e giocatori – legata allo status degli atleti,
realmente dilettanti e dunque rugbisti solo per pura passione: costoro
avrebbero ‘rischiato’ grosso per eventuali focolai, con antipatiche conseguenze
nelle loro attività professionali e nei loro rapporti interpersonali. Come
noto, orbitano nel giro della prima squadra anche alcuni giovanissimi atleti,
ovviamente tesserati Lions, impegnati pure nel Granducato under 18. Questi, sottoponendosi
ai tamponi, riprenderanno dalla prossima settimana, con la maglia
giallo-bianco-rossa della franchigia dei ‘Granduchi’, sedute con contatto.
Nella categoria under 18 sono protagonisti, oltre ai classe 2003 e 2004, anche
i giocatori nati nel 2002 (i cosiddetti ‘rientranti’). (FabioGiorgi)
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