martedì 25 maggio 2021

RUGBY CUS TORINO - CUS Torino pronto con le giovanili alle attività facoltative, ne parla Lucas D'Angelo.

 

Dopo quindici mesi di pausa, inframezzati da alcuni illusori momenti di ripresa delle attività durante il mese di novembre 2020, le nuove linee governative e federali hanno permesso al movimento rugbistico una lenta ripresa. 

    (squadre giovanili del CUS Torino e CUS PO in campo)

Prima gli allenamenti con il contatto poi, nei mesi di giugno e luglio c’è la concreta possibilità di gareggiare nelle attività facoltative, prive di punteggi e tanto meno classifiche. Annullati completamente i Campionati dalla Serie A alla C/2, compresi i tornei giovanili sia maschili che femminili, solo la Peroni TOP 10 ha raggiunto la fase decisiva, anche andando incontro e soprattutto inizialmente a qualche rinvio, che avrà l’epilogo a Padova mercoledi 2 giugno con la finale scudetto fra Argos Petrarca e Femi CZ Rovigo Delta Rovigo.

Questa inedita attività, seguita ed organizzata direttamente dai Comitati Territoriali, non essendo obbligatoria, e calendarizzata obbligatoriamente in un periodo di tempo abitualmente dedicato alla pausa estiva, non sara’ certo utilizzata da tutte le Società in quanto per molti club si è già provveduto al classico  “sciogliete le righe.”

Molti i club di Serie A già a riposo, ed anche il CUS Torino, per esempio, non prenderà parte, almeno inizialmente, a questa attività.

“ Per quanto riguarda l’attività della prima squadra – afferma LUCAS D’ANGELO (in foto), coach dei subalpini – abbiamo ritenuto fosse meglio continuare unicamente con gli allenamenti per la crescita sia del singolo che per la squadra, ritenendo rischioso confrontarci con altre realtà non avendo avuto una adeguata preparazione,  soprattutto per quanto riguarda al contatto ed alla tenuta fisica. Motivi precauzionali, quindi, ci hanno convinto a non partecipare a questa attività. Prenderemo parte, invece, a questa interessante fase con le nostre squadre giovanili dall’Under 14/16/18 in quanto già da due settimane questi ragazzi hanno ripreso i consueti allenamenti, con contatto ed anche insieme ad altri club.”

Tutti i club nazionali, da Nord a Sud, hanno profondamente sofferto queste lunghe pause, e la ripresa ovviamente è lo stimolo principale!

“ I giovani logicamente sono i piu’ difficili da fidelizzare in qualsiasi club, e così è anche al CUS Torino – riprende il trainer italo/argentino – invece dopo questa tremenda pandemia che ci ha costretto a lunghissime pause, con il concreto rischio di perdere per strada questi ragazzi, abbiamo avuto una risposta molto positiva, senza contare non piu’ di due abbandoni. 



Insomma quel calo numerico che temevamo per fortuna non si è avverato, e mi auguro che sarà così anche per le altre Società piemontesi con le quali mi auguro ci confronteremo al piu’ presto. Il momento maggiormente critico che abbiamo subito in Società è stato un cluster da Covid 19 di una dozzina di giocatori, all’interno della prima squadra, in quest’ultimo mese di marzo 2021. La  nostra organizzazione tecnica prevede l’utilizzo di molti atleti seniores, nel seguire tecnicamente i ragazzi delle giovanili, e così siamo stati costretti a fermare tutti gli allenamenti, giovanili compresi. Ora con le vaccinazioni in corso e con i numeri della pandemia in calo andiamo incontro ad nuovo periodo che ci fa ben sperare per i futuri impegni, cominciando con la data del 17 ottobre quando dovrebbe iniziare il Campionato di Serie A, e nelle settimane successive partiranno anche le giovanili.” (rr)   

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