venerdì 14 maggio 2021

RUGBY GIOVANILE - Under 18 del Granducato di Livorno campioni in solidarietà.

 In questa stagione sportiva del tutto particolare, pesantissimamente condizionata dall’emergenza sanitaria e di fatto priva di impegni agonistici ufficiali, il Granducato Livorno under 18 ha trovato ugualmente il modo di ‘andare in meta’. In questo venerdì di metà maggio, cinque rappresentanti della squadra giallo-bianco-rossa – tre atleti da poco maggiorenni, un genitore ed un tecnico – si sono recati al centro trasfusionale dell’ospedale cittadino per donare il sangue. 

Un gesto di grande generosità: una generosità tipica dei livornesi e tipica dei rugbisti. Nello sport della palla ovale, per andare a bersaglio, c’è bisogno del sostegno di tutti. L’obiettivo del rugbista, così come per il donatore, è lavorare per la squadra per arrivare all’obiettivo. 

È indispensabile aiutare il compagno ed essere sempre pronto a sostenerlo. Come noto, appena si compie la maggiore età, è possibile recarsi al centro trasfusionale e dare il proprio sangue: il bene più prezioso, che non si compra e non si vende, ma si dona. Le peculiarità proprie dello sport della palla ovale hanno non poche analogie con il lodevole gesto con i volontari che donano il proprio sangue. Rispetto, altruismo, lealtà, stima, fiducia e partecipazione: sono molti i valori che si ritrovano nel Dna di un rugbista e di un donatore.

È bello con quella mischia tanto cara ai rugbisti, spingere e abbattere i muri dettati dall’indifferenza e dalla diffidenza, Donare sangue dà molta più soddisfazione di una meta decisiva realizzata all’ultimo minuto. Per il trapianto di midollo osseo, di fegato, di cuore e di rene, occorrono in media rispettivamente 80, 40, 10 e 4 donazioni di sangue e plasma. Il sangue donato occorre inoltre per le cure di chemioterapia e di leucemie. 

Per effettuare un parto cesareo è necessaria almeno una sacca di sangue intero. Di fronte a certi dati, è diventato del tutto naturale per il gruppo ‘Granducato under 18’ presentarsi nuovamente al centro trasfusionale. Dopo la donazione collettiva, che aveva coinvolto, lo scorso 29 gennaio un numero maggiore di ‘Granduchi’, l’esperienza, per molti si sta ripetendo. Poiché è stato impossibile, per tutti quanti gli interessati – per impegni personali, professionali, scolastici o perché in quarantena – aggregarsi, questo venerdì, al gruppo dei cinque (composto da Michele Pelletti, Emiliano Marchi, Davide Strazzullo, Giulio Chiarugi e Giacomo Marchi), altri rappresentanti della squadra labronica si presenteranno al centro trasfusionale nei prossimi giorni. O in compagnia o da soli, l’importante è abbattere il muro dell’indifferenza. Un gesto, quello della donazione, ben più importante dei favolosi risultati tecnici ottenuti dal Granducato Livorno nel 2016 (terzo posto nel campionato italiano under 16) e nel 2018 (settima piazza nel torneo nazionale under 18). Il Granducato è la franchigia nata nel 2015, è attiva nelle categorie under 18 e under 16 ed è il frutto del lavoro sinergico tra le società cittadine dei Lions Amaranto e degli Etruschi.

(FabioGiorgi)

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