L’altro ieri al campo del LungoTanaro di Asti l’Ivrea ha reso la visita al Monferrato partecipando ad un intenso allenamento congiunto, tra l’altro mettendo a segno tre mete con Destro, Sanfilippo e Meneghini, contro le sei subite, ma ovviamente in questo caso poco contava il risultato bensì unicamente l’essere riusciti a ritornare in campo dopo gli incredibili e debitanti serie di lockdown imposti dal Covid19.
“ Questo appuntamento era programmato da tempo – afferma ROBERTO MARCHIORI, Direttore Tecnico del club eporediese – e così abbiamo ricambiato la loro visita sviluppatasi due settimane fa. Ed in questa occasione abbiamo messo in campo molti cambiamenti, rispetto alla precedente esibizione casalinga, riuscendo ad inserire in formazione alcuni ragazzi classe 2002, 2001, e nonostante si siano anche commessi alcuni evidenti errori, ritengo si sia offerto una buona prestazione. Del resto questo Monferrato, pur essendo un club iscritto alla Serie B come noi, si è dimostrato team molto forte in tutti i reparti, è senza dubbio una formazione semiprofessionistica con stimoli da promozione, noi seguiamo semplicemente la direttiva dilettantistica. “
Anche l’Ivrea, come
tutto il movimento della palla ovale nazionale è rimasto al palo, fermato dal
pericoloso incedere della pandemia!
“ Certo ci è costato tanto questo lockdown – dice il coach argentino (IN FOTO), che vanta importanti esperienze sia come atleta che come tecnico – ma in ogni caso siamo riusciti a proseguire a modo, seguendo le imposizioni Governative e federali, per quanto riguarda gli allenamenti, e quasi sempre si metteva in campo con la senior circa venticinque atleti. Siamo riusciti ad affrontare questa precaria situazione, purtroppo mancando forse sull’aspetto strettamente tecnico, impossibilitati appunto da certe limitazioni, ma rimanendo costantemente preparati atleticamente.” (rr)
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