Il 23 maggio è una di quelle date che sono
impresse nella memoria di tutti.
Per noi siciliani s'intrecciano un
caleidoscopio di emozioni e spesso sembra che in questa giornata finiscano
tutte le storie di chi ha subito sulla propria pelle la violenza della mafia.
E' un giorno che detestiamo ma che allo stesso tempo è una giornata della quale
non possiamo fare a meno, perchè in fondo è la leva che ci fa rialzare la testa
e ci costringe a non mollare.
L’altro giorno Guglielmo Manenti ci ha
dedicato questo disegno, come sempre bellissimo, anche se probabilmente ci
dipinge più di quello che siamo.
In particolare ci piace l'idea del
pallone/seme attraverso il quale costruire destini più liberi e consapevoli. E
di semi ne dobbiamo piantare ancora parecchi, con i palloni, ma anche con i
libri, con le parole e con le azioni di ogni giorno. E bisogna farlo nonostante
le difficoltà, le violenze, la crisi, nonostante uno Stato che latita
colpevolmente lasciando chi sta in prima linea troppo spesso da solo.
Ma la lezione di coraggio e di dignità di
Giovanni Falcone e di chi come lui non è arretrato di un centimetro è sempre
limpida ed inequivoca.
Quindi sempre adelante e non un passo
indietro!
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