Con orgoglio, cuore ma soprattutto un secondo tempo strepitoso, il Valorugby Emilia arriva ad un soffio dalla storica qualificazione alla finale Scudetto espugnando lo stadio “Memo Geremia” di Padova per 23-24 con quattro mete e il pallone della clamorosa “remuntada” sfumata soltanto al secondo minuto di extra-time con i Diavoli a due metri dalla linea di meta.
Coach Manghi deve far
fronte all’indisponibilità di Dario Chistolini e Luciano Rodriguez,
sostituendoli con Alessio Sanavia e Daniel Newton. Rispetto alla formazione
annunciata alla vigilia c’è Alberto Chillon al posto di Fusco e Richard Paletta
al posto di Vaega. Inedito anche il capitano con la scelta di Federico
Conforti, padovano ed ex bandiera del Petrarca, particolarmente motivato nel
suo ritorno allo stadio “Geremia” che accoglie 250 spettatori tra cui una
decina di fantastici tifosi giunti da Reggio.
(in azione Filippo Gerosa)
Si riparte dal 16-27
dell’andata con Reggio obbligata non solo a vincere, ma a recuperare undici
punti di scarto o, eventualmente, a vincere segnando almeno quattro mete sopra
la distanza di break.
Dopo un primo tempo
bloccato dall’eccessiva tattica e agonismo e chiuso sul 3-0 per i padroni di
casa (piazzato del solito Cameron Scott Lyle, per lui tra andata e ritorno
10/10 al piede), i Diavoli sembrano sul punto di crollare quando in apertura di
ripresa Trotta segna la meta del 10-0.
Ma dal 45’ inizia tutta
un’altra storia. I Diavoli si trasformano anche grazie ai cambi di Manghi (foto sotto) che
inserisce Emilio Fusco (doppietta e premio di “Player of the Match” per il
mediano napoletano) e un indiavolato Cardiff Vaega che, insieme a Edoardo
Ruffolo (schierato ala al posto di Falsaperla), iscrive il proprio nome nel
tabellino con mete di pregevole fattura.
Il punteggio aggregato dei
due match (0-4 al Mirabello, 1-5 al Geremia) segna il pareggio, ma in finale ci
va il Petrarca per la miglior differenza punti nei due match (+10).
Con una meta in più Reggio
avrebbe centrato la finale, ma la spinta della maul a tempo ormai scaduto
finisce con un “in-avanti” che decreta il fischio finale di Gnecchi.
Resta la grande impresa odierna e la sensazione di aver fatto un altro step di crescita verso l’Olimpo del rugby italiano. Domani a Rovigo la seconda semifinale, mercoledì 2 giugno la finalissima Scudetto.
(l'abbraccio di Paletta a Fusco, Man of the Match a Padova)
Padova, Argos Arena –
Sabato 22 maggio 2021
Peroni TOP10, Semifinale
Ritorno
Argos Petrarca v Valorugby
Emilia 23-24 (3-0)
Marcatori: p.t. 10’ cp Lyle
(3-0). S.t. 48’ m Trotta tr Lyle (10-0), 54’ m Fusco (10-5), 58’ m Vaega
(10-10), 61’ cp Lyle (13-10), 63’ cp Lyle (16-10), 69’ m Capraro tr Lyle
(23-10), 73’ m Fusco tr Newton (23-17), 77’ m Ruffolo tr Newton (23-24)
Argos Petrarca: Lyle;
Coppo, Colitti (76’ Zini), Broggin, Capraro; Faiva, Panunzi (34’ Tebaldi);
Trotta (Cap.), Ghigo (69 Cattelan), Cannone; Panozzo (50’ Michieletto, 63’
Beccaris), Galetto; Hasa (60’ Pavesi), Cugini (60’ Carnio), Borean (60’
Braggiè). All. Marcato.
Valorugby Emilia: Farolini;
Paletta (41’ Vaega), Majstorovic, Bertaccini (51’ Ruffolo), Falsaperla; Newton,
Chillon (41’ Fusco); Amenta, Conforti (25’-29' Ruffolo), Favaro; Dell’Acqua (56
Mordacci), Gerosa (47' Devodier); Randisi (36’ Romano), Luus (72’ Gatti),
Sanavia. All.Manghi
Arbitro: Gianluca Gnecchi
(Brescia) AA1 Marius Mitrea (Udine), AA2 Federico Vedovelli (Sondrio)
Calciatori: Lyle (Argos
Petrarca (5/5), Faroloni (Valorugby Emilia) 1/3, Newton (Valorugby Emilia) 1/1
Punti: Argos
Petrarca-Valorugby Emilia 1-5 (5-5 agg.)
Peroni Player of the Match:
Emilio Fusco (Valorugby Emilia)
Note: giornata
nuvolosa. Spettatori 250.
(Gabriele Cantarelli)
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