Magari
chi mastica poco di rugby e non conosce da vicino le modalità del sistema di
punteggio australe, adottata anche nei campionati italiani da venti anni (è
stato introdotto nella stagione 2000/01), può risultare sorpreso, ma, in
concreto, per una squadra è preferibile – almeno quando non incontra una
diretta concorrente della stessa fascia della classifica – vincere 24-23 (con
quattro mete per parte) e non 21-0 (cioè con al massimo tre mete all’attivo) ed
è meglio perdere 100-20 (segnando quattro mete) e non 8-0 o 27-19: alla quarta
meta siglata – indipendentemente se si vince – giunge il cosiddetto
‘bonus-attacco’ e in caso di passivo inferiore alle otto lunghezze le
formazioni sconfitte vengono premiate con un punto, impropriamente definito
‘bonus-difesa’. Per una squadra, come quella del Livorno Rugby, che non ha mai
fatto mistero di voler lottare, nel campionato di B, per il vertice, gli
sforzi, in tutte le gare giocate contro formazioni di media e bassa classifica,
devono essere concentrati per raggiungere il massimo: mirino su quei cinque
punti che si ottengono quando si condisce il successo con il bonus aggiuntivo.
E pazienza se gli avversari – se non lottano per le prime piazze – ‘limitano i
danni’ e ottengono punti per la propria classifica. Se proprio si ‘devono
commettere’ errori, è preferibile commetterli in difesa e non in attacco.
Significativo in tal senso l’esito della sfida tra gli stessi labronici e la
Capitolina Roma cadetta nella rocambolesca partita giocata lo scorso 15
dicembre al ‘Carlo Montano’. Il match si è concluso sul 32-25: i labronici, pur
pasticciando in fase di contenimento e pur concedendo agli ospiti due punti
(doppio bonus) sono andati alla cassa ed hanno racimolato il massimo. Pure sui
terreni del CUS Siena (12 gennaio; 21-26 il punteggio) e dell’Imola (16
febbraio, ultima uscita agonistica dell’annata; 26-31 il risultato), i
livornesi si sono dimostrati più accorti in attacco che in difesa, ma, quel che
più conta, hanno ottenuto l’obiettivo massimo. I biancoverdi, al momento della
sospensione definitiva (stop come noto dettato dall’emergenza del Covid-19)
vantavano in classifica, in tutto, 44 punti.
Un bottino di tutto rispetto. In
sette partite, i labronici hanno colto, oltre alle vittorie, anche il
bonus-attacco. Contro il Modena, nell’unica gara interna giocata in questo
2020, Merani e compagni hanno ceduto con un margine inferiore alle otto
lunghezze (15-20) e dunque hanno guadagnato, in graduatoria, un punticino. I
biancoverdi hanno chiuso il torneo in seconda posizione, con una lunghezza di
margine proprio sul Modena. Gli emiliani hanno terminato con lo stesso ruolino
di marcia dei labronici (nove vittorie e due sconfitte), ma hanno colto un
minor bottino di bonus. Quando mancavano nove partite al termine della stagione,
il Livorno Rugby accusava 10 lunghezze di ritardo dalla capolista Florentia,
che a sua volta aveva sempre vinto nelle sue prime 11 gare del torneo e solo in
una circostanza (guarda caso in occasione del derby toscano, in casa con i
biancoverdi) aveva mancato l’appuntamento con il bonus-attacco. Non c’è –
purtroppo… – la controprova, ma la netta sensazione è che il Florentia
avrebbe potuto difendere fino all’ultima giornata la prima posizione, l’unica
che garantiva la promozione, con Livorno e Modena a disputarsi la piazza
d’onore.
Per completezza d’informazione: dopo la (sfortunata) sconfitta di
Firenze (20-10) del 17 novembre, in sei delle sette successive uscite la
formazione labronica allenata da Michele Ceccherini ha ottenuto il massimo. La
società livornese ha già ufficializzato, per la prossima stagione, il ritorno
sulla panchina della prima squadra di Marco Zaccagna, che ha già brillantemente
guidato i biancoverdi nelle annate 2017/18 (terza piazza) e 18/19 (quarta
posizione). E’ decisamente presto per inquadrare la nuova stagione di B, ma in
ogni caso l’obiettivo è quello di battagliare ancora una volta per le posizioni
di alta classifica, provando a dare la caccia al ritorno in A, categoria
lasciata nel 2012. Sarebbe bello ‘celebrare’ i primi 90 anni di vita della
società (nata nel lontano 1931) con una ‘meta’ di tutto rispetto…
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