L’emergenza
sanitaria ci ha costretto a fermarci, con il blocco dei campionati e la
fine anticipata della stagione. La Rangers Rugby Vicenza ha deciso di
cominciare un viaggio alla scoperta dei partner della nostra società.
Amici, prima che sponsor, che condividono gli stessi valori ed ideali,
grazie al quale riusciamo a garantire la nostra offerta sociale e
sportiva dai 4 anni in su.
Siamo andati a trovare Gianni Infanti ed
il socio Giuseppe Nicolin, responsabili del Macron Store di Vicenza, in Viale
Camisano, quartiere della Stanga.
Gianni ha 49 anni, da una vita è nel
mondo dell’abbigliamento sportivo e delle forniture sportive: spiega che
l’unicità di Macron è quella di gestire i suoi punti vendita nel
territorio direttamente dalla casa madre bolognese: un vantaggio
soprattutto per le società sportive che non trattano con un rivenditore
qualsiasi, bensì direttamente col marchio. Tante le discipline che
vengono seguite dalla Macron nel vicentino e diverse le società sportive
dal professionismo al dilettantismo fino all’amatoriale.
– Innanzitutto
come ha conosciuto la Rangers Rugby Vicenza?
“In città è una realtà numericamente
importante assieme al calcio e all’atletica: si tratta di una delle tre
società maggiormente rappresentative per tesserati e tifosi. E’ evidente che Macron, che investe da
sempre molto nel rugby, abbia deciso di seguire come sponsor la Rangers
Rugby Vicenza, una realtà tra le più importanti nel Vicentino a livello
di numeri e per qualità organizzativa”.
– Stiamo
parlando di 600 tesserati tra prima squadra e giovanili e tanti tifosi
amici e familiari che vi ruotano attorno. Ma quali sono le motivazioni, i
punti in comune di uno sponsor tecnico come Macron e una grande realtà
come la Rangers?
“La società ci ha chiesto ad esempio una
determinata continuità nella fornitura di maglie, certezza nelle consegne
e, soprattutto, qualità dei materiali per rispetto dei giocatori e degli
investitori. Poi naturalmente c’è una comunione di intenti etici,
morali ed educativi: il rugby è uno sport “povero” ma pulito dove, oltre
al gesto tecnico si coltivano l’amicizia e il rispetto per l’avversario.
E poi c’è il terzo tempo in cui si superano tutti i contrasti vissuti in
campo. La filosofia del rugby rispecchia l’impegno etico aziendale
di Macron.”
– Non
investite solo nel rugby, ma anche in altre discipline?
“Certo, ci siamo un po’ in tutte le
discipline di squadra (calcio, volley, pallamano, rugby, baseball,
softball) e poi in quelle individuali come atletica, tennis, running. Ma
importante è anche l’abbigliamento sportivo e l’abbigliamento per le
aziende, le divise da lavoro. Mi piacerebbe infine tornare ad essere
sponsor del LR Vicenza. Il vantaggio, come dicevo, è che ogni realtà
sportiva seguita da noi è trattata come se fosse un top club perché è la
casa madre che si interessa direttamente ad ogni singola realtà tramite
noi operatori territoriali. Un esempio? Seguiamo la Ranger Rugby Vicenza
come di fatto seguiamo la Lazio a livello amministrativo, qualitativo,
eccetera”.
– Che
consigli diamo alla Rangers Rugby Vicenza?
“Sono molto bravi, il loro numero di
tesserati e famiglie coinvolte è grande, vuol dire che le cose
funzionano. Ora bisogna incrementare il merchandising, che permette di
aumentare il fatturato. Quest’anno l’obiettivo sarà questo: ci sarà un
club shop per i tifosi alla Rugby Arena di Via Baracca: non solo i kit di
gioco, ma anche le maglie per l’utilizzo tutti i giorni fuori dal campo”.
– Cosa
diciamo agli imprenditori: perché investire in questa realtà del rugby?
“Prima di tutti qui ci sono numeri
importanti: tantissime famiglie dei tesserati e gli amici. Poi ci sono
sostenitori e sponsor primari come il Gruppo Battistolli che ha
un’attività nazionale. Si raggiungono migliaia di persone e c’è la
possibilità di avere una visibilità non solo provinciale e regionale, ma
anche nazionale”.
– C’è da
dire che a livello aziendale vale sempre di più anche l’impegno etico:
molte sono le realtà del business che stilano anche un bilancio sociale.
“Certamente, qui c’è un impegno
importante ed educativo per i ragazzi, di socialità per le famiglie, di
lotta al degrado e all’educazione civica. Si può fare del bene e ci si
guadagna in immagine”.
E anche con Gianni Infanti e il suo socio
Giuseppe Nicolin ci vedremo per il tradizionale “terzo tempo” organizzato
in club house in occasione della prima partita del prossimo campionato,
tutti con una bella maglia Macron biancorossa ed una birra in mano!
|
Nessun commento:
Posta un commento