IL GENEROSO
TERZO TEMPO DEL RUGBY COLORNO: 2500 PASTI SERVITI AL MAGGIORE DALLA CLUB HOUSE
“AL TRAVACON”
Dopo oltre
un mese di consegne e 2500 pasti totali tra brasati, tortelli, lasagne e altri
piatti della cucina tipica parmigiana, si chiude l'avventura del Rugby Colorno
e della Club House "Al Travacon" a sostegno dell' Ospedale Maggiore
di Parma.
Ogni giorno, per oltre un mese, il Rugby Colorno ha consegnato pasti
a tutti i reparti Covid dell’Ospedale
Maggiore secondo una turnazione coordinata dal settore Alberghiero
dell’Azienda.
Lasagne, tortelli, brasati, piatti cucinati secondo la migliore
tradizione parmigiana che hanno conquistato il cuore ma soprattutto il palato
di molti. “Dipendesse da noi del personale sanitario gli assegneremmo una
stella Michelin, se la sono guadagnata sul campo!”, ha commentato la
coordinatrice infermieristica della degenza internistica del padiglione
Barbieri Tiziana Vallara di
fronte all’ultima consegna. L’apprezzamento va proprio alla cucina della Club House «Al Travacon», punto
nevralgico del club colornese, che aveva preso a cuore questo impegno con
grande motivazione: “Facciamo quel che possiamo per cercare di restituire
qualcosa alle persone che mettono a rischio le proprie vite per salvare le
nostre” aveva commentato la responsabile del locale Corina Signifredi ad inizio
avventura.
E ora la stessa disponibilità è di Michele Mordacci, l’allenatore del
Rugby Colorno che ha coordinato le operazioni fronte società sportiva. “É stato
splendido poter dare una mano a chi, in quel momento, stava rinunciando ad
affetti e ore di sonno per salvare delle vite”, ha dichiarato Mordacci.
“Diciamo che anche noi nel nostro piccolo, quando quotidianamente venivamo
accolti a braccia aperte da medici e infermieri, ci sentivamo parte di qualcosa
di molto grande. A nome di tutto il Rugby Colorno voglio ringraziare il
personale dell’Ospedale Maggiore di Parma … Speriamo un giorno di potervi
accogliere tutti al campo”.
“E’ davvero un onore vedere quante realtà si sono
prese cura del personale del Maggiore e poterle ringraziare tutte”, ha
affermato Massimo Fabi, commissario
straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria, “speriamo ora di
ripartire per un terzo tempo a bordo campo pur con tutte le precauzioni perché
il virus esiste ed è ancora tra noi. Quindi mascherine, distanziamento sociale
e lavaggio delle mani. E ripartiremo con il piede giusto”.
(MANUEL PIAZZA)
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