Sono ben 18 i giocatori dei Lions Amaranto Livorno che prima della
stagione 2019/20 – conclusa anzitempo per l’emergenza del Covid-19 – avevano
accumulato esperienze in B o addirittura nelle categorie superiori. Gli avanti
Tamberi, Scardino, Sarno, Federico Ciapparelli ed il mediano Siviero erano già
protagonisti con la maglia amaranto nelle prime tre annate vissute in B
(2008/09, 09/10 e 10/11), gli avanti Bernini, Cortesi e Giugni hanno giocato in
A con il Livorno Rugby (Bernini, come noto, ha soprattutto militato per ben
dieci campionati consecutivi ai massimi livelli nazionali, indossando le maglie
del Petrarca Padova, del Rovigo, dei Cavalieri Prato, del San Donà, del Verona
e addirittura delle Zebre), i trequarti De Libero e Di Mauro, il mediano di apertura
Rolla e gli avanti Giglioli, Giacomo Vitali, Marmugi e Tichetti hanno gettoni
di presenza nel Livorno, in B, ed i trequarti Paladini e Campisi –
quest’ultimo, per il suo infortunio al bicipite femorale non ha giocato nel
torneo 2019/20 alcuna gara – avevano già conosciuto la serie B, quando
militavano dell’Union Tirreno Piombino. Insomma, i Lions, soprattutto in
mischia, hanno potuto contare su elementi già attivi nella cadetteria,
riconquistata, con la promozione record (14 successi su 14) nella stagione di
C1 2018/19. I 18 elementi di cui sopra (d’obbligo nell’elenco inserire anche
Campisi…) hanno preso per mano ed affiancato gli altri 14 atleti del roster –
alcuni peraltro non più giovanissimi – alle prime esperienze in B.
Nel corso delle 11 partite giocate regolarmente, prima della sospensione imposta dalla pandemia, hanno debuttato in B i trequarti Banchieri, Shehu, Nicola Magni, Gregori, Novi, Rela e Barsali, il mediano Matteo Magni e gli avanti Pulaha, Ciandri, Fusco, Filippi, Bertini e Leonardo Vitali. In tutto, a conti fatti, 31 gli atleti ruotati dal tecnico Giampaolo Brancoli. La squadra labronica ha concluso il torneo al sesto posto, con 27 punti all’attivo (6 successi e 5 sconfitte). Al momento della sospensione, gli amaranto erano in ‘striscia aperta’ di 3 vittorie ed erano in evidente crescita di condizione. Il tutto nonostante l’assenza per infortunio (menisco) del tallonatore Alberto Giusti (uno degli elementi più preziosi della squadra, e non solo perché capace di siglare ben 6 mete in sole 7 partite giocate) e la cessione in prestito, a stagione in corso, all’Accademia Fir ‘Ivan Francescato’ (serie A) del giovane e valido prima linea Andrea Bertini. I Lions, di fatto, hanno ben presto raggiunto la certezza della permanenza nella categoria. La salvezza è stata messa al sicuro a tripla mandata dopo appena 6 gare giocate, con il netto successo colto il primo dicembre con il Formigine (formazione fanalino di coda; sarebbe retrocessa in C1 solo l’ultima delle undici squadre al via…).
La squadra amaranto ha ampiamente dimostrato di essere degna della B. La sospensione del torneo ha impedito a Scardino e compagni di giocare le ultime 9 partite in programma (il torneo si sarebbe chiuso domenica 24 maggio, con la trasferta con il Rugby Parma). Tra le 9 partite saltate, quella più attesa era inizialmente in agenda il 22 marzo, quando sul proprio campo (l”Emo Priami’ di Stagno), i ‘Leoni’, nel derby cittadino, avrebbero ospitato il Livorno Rugby. La netta sensazione è che con il nucleo dei giocatori di cui sopra (quelli con più esperienza, quelli più giovani e quelli che stanno salendo dall’ottimo vivaio), gli amaranto possano guardare con serenità il proprio futuro. Fare confronti con il passato è antipatico e sempre difficile, ma la verità è che in questi primi 13 anni d’attività (il debutto della prima squadra è giunto nella stagione 2007/08), gli amaranto, forti come ora, non lo sono mai stati…. (FabioGiorgi)
Nel corso delle 11 partite giocate regolarmente, prima della sospensione imposta dalla pandemia, hanno debuttato in B i trequarti Banchieri, Shehu, Nicola Magni, Gregori, Novi, Rela e Barsali, il mediano Matteo Magni e gli avanti Pulaha, Ciandri, Fusco, Filippi, Bertini e Leonardo Vitali. In tutto, a conti fatti, 31 gli atleti ruotati dal tecnico Giampaolo Brancoli. La squadra labronica ha concluso il torneo al sesto posto, con 27 punti all’attivo (6 successi e 5 sconfitte). Al momento della sospensione, gli amaranto erano in ‘striscia aperta’ di 3 vittorie ed erano in evidente crescita di condizione. Il tutto nonostante l’assenza per infortunio (menisco) del tallonatore Alberto Giusti (uno degli elementi più preziosi della squadra, e non solo perché capace di siglare ben 6 mete in sole 7 partite giocate) e la cessione in prestito, a stagione in corso, all’Accademia Fir ‘Ivan Francescato’ (serie A) del giovane e valido prima linea Andrea Bertini. I Lions, di fatto, hanno ben presto raggiunto la certezza della permanenza nella categoria. La salvezza è stata messa al sicuro a tripla mandata dopo appena 6 gare giocate, con il netto successo colto il primo dicembre con il Formigine (formazione fanalino di coda; sarebbe retrocessa in C1 solo l’ultima delle undici squadre al via…).
La squadra amaranto ha ampiamente dimostrato di essere degna della B. La sospensione del torneo ha impedito a Scardino e compagni di giocare le ultime 9 partite in programma (il torneo si sarebbe chiuso domenica 24 maggio, con la trasferta con il Rugby Parma). Tra le 9 partite saltate, quella più attesa era inizialmente in agenda il 22 marzo, quando sul proprio campo (l”Emo Priami’ di Stagno), i ‘Leoni’, nel derby cittadino, avrebbero ospitato il Livorno Rugby. La netta sensazione è che con il nucleo dei giocatori di cui sopra (quelli con più esperienza, quelli più giovani e quelli che stanno salendo dall’ottimo vivaio), gli amaranto possano guardare con serenità il proprio futuro. Fare confronti con il passato è antipatico e sempre difficile, ma la verità è che in questi primi 13 anni d’attività (il debutto della prima squadra è giunto nella stagione 2007/08), gli amaranto, forti come ora, non lo sono mai stati…. (FabioGiorgi)
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