GIANLUCA GUIDI TORNA A CALVISANO
Questa l'intervista rilasciata dall'allenatore
livornese.
Il tuo, Gianluca è un ritorno, dopo che nella
precedente esperienza hai vinto due scudetti consecutivi, di cui l’ultimo,
vinto al Battaglini giocando per 60 minuti con un uomo in meno che,
nell’immaginario collettivo dei supporter calvini, è il più struggente dei
ricordi. Dal punto di vista dei risultati è impossibile far meglio. Cosa ti ha
spinto ad accettare questa sfida?
" Con Calvisano la dinamica è diversa, non sei tu
che decide si o no, è Calvisano che ti sceglie e la sfida è ogni volta, ogni
giorno, ogni allenamento quella di essere all'altezza della panchina giallo
nera.
Negli ultimi anni la conduzione tecnica della squadra
è stata ambita da molti, ma appannaggio di pochi.
Quando a Dicembre ho informato la mia famiglia che ci
poteva essere la possibilità di tornare a Calvisano sono stati tutti
felicissimi perché a Calvisano (e non sono parole di circostanza) ci siamo
sentiti accolti e abbiamo percepito intorno a noi calore genuino di persone per
bene.
Nella vita, poi, è nesessario parlare con i fatti, io
da Calvisano ho avuto tanto; è il Club che mi ha dato la possibilità di
allenare una squadra di vertice anche se che ero alla mia prima esperienza con
una squadra seniores, dimostrando grande fiducia nei miei confronti. Adesso, è
arrivato il momento di provare a dare qualcosa in cambio. Torno più motivato
che mai"
In realtà sono passati solo 5 anni dalla tua ultima
esperienza a Calvisano. Eppure, qualcosa in questi pochi anni è cambiato nel
massimo campionato italiano. Vuoi per esigenze di budget, vuoi per un
innalzamento della qualità media dei giovani che escono dalla Francescato, il
Top12 è sempre più ricco di ragazzi giovanissimi, quali opportunità offre ad un
allenatore questa situazione?
" Il TOP12, secondo me, è un campionato
estremamente esigente, un responsabile tecnico ha molte responsabilità, che
magari alle Zebre non avevo, gli staff sono esegui, devi organizzare, delegare,
anticipare, avere visione, allineare tutti (staff e giocatori) su una idea
tecnico tattica che sia più complementare alla esigenza del campionato e delle
qualità dei giocatori.
Implementare questo processo, facendo giocare
prevalentemente giocatori giovani che negli anni si sono palesati con questa
qualità per me è un motivo di orgoglio, la passione e l'energia dei giovani è
carburante di grande qualità dentro il motore di una squadra che ha ambizione e
che lotta sempre per il vertice".
Come accade, ormai da molte stagioni, Calvisano al
termine di ogni stagione pratica un ampio turn over. Anche quest’anno, le
partenze sono state parecchie e alcune di peso. I contatti in corso per il
completamento della Rosa sono a buon punto? La squadra che tu e Dean McKinnel
state allestendo sarà coperta in tutti i ruoli?
" La squadra che la Società sta allestendo
risponderà sicuramente "presente" alle esigenze delTOP12. Con il Club
e con Dean McKinnel, c'è stato pieno allineamento su nomi, strategie e
dinamiche, stiamo puntato su giocatori eclettici di solide qualità agonistiche
che ci potranno consentire combinazioni tecniche differenti e rotazioni
settimanali".
“Le preoccupazioni per la prossima stagione?
Saremo ai nastri di partenza con una squadra molto
competitiva, ma il COVID19 rimane il nemico da
battere”.
(Intervista al presidente ANGELO ZANETTI)
Il 31 maggio si chiuderà “ufficialmente” la
stagione2019/20 , qual è lo stato dell’arte del Rugby Calvisano?
“E’ stato un anno difficile, il più difficile della
storia del Rugby Calvisano. Pensavamo di festeggiare il 50° anniversario della
vita del Club con un’altra finale e, magari, con un altro scudetto, ci siamo
trovati di fronte ad un’emergenza sanitaria che ha costretto la FIR
all’annullamento del campionato e, fatto ancor più tremendo, a dover piangere
la scomparsa di alcuni tra dirigenti che hanno fatto grande e solida questa
società. A loro prima di ogni altra considerazione deve andare il nostro
pensiero”
Adesso ci sarà da ripartire, qual è la strategia per
la ripartenza?
“ Purtroppo siamo nelle mani del COVID19 . Queste
prime settimane di “riapertura” , dopo il LOCK DOWN, ci diranno se il Virus se
ne sta andando o se rimane invece una minaccia costante. Io credo che la
ripresa della nostra attività sarà possibile, solamente, nel momento in cui il
pericolo del contagio sarà pressochè ridotto a zero. Noi abbiamo la
responsabilità della salute dei ragazzi che giocano a tutti i livelli, delle
loro famiglie oltreché degli appassionati che ci seguono. Non possiamo in alcun
modo ipotizzare di riaprire i battenti se non nella piena e totale sicurezza di
tutti. Formulare oggi ipotesi e protocolli è una delle cose più inutili, da
farsi. Fino a che il contagio obbligherà al distanziamento sociale non sarà
possibile organizzare alcuna attività”
In ogni caso, si lavora per la stagione 2020-2021.
“Certamente. Abbiamo, ormai, quasi del tutto definito
gli obbiettivi per la rosa della prossima stagione. Avremo innanzittutto, un
nuovo staff tecnico completamente rinnovato. Massimo Brunello e Beppe Mor,
hanno lasciato la guida tecnica dopo aver svolto, in questi ultimi cinque anni,
un encomiabile lavoro sul campo in piena sintonia con gli obbiettivi della
società ed ottenendo risultati difficilmente ripetibili. Purtroppo il lockdown
ci ha impedito di salutare adeguatamente coloro che hanno terminato la loro
collaborazione con il Rugby Calvisano, speriamo di avere presto l’occasione di
farlo. Un ringraziamento particolare a Beppe Mor che lascia dopo più di 40 anni
di carriera attiva sul campo . Colgo, inoltre, l’occasione per ringraziare
tutti i giocatori per la disponibilità dimostrata nell’aver trovato una soluzione
che, tenendo conto della sospensione dovuta al Coronavirus, ha consentito alla
società di affrontare con più serenità questa difficile congiuntura economica.
Quanto alla rosa dei giocatori e al nuovo staff
tecnico stiamo perfezionando con il direttore sportivo Dean McKinnel gli ultimi
dettagli con profili in grado di portare ai nastri di partenza del prossimo
campionato un Rugby Calvisano molto competitivo e in grado di arrivare, come
sempre, fino in fondo. Si tratta profili di altissima qualità, i tifosi possono
stare tranquilli.”
Sul fronte degli sponsor c’è qualche preoccupazione?
“ Sarebbe strano e irresponsabile il contrario. Al
momento, comunque è necessario capire come sarà la ripresa economica e quali
strascichi negativi lascerà sul campo. I nostri sponsor sono aziende molto
legate al Club, ma perché tutto possa ritornare ad un rapporto di normalità è
necessario che l’economia torni a funzionare e crescere come e meglio di prima
del COVID19.”
Foto Stefano Delfrate
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