Il derby siciliano non sorride al Ragusa Rugby
Il TM Tavernese: "Dobbiamo concretizzare le
occasioni"
Il Ragusa Rugby sconfitto nel derby siciliano
con il Cus Catania
Ragusa Rugby - Cus Catania 3 - 29 (p.t. 3-17)
Ragusa Rugby: La Rocca, Mallia, Chessari,
Valenti, Accardi, Failla, Malfa, Gulino, Tumino, Criscione, Vona P., Vona T.,
Russo, Covato, Bonomo.
A disp. Bella, Solarino, Puglisi, Sammito, Gulino A., Sartorio, Minardi.
Coach. Adriano Nicita
Cus Catania: Di Mauro, Nocera, Leonardi, Murabito,
Serra, Iacono, Privitera, Rizzo, Finocchiaro, Irato, Mammana, Russo, Catanzaro,
Liotta, Toscano.
A disp. Agosta, Cambria, Satta, Miroglio, Barbarossa, Santangelo, Mangione.
Coach. Costantino
p.t.: 14'm. Iacono (Calcio Piazzato 0-3); 20'm.
Catanzaro (Meta), Iacono (Trasformazione, 0-10), 33'm. Catanzaro (Meta), Iacono
(Trasformazione, 0-17); Failla (Calcio Piazzato, 3-17);
s.t.: 57'm. Liotta (Meta, 3-22); 80'm. Irato (Meta), Iacono (Trasformazione,
3-29).
Arbitro: Costantino
In condizioni meteo, e di terreno, davvero proibitive, il Ragusa Rugby prova a
sfoderare una prestazione importante al cospetto del Cus Catania, ma vi riesce
solo in parte, e viene punita da alcuni errori nei momenti topici, aspetto che
sta caratterizzando l'inizio di questa stagione, con prestazioni che avrebbero
meritato un destino diverso dalla sconfitta.
Presente, per l'occasione, in tribuna, l'Associazione Donatori di Midollo Osseo
iblea, gemellata con il Ragusa Rugby, che, come sempre, affianca al lato
sportivo, anche quello sociale.
Ma i ragazzi di coach Adriano Nicita, non sono riusciti, neanche ieri, a
invertire la rotta, e alla fine il passivo contro il Cus Catania recita 29 a 3
per gli ospiti, più cinici e capaci di sfruttare al meglio le possibilità
offerte dalla sfida.
"Quando si commettono degli errori che non si dovrebbero fare, -
sottolinea il Team Manager, Luca Tavernese - come una touche battuta troppo
velocemente o una palla che cade in attacco, si danno dei vantaggi decisivi
agli avversari. E quando si deve inseguire il risultato, purtroppo, le cose si
complicano ulteriormente. La squadra, comunque, c'è, e anche oggi, ad esempio
nelle mischie chiuse, ha dimostrato una crescita importante in molti aspetti,
tranne, forse, la concretizzazione delle occasioni che si presentano in
attacco. Ma lo sapevamo, è una stagione difficile, affrontata con l'idea di
fare esperienza e di confrontarci con un rugby di alto livello. L'aspetto che
più mi ha convinto della prestazione odierna, è aver visto che i nostri ragazzi,
alla fine, sono usciti dal campo con la certezza di aver dato il massimo. E, al
momento, - conclude Tavernese - è l'elemento più importante nel percorso che
abbiamo tracciato. Continuando così, le soddisfazioni, ne sono certo,
arriveranno".
"Non teniamo i possessi che riusciamo a guadagnare con la mischia e le
altre fasi statiche - è la fotografia impietosa di coach Nicita - difendiamo
tanto, lo facciamo anche discretamente bene, ma alla fine questo ci logora e i
nostri avversari riescono a trovare uno spiraglio per superare la nostra difesa
e arrivare in meta. A questo si aggiunge il fatto che, nel primo tempo -
continua coach Nicita - la gestione della palla, a livello territoriale, ha
subito qualche pecca in più rispetto alle altre prestazioni della stagione.
Questo è il problema che mi preoccupa maggiormente e su cui lavoreremo al
meglio in settimana, anche per costruire le nostre prestazioni future. Il
carattere dei ragazzi, che fino alla fine hanno cercato di reagire, mi ha
comunque soddisfatto. Il nostro percorso di crescita deve continuare così, a
parte quegli aspetti che si sono presentati in questa occasione e che vanno
corretti al più presto".
Nella foto: il Ragusa Rugby in azione
(Davide Allocca)
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