martedì 20 febbraio 2018



AMATORI GENOVA – VII° TORINESE (TK GROUP) 50 – 07 ( 38 – 00 )
sospesa al 65’ per mancanza numero legale giocatori VII° Torinese

Un buon Amatori strapazza un dimesso VII° Torinese rifilandogli cinquanta punti per i soli 65 minuti che l’arbitro gli ha consentito di giocare prima di sospendere la partita per mancanza di numero legale di giocatori in campo lasciando con l’amaro in bocca gli infreddoliti ma numerosi spettatori accorsi sulle gradinate dell’Oval Stadium per sostenere la squadra. E’ stato un monologo quello dei blau-grana che hanno dominato l’incontro tenendo il piede premuto sull’acceleratore per tutto il primo tempo costringendo i piemontesi costantemente sulla difensiva asfissiati dalla rapida salita di una linea difensiva reattiva e ben disposta in tutte le zone del campo, nella ripresa il ritmo è leggermente calato ma il tema dell’incontro non è cambiato. 
Il lavoro più grosso l’hanno fatto gli avanti, impreziositi dal ritorno di “Sparta” Gargiullo, che hanno sistematicamente arato gli avversari in mischia fornendoquattro palloni puliti per altrettante mete, finalizzando una rolling-maul ed andando direttamente asegno con Pidalà (chiodo per il messinese) e Mastrangelo. Ma non hanno certo demeritato i tre-quarti, anche per loro un gradito rientro: quello di “Taz” Marcellino, che hanno risposto agli avanti con quattro marcature, tutte di pregevole fattura, e messo sistematicamente sotto pressione i rispettivi avversari che non riuscendo a rompere i placcaggi sono stati quasi sempre costretti a calciare senza per altro ottenere concreti vantaggi territoriali. Il Settimo, che prima dell’inizio di questa fase aveva proclamato serie ambizioni di promozione in serie B, si è dimostrato poca cosa, slegato nei reparti, come spesso succede nelle squadre cadette legate al destino della prima squadra, si è dovuta affidare all’iniziativa dei singoli come in occasione dell’ultima meta quando però i giochi erano fatti e gli Amatori erano già con la testa al prossimo incontro.

I giallo-blu, giunti alla terza sconfitta in altrettanto incontri, sono stati inoltre penalizzati dal ridotto numero dei giocatori con i quali sono saliti sulle colline genovesi, fatto che ha impedito loro di terminare la partita dopo la terza uscita per infortunio, onore quindi a quanti si sono battuti con orgoglio contro un avversario oggi più forte e determinato che li ha soverchiati in ogni fase di gioco. Partita a senso unico dunque con giallo-blu che si sono affacciati una sola volta nei ventidue avversari nell’occasione della meta, nei padroni di casa oltre ad interessanti schemi di gioco, si sono anche visti notevoli miglioramenti nella gestione del pallone, fattore che haavuto un immediato riscontro nel risultato che finalmente non si può definire bugiardo rispetto a quanto espresso sul campo. Fulminea partenza dei padroni di casa che dopo due minuti sono in vantaggio grazie ad una solitaria cavalcata di Pidalà che dopo aver finto di aprire trovava il canale giusto per involarsi tra le mal posizionate linee avversarie, trasformazione di David e cose messe in chiaro da subito (7-0).
Come detto saliva in cattedra la mischia che impegnando più avversari favoriva spazi dove a turno si infilavano al 9’ Francesco Rattazzi, al 16’ Giovenco ed al 36’ Gargiullo, nel mezzo Tempesta trovava il modo per mettere in risalto le sue caratteristiche di potenza e velocità rompendo diversi placcaggi per depositare la palla in mezza ai pali. Chiudeva il tempo la marcatura di Mastrangelo che finalizzava un’inebriante fuga di Benveduti fermato a pochi metri dalla meta: al pilone la magnifica interpretazione del “tricheco spiaggiato” valeva una opzione come comparsa da parte del National Geographic in caso di carenza di odobenidi da filmare. Tutte queste segnature unite alle quattro trasformazioni di David Marshallsay, buono il suo 5 su 8 finale, fissavano il risultato parziale sul 38 a 0.

Alla ripresa del gioco nuova dimostrazione di forza della mischia e questa volta a fiondarsi in meta è Filippone, poi i primi
cambi: lo stesso trequarti è rilevato da Panizza mentre l’olandese Verhofstad dà il cambio a Caruso. Una pericolosa ma fisiologica pausa nel team genovese frutta agli ospiti una bella meta al termine di una serie di percussioni sull’out di destra; allora altri cambi, dentro Bia, Sacchini e Falchi per Mastrangelo, Tempesta e Marcellino e la squadra riprende dove aveva interrotto. Un paio di calci di spostamenti riporta velocemente la squadra nei ventidue avversari, rolling-moul gestita al meglio e per Gargiullo c’è la seconda soddisfazione personale per un rientro più che positivo. Cinque minuti dopo entrano Della Valle per Riccobono e Giovanni Rattazzi per Benveduti ma per loro la partita dura solo nove minuti, poi l’arbitro, richiamato, conta i giocatori e manda tutti al terzo tempo. Prossimo turno a Savona in visita all’altra squadra fanalino di coda.
AMATORI GENOVA: 15 Marshallsay D.; 14 Rattazzi F.; 13 Colloca T.; 12 Filippone (dal 47’ Panizza); 11 Tempesta (dal 49’ Sacchini); 10 Marcellino (dal 49’ Falchi); 9 Giovenco; 8 Palomba; 7 Benveduti (dal 59’ Rattazzi G.); 6 Gargiullo; 5 Pidalà; 4 Caruso (dal 42’ Verhofstad); 3 Sciacchitano; 2 Riccobono (dal 59’ Della Valle); 1 Mastrangelo (dal 49’ Bia); All. Marshallsay P.
Mete: 8-1; Punti: 5-0; Touche: Vinte 5 – Perse 2 – Rubate 4; Mischie: Vinte 9 – Perse 0 – Rubate 3;

FOTO: GRASPA

ART: MAKKIA

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