AMATORI GENOVA – VII° TORINESE (TK GROUP) 50 – 07 ( 38 – 00 )
sospesa al 65’ per mancanza numero legale giocatori VII° Torinese
Un buon Amatori strapazza un dimesso VII° Torinese rifilandogli cinquanta
punti per i soli 65 minuti che l’arbitro gli ha consentito di giocare prima di
sospendere la partita per mancanza di numero legale di giocatori in campo
lasciando con l’amaro in bocca gli infreddoliti ma numerosi spettatori accorsi
sulle gradinate dell’Oval Stadium per sostenere la squadra. E’ stato un monologo
quello dei blau-grana che hanno dominato l’incontro tenendo il piede premuto
sull’acceleratore per tutto il primo tempo costringendo i piemontesi
costantemente sulla difensiva asfissiati dalla rapida salita di una linea difensiva
reattiva e ben disposta in tutte le zone del campo, nella ripresa il ritmo è
leggermente calato ma il tema dell’incontro non è cambiato.
Il lavoro più
grosso l’hanno fatto gli avanti, impreziositi dal ritorno di “Sparta”
Gargiullo, che hanno sistematicamente arato gli avversari in mischia fornendoquattro
palloni puliti per altrettante mete, finalizzando una rolling-maul ed andando
direttamente asegno con Pidalà (chiodo per il messinese) e Mastrangelo. Ma non
hanno certo demeritato i tre-quarti, anche per loro un gradito rientro: quello
di “Taz” Marcellino, che hanno risposto agli avanti con quattro marcature,
tutte di pregevole fattura, e messo sistematicamente sotto pressione i
rispettivi avversari che non riuscendo a rompere i placcaggi sono stati quasi
sempre costretti a calciare senza per altro ottenere concreti vantaggi
territoriali. Il Settimo, che prima dell’inizio di questa fase aveva proclamato
serie ambizioni di promozione in serie B, si è dimostrato poca cosa, slegato
nei reparti, come spesso succede nelle squadre cadette legate al destino della
prima squadra, si è dovuta affidare all’iniziativa dei singoli come in
occasione dell’ultima meta quando però i giochi erano fatti e gli Amatori erano
già con la testa al prossimo incontro.
I giallo-blu, giunti alla terza sconfitta
in altrettanto incontri, sono stati inoltre penalizzati dal ridotto numero dei
giocatori con i quali sono saliti sulle colline genovesi, fatto che ha impedito
loro di terminare la partita dopo la terza uscita per infortunio, onore quindi
a quanti si sono battuti con orgoglio contro un avversario oggi più forte e
determinato che li ha soverchiati in ogni fase di gioco. Partita a senso unico
dunque con giallo-blu che si sono affacciati una sola volta nei ventidue
avversari nell’occasione della meta, nei padroni di casa oltre ad interessanti schemi
di gioco, si sono anche visti notevoli miglioramenti nella gestione del
pallone, fattore che haavuto un immediato riscontro nel risultato che finalmente non si può
definire bugiardo rispetto a quanto espresso sul campo. Fulminea partenza dei
padroni di casa che dopo due minuti sono in vantaggio grazie ad una solitaria
cavalcata di Pidalà che dopo aver finto di aprire trovava il canale giusto per
involarsi tra le mal posizionate linee avversarie, trasformazione di David e
cose messe in chiaro da subito (7-0).
Come detto saliva in cattedra la mischia che impegnando più avversari
favoriva spazi dove a turno si infilavano al 9’ Francesco Rattazzi, al 16’
Giovenco ed al 36’ Gargiullo, nel mezzo Tempesta trovava il modo per mettere in
risalto le sue caratteristiche di potenza e velocità rompendo diversi placcaggi
per depositare la palla in mezza ai pali. Chiudeva il tempo la marcatura di
Mastrangelo che finalizzava un’inebriante fuga di Benveduti fermato a pochi
metri dalla meta: al pilone la magnifica interpretazione del “tricheco
spiaggiato” valeva una opzione come comparsa da parte del National Geographic
in caso di carenza di odobenidi da filmare. Tutte queste segnature unite alle
quattro trasformazioni di David Marshallsay, buono il suo 5 su 8 finale,
fissavano il risultato parziale sul 38 a 0.
Alla ripresa del gioco nuova
dimostrazione di forza della mischia e questa volta a fiondarsi in meta è
Filippone, poi i primi
cambi: lo stesso trequarti è rilevato da Panizza mentre l’olandese
Verhofstad dà il cambio a Caruso. Una pericolosa ma fisiologica pausa nel team
genovese frutta agli ospiti una bella meta al termine di una serie di
percussioni sull’out di destra; allora altri cambi, dentro Bia, Sacchini e
Falchi per Mastrangelo, Tempesta e Marcellino e la squadra riprende dove aveva
interrotto. Un paio di calci di spostamenti riporta velocemente la squadra nei
ventidue avversari, rolling-moul gestita al meglio e per Gargiullo c’è la
seconda soddisfazione personale per un rientro più che positivo. Cinque minuti
dopo entrano Della Valle per Riccobono e Giovanni Rattazzi per Benveduti ma per
loro la partita dura solo nove minuti, poi l’arbitro, richiamato, conta i
giocatori e manda tutti al terzo tempo. Prossimo turno a Savona in visita all’altra
squadra fanalino di coda.
AMATORI GENOVA: 15 Marshallsay D.; 14 Rattazzi F.; 13 Colloca T.; 12
Filippone (dal 47’ Panizza); 11 Tempesta (dal 49’ Sacchini); 10 Marcellino (dal
49’ Falchi); 9 Giovenco; 8 Palomba; 7 Benveduti (dal 59’ Rattazzi G.); 6
Gargiullo; 5 Pidalà; 4 Caruso (dal 42’ Verhofstad); 3 Sciacchitano; 2 Riccobono
(dal 59’ Della Valle); 1 Mastrangelo (dal 49’ Bia); All. Marshallsay P.
Mete: 8-1; Punti: 5-0; Touche: Vinte 5 – Perse 2 – Rubate 4; Mischie: Vinte
9 – Perse 0 – Rubate 3;
FOTO: GRASPA
ART: MAKKIA
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