Nella terza vittoria sulle 3 partite
disputate fino a oggi dalla prima squadra Partenope, la cosa che più ci piace
sottolineare non è la cronaca tecnica del match, che lasciamo allo staff di
Marcos, Tonino e Paolo, ma il clima di confidenza e di coesione che si è
respirato dai vecchi spalti dello stadio Albricci durante gli 80 minuti del
match.
La
pioggia fitta e costante che dalla mattina insisteva a cadere su Napoli non ha
messo in crisi la voglia di giocare della squadra, un mix di gioventù e di
esperienza, dove vecchi giocatori cresciuti in un passato più “glorioso”, hanno
deciso di mettersi a disposizione nell’attuale purgatorio della serie C, dando
una mano importante a giovani pieni di entusiasmo, cresciuti in questi anni
recenti grazie al progetto PRJ. Proprio i più giovani aspettavano con
trepidazione la sfida con il forte Reggio Calabria, squadra preceduta dalla
fama di essere fisica e potente.
Alla
fine ne è uscita una partita divertente, per 30 minuti ferma sullo zero e zero,
nella quale le percussioni degli avanti reggini venivano contenute dalla difesa
di casa, fino a quando i guaglioni hanno deciso di muovere il pallone e, dopo
un paio di belle azioni fermate in extremis, trovano il premio agognato sotto i
pali.
(l'allenatore/giocatore Marcos Reyna durante una sessione di allenamento)
A tempo scaduto però, su fallo commesso dalla moule avanzante del pack di casa quasi sui 22 avversari, la rimessa laterale conquistata dal Reggio Calabria genera la meta del pareggio, grazie al temuto “carrettino”.
Nel
secondo tempo Marcos e Tonino danno indicazioni di giocare con maggiore fiducia
e dalle azioni messe in campo ne escono 2 mete e una “quasi meta” che ha fatto
disperare il pubblico in tribua…azione bellissima delle 3/4 bianco azzurra,
Marcos trova il buco tra estremo e ala e, per eccesso di zelo e generosità,
decide di servire il buon rientrante Roberto De Nigro che viaggiava solitario
sul binario lungo la touche. Peccato che al momento della ricezione sia
stramazzato al suolo per sospetto strappo. Palla a vuoto miserabilmente in
pista di atletica…
Continua
così questa bella esperienza di ricostruzione.
Nessun commento:
Posta un commento