Sembra
quasi una maledizione per il Fano Rugby la poule salvezza, il raggruppamento
che vede la squadra del presidente Giorgio Brunacci giocarsi insieme ad altre 5
formazioni la permanenza
nel campionato di C1.
Dopo le sconfitte contro Imola e San Benedetto,
che avevano comunque fruttato ai fanesi il punto bonus, ieri a Castel San
Pietro è arrivato il terzo stop consecutivo e questa volta i rossoblù tornano a
casa a mani vuote e con non poche recriminazioni.
Il 25-13 con cui si sono imposti i padroni di casa,
infatti, è frutto di un primo tempo dove a fare la differenza sono state le
tante ingenuità dei fanesi che già dopo dieci minuti hanno visto i padroni di
casa andare a segno due volte, complici altrettante disattenzioni colossali del
Fano.
Dopo
il “cazzotto” però, la squadra di Walter Colaiacomo e Franco Tonelli, salita in
terra bolognese con non poche difficoltà d’organico, ha messo all’angolo i
padroni di casa senza però riuscire a concretizzare, fatta eccezione per
una punizione
di Gaspariniche
al 20esimo accorcia le distanze (10-3).
Finale di tempo da dimenticare però e Castel
San Pietro che ipoteca la vittoria andando in meta altre due volte (30’ e 40’)
di cui una trasformata e realizzando il piazzato del 25-3 proprio allo scadere.
Con
un passivo così pesante e una pioggia torrenziale, che di sicuro non agevola il
tentativo di rimonta, il Fano riesce a riordinare le idee e a rientrare dagli
spogliatoi con il piglio giusto, un piglio che al decimo porta alla meta di Raffaele Mattioli e al 15esimo, dopo una stupenda azione
corale, a quella di Enrico
Bilancioni, due
mete che riaprono la gara e rendono vibrante il finale.
A frapporsi tra il Fano e la rimonta ci si
mettono però i padroni di casa, abili (e agevolati dal forse troppo
permissivismo dell’arbitro) a spezzettare il gioco con tanti falli e a rendere
così vano il forcing fanese.
“Non
posso rimproverare nulla a chi è sceso in campo – commenta il tecnico Walter
Colaiacomo – tutti hanno dato tutto e se non ci fosse stata annullata quella
meta al ventesimo forse ora staremmo qui a commentare un risultato diverso.
Peccato, ora non ci resta che rimboccare le maniche, recuperare gli infortunati
e provare ad andare a vincere domenica in Abruzzo, una gara fondamentale per
noi”.
Classifica
alla mano, infatti, Gran
Sasso-Fano di domenica prossima diventa un crocevia determinante per la salvezza. Gli
abruzzesi, infatti, condividono l’ultimo posto in classifica con i rossoblù e
vincere lo scontro diretto significherebbe ipotecare in maniera sostanziale la
salvezza (una sola squadra retrocede in C2 al termine di questa fase).
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