martedì 20 febbraio 2018


Sembra quasi una maledizione per il Fano Rugby la poule salvezza, il raggruppamento che vede la squadra del presidente Giorgio Brunacci giocarsi insieme ad altre 5 formazioni la permanenza nel campionato di C1.
Dopo le sconfitte contro Imola e San Benedetto, che avevano comunque fruttato ai fanesi il punto bonus, ieri a Castel San Pietro è arrivato il terzo stop consecutivo e questa volta i rossoblù tornano a casa a mani vuote e con non poche recriminazioni.
Il 25-13 con cui si sono imposti i padroni di casa, infatti, è frutto di un primo tempo dove a fare la differenza sono state le tante ingenuità dei fanesi che già dopo dieci minuti hanno visto i padroni di casa andare a segno due volte, complici altrettante disattenzioni colossali del Fano.
Dopo il “cazzotto” però, la squadra di Walter Colaiacomo e Franco Tonelli, salita in terra bolognese con non poche difficoltà d’organico, ha messo all’angolo i padroni di casa senza però riuscire a concretizzare, fatta eccezione per una punizione di Gaspariniche al 20esimo accorcia le distanze (10-3).
Finale di tempo da dimenticare però e Castel San Pietro che ipoteca la vittoria andando in meta altre due volte (30’ e 40’) di cui una trasformata e realizzando il piazzato del 25-3 proprio allo scadere.
Con un passivo così pesante e una pioggia torrenziale, che di sicuro non agevola il tentativo di rimonta, il Fano riesce a riordinare le idee e a rientrare dagli spogliatoi con il piglio giusto, un piglio che al decimo porta alla meta di Raffaele Mattioli e al 15esimo, dopo una stupenda azione corale, a quella di Enrico Bilancioni, due mete che riaprono la gara e rendono vibrante il finale.
A frapporsi tra il Fano e la rimonta ci si mettono però i padroni di casa, abili (e agevolati dal forse troppo permissivismo dell’arbitro) a spezzettare il gioco con tanti falli e a rendere così vano il forcing fanese.
“Non posso rimproverare nulla a chi è sceso in campo – commenta il tecnico Walter Colaiacomo – tutti hanno dato tutto e se non ci fosse stata annullata quella meta al ventesimo forse ora staremmo qui a commentare un risultato diverso. Peccato, ora non ci resta che rimboccare le maniche, recuperare gli infortunati e provare ad andare a vincere domenica in Abruzzo, una gara fondamentale per noi”.

Classifica alla mano, infatti, Gran Sasso-Fano di domenica prossima diventa un crocevia determinante per la salvezza. Gli abruzzesi, infatti, condividono l’ultimo posto in classifica con i rossoblù e vincere lo scontro diretto significherebbe ipotecare in maniera sostanziale la salvezza (una sola squadra retrocede in C2 al termine di questa fase).

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