TROFEO ECCELLENZA
SCELTE LE 23 FIAMME PER LA
FINALE CONTRO SAN DONA’
(nella foto Gian Luca Guidi)
Guidi: «Una finale
è una partita a sé, perché ci si gioca tutto in 80 minuti e non c’è gara di
ritorno. Sarà sicuramente un match duro e difficile, soprattutto perché ce lo
andiamo a giocare con la squadra attualmente più in forma del campionato, ma
questa sarà sicuramente una motivazione in più per far bene e per dimostrare a
noi stessi che possiamo rialzare la testa. In più, scenderemo in campo in uno
degli stadi più belli e caldi d’Italia e sarà una più che degna cornice per una
finale che si rispetti».
Roma – Primo obiettivo stagionale per le Fiamme che domenica 25 febbraio,
alle 15, affronteranno il Rugby San Donà nella finale del Trofeo Eccellenza,
nella suggestiva cornice dello stadio “Mario Battaglini” di Rovigo, già teatro
della storica vittoria all’ultimo secondo nel 2014 proprio contro i rossoblu
locali .
Il XV della Polizia di Stato, già vincitore in passato di 5 Coppa Italia e
di un Trofeo Eccellenza, si troveranno di fronte la stessa squadra con la quale
sta lottando per il raggiungimento di un posto in zona playoff in campionato.
Dunque, una “sfida nella sfida”, ma stavolta in una partita secca e che non
consente prove d’appello.
Sarà fondamentale per i Cremisi mostrare una reazione dopo le due sconfitte
consecutive in campionato con Calvisano e quella casalinga contro il Reggio
Emilia che ancora brucia a Ponte Galeria, e la finale del Trofeo Eccellenza
arriva quasi ad hoc per poter ritrovare la fiducia nei propri mezzi e
ricominciare il percorso in campionato per arrivare alla meta finale del quarto
posto.
(Una foto dal test Fiamme Oro/Reggio Emilia)
Ma l’avversario da affrontare, oltre alle condizioni meteo avverse previste
per domenica prossima che renderanno il prato del “Battaglini” particolarmente
pesante, non è tra i più semplici, anche per una tradizione che vede
le partite con il San Donà tra le più agguerrite nonché tra quelle con il
risultato sempre in bilico fino all’ultimo minuto, così come conferma coach
Gianluca Guidi: «Una finale è una partita a sé, perché ci si gioca
tutto in 80 minuti e non c’è gara di ritorno. Sarà sicuramente un match duro e
difficile, soprattutto perché ce lo andiamo a giocare con la squadra
attualmente più in forma del campionato, ma questa sarà sicuramente una
motivazione in più per far bene e per dimostrare a noi stessi che possiamo
rialzare la testa. In più, scenderemo in campo in uno degli stadi più belli e
caldi d’Italia e sarà una più che degna cornice per una finale che si
rispetti».
Questi i 23 giocatori scelti dallo staff tecnico per la partita: in prima
linea i piloni saranno Niccolò Zago e George Iacob, con Alain Moriconi a
tallonatore, mentre la seconda linea sarà appannaggio della consolidata coppia
formata da Davide Fragnito ed Emiliano Caffini; i due flanker saranno Simone
Favaro e Filippo Cristiano, al rientro dal primo minuto dopo lo stop per l’infortunio
all’occhio, con capitan Mirko Amenta a chiudere il pacchetto di mischia; Simone
Parisotto e Luca Roden saranno i due mediani, mentre il reparto dei trequarti
sarà chiuso dalle due ali, Andrea Bacchetti e Junior Ngaluafe, con i centri
Roberto Quartaroli e Matteo Gabbianelli, e Chauncy Edwardson a estremo. In
panchina andranno Amar Kudin, Fabio Cocivera, Alessio Ceglie, Gianmarco Duca,
Matteo Zitelli, Guido Calabrese, Filippo Buscema e Giovanni Massaro.
Sarà il lecchese Luca Trentin ad arbitrare l’incontro, insieme ai due
assistenti, Blessano e Gnecchi, e al quarto uomo Salafia.
La probabile formazione
Edwardson; Ngaluafe, Gabbianelli, Quartaroli, Bacchetti; Roden, Parisotto;
Amenta (cap.), Cristiano, Favaro; Caffini, Fragnito; Iacob, Moriconi, Zago
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