Procedono i lavori legati al progetto europeo “SAVEit – Salviamo il sogno dello sport di base incentrato sui valori“.
Gli ultimi mesi sono stati contraddistinti dall’impegno internazionale
all’insegna dell’etica dello sport da parte dello staff del Rugby Colorno che,
grazie alle sue riconosciute competenze di agente educatore e operatore in
ambito sportivo e didattico, è stato selezionato nel 2016, insieme ad altri
prestigiosi partner europei, per sviluppare il progetto “SAVE IT – Salviamo il sogno dello sport di
base incentrato sui valori“, operante in partenariato con il Programma dell’Unione
Europea Erasmus+, sotto
l’egida dell’agenzia EACEA.
Il Progetto SAVEit,
iniziato nel Gennaio 2017, è giunto all’inizio del suo secondo ed ultimo anno
di lavori. Lo scopo del progetto è quello di creare una raccolta di best
practices (buone pratiche) in ambito sportivo con il fine di valorizzarle e
promuovere i valori dello Sport di base.
Rugby Colorno, assieme a Club Cultural y Deportiva Leonesa, Fundacion
Culturalista, Università Autonoma di Madrid, Fondazione Altum (Spagna), Fare
Network (Gran Bretagna), AS Eupen VoG (Belgio), CD Panther Force Gaia
(Portogallo) stanno lavorando in sinergia allo scopo di compilare una guida
didattica in formato elettronico e cartaceo che sia in grado di illustrare
le buone pratiche mediante videogiochi didattici, workshops ed interviste.
Questa guida intende essere una “pietra miliare” della formazione
sportiva delle giovani generazioni e del trasferimento dei valori sportivi ai
più piccoli.
Negli ultimi mesi i delegati Rugby Colorno hanno preso parte ai due
incontri che si sono tenuti, il primo, a Luglio 2017 nella prestigiosa sede del
rinnovato Wembley Stadium di Londra, mentre l’ultimo, lo scorso Gennaio nella
città portoghese di Oporto.
L’incontro del 3 e 4 Luglio 2017, organizzato da Fare Network a Londra, è
stata l’occasione per fare un punto sulle attività che ognuno degli aderenti al
progetto realizzano o realizzeranno al proprio interno. Rugby Colorno ha
presentato una serie di esempi di buone pratiche legate al proprio mondo. Su
tutte, è risultato molto apprezzato, il progetto di carattere
pedagogico-sportivo legato alla squadra dei “BUFALI ROSSI”, sviluppato
dall’Associazione Onlus SOSTEGNO OVALE. L’associazione racchiude già nel
nome il significato stesso del suo scopo; il sostegno è infatti una parte
fondamentale della tecnica del gioco del rugby, un gioco che non prevede
esibizionismi individuali, ma che concerta l’azione ed il gesto atletico nel
coinvolgimento e nel coordinamento continuo del singolo con gli altri
giocatori. Proprio la filosofia di etica sportiva promossa da SAVEit di cui si può approfondire
la conoscenza andando sul sito web saveitproject.eu
Il workshop di Oporto dello scorso 22 e 23 Gennaio, con i CD Panther Force
di Gaia a fare gli onori di casa, ha contribuito a produrre nuove idee relative
al materiale didattico che, al termine del progetto, verrà sottoposto alle
singole realtà dei partner del progetto, ed in particolare ai loro allenatori,
educatori, ragazzi/e e rispettivi genitori. Da questo materiale si otterranno i
dati e le informazioni necessarie per completare tutto il lavoro.
Il prossimo appuntamento sarà, con grande orgoglio, ospitato a Colorno
nelle giornate di Lunedì 11 e Martedì 12 Giugno. “Con immenso piacere possiamo
annunciare che, con l’aiuto delle istituzioni colornesi, avremo l’onore di
ospitare il prossimo workshop in una location esclusiva, cioè nella Sala del
Trono all’interno del Palazzo Ducale di Colorno” commenta Luca Ugolotti, referente
Rugby Colorno all’interno del progetto. “Ringraziamo in particolare Antonella
Balestrazzi di ANTEA e Valerio Manfrini del Comune di Colorno per la grande
disponibilità dimostrata verso un evento che rappresenta anche una grande
occasione per dare risalto europeo a Colorno e alla sua splendida Reggia”.
“SAVEit”, chiude la presidentessa del club biancorosso Cosetta
Falavigna “E’ un’altra tangibile dimostrazione che testimonia l’impegno e la
sensibilità del nostro Club nei confronti delle giovani generazioni di atleti
di oggi e uomini di domani”.
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