Serie B – Nella cronaca dell’incontro di andata ad
Alghero, domenica 8 ottobre 2017, avevamo scritto che sarebbe stato
interessante misurare nella seconda giornata del ritorno, attraverso il
confronto con la “corazzata Alghero”, i progressi compiuti dai nostri ragazzi.
(Una immagine dal campo Crespi dal test fra Amatori&Union e Alghero - ph. Marco Bertossi)
La corazzata ha vinto ancora, come è naturale (dato che è al vertice della
classifica a pari punti con Monferrato), e con pieno merito: ma se 38-0 (cinque
mete a zero) era stato il perentorio punteggio di andata, ieri i sardi hanno
vinto 36-17, con cinque mete contro tre. Il tabellone, per quanto abbastanza
netto, però non dice tutto: chi immaginasse una passeggiata dei vincitori
sarebbe del tutto fuori strada, perché la capolista ha messo in salvo la sua
vittoria solo con le tre mete negli ultimi venti minuti (e questo sta
diventando un ritornello su cui dobbiamo fare qualche riflessione). Per tre
quarti di partita, le facce sulla panchina dei catalani, viste da vicino,
esprimevano tutto il disappunto e la preoccupazione di chi, arrivato con l’obiettivo
di raggiungere la vetta del girone, si trovava davanti all’inatteso rischio di
una clamorosa sconfitta, perché i ragazzini della Amatori Union (cinque Under
20 nel quindici di partenza, non dimentichiamolo, e gran parte degli altri
appena di poco più grandi) gli hanno fatto vedere i sorci verdi.
I nostri
ragazzi hanno spesso messo in difficoltà l’esperta difesa sarda, e solo la
mancanza di esperienza e di freddezza nel concretizzare alcune ghiotte
occasioni di meta (altro tema ricorrente su cui riflettere) ci ha impedito di
segnare la quarta meta che, prima del crollo finale che ha regalato la quinta
segnatura agli avversari, avrebbe fruttato – pur sconfitti – due punti di bonus
(offensivo e difensivo). La misura della crescita dei nostri quindi è
assolutamente positiva: una sconfitta era preventivabile, ma è apparso evidente
che il divario tra le due squadre è dovuto essenzialmente all’esperienza. I
nostri ragazzi stanno facendosi le ossa a forza di docce fredde nei finali di
partite combattute per lo più alla pari, e questa esperienza prima o poi darà i
suoi frutti, non c’è dubbio. Del resto il girone di ritorno è appena agli
inizi: delle nove partite che restano da giocare, a parte alcune trasferte che
già sulla carta appaiono ardue (pensiamo soprattutto a Monferrato e Biella),
avremo in casa tutti gli scontri diretti con le squadre più vicine a noi in
classifica. Insomma, per ben proseguire il nostro primo anno in serie B abbiamo
tutto il tempo, le occasioni e le qualità: quindi lavoriamo con fiducia e
perseveranza. Il principio guida deve essere: fai quel che devi, venga quel che
può.
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