A PAGANICA IL IV
MEMORIAL MARIO COSCIONE
Domenica 10 novembre dalle ore 10.00 si
terrà,presso gli impianti sportivi “E.Iovenitti”, la quarta edizione del
“MEMORIAL MARIO COSCIONE”.
Il Club rossonero organizza questo Memorial nel
ricordo di Mario Coscione, atleta prematuramente scomparso il 22 gennaio del
2019.
Mario dopo aver giocato con le giovanili
dell’Aquila Rugby, scelse di giocare con il Paganica dove è stato subito amato
da tutti per le sue doti umane oltre che tecniche ed il suo sorriso.
Oltre all’impegno nella squadra seniores mise la
sua esperienza a disposizione della Società anche per allenare e far crescere
gli atleti più giovani del minirugby.
Al Memorial, riservato alla categoria Under 12,
parteciperanno, oltre alla Polisportiva Paganica Rugby, le seguenti squadre:
Rugby Perugia, Avezzano Rugby, Lazio Rugby, Rugby
Roma Olimpic, Rugby Fiumicino, Rugby Experience e la Polisportiva L’Aquila
Rugby.
Nella stagione sportiva 2018-2019 il Club rossonero si trova a dover vivere
quello che forse è stato uno dei suoi momenti peggiori.
(Marcello Spimpolo)
Il 22 gennaio infatti, a causa di una terribile malattia, muore, a soli 22 anni, Mario Coscione, atleta della Prima Squadra. Dopo aver giocato con le giovanili dell’Aquila Rugby, Mario aveva scelto di giocare con il Paganica Rugby dove è stato subito amato da tutti per il suo sorriso e per le sue doti umane e tecniche. La malattia negli ultimi tempi lo aveva costretto a stare lontano dalle partite, ma il suo amore per il rugby lo aveva spinto sia a collaborare con la Società paganichese, per far crescere gli atleti più giovani del minirugby, sia a partecipare al corso per allenatori. Dopo la terribile notizia si decide immediatamente di organizzare una veglia e poi viene allestita la camera ardente nella Club House del Paganica. Sono tantissimi i parenti e gli amici che affollano gli impianti di via Onna per dare il loro ultimo saluto a questo ragazzo dalla faccia pulita e dal cuore grande. La commozione è enorme e poco prima di andare in chiesa per la celebrazione funebre, i compagni di squadra decidono di portare la bara in mezzo al campo, dove insieme a Mario avevano combattuto tante battaglie. È il loro modo, appassionato e commovente, di salutarlo, cantando tutti insieme l’inno “Figli di nessuno”. Ad accoglierlo poi, davanti alla chiesa, c’è il picchetto d’onore della Polizia di Stato, visto che il padre di Mario è dipendente civile della Questura. Tra la folla ci sono anche le tute della Protezione civile, della Pro loco di Coppito, gli amici della comunità XXIV Luglio, con la quale collaborava da anni e con la quale aveva svolto anche il servizio civile, e i compagni di squadra. In un angolo della piazza davanti alla chiesa, proprio sotto la statua di San Francesco, gli amici hanno messo un grande cartello, “Chi combatte non muore mai, ciao Mariolì”. Nell’omelia, don Dante Di Nardo si è chiesto come sia possibile accettare un simile evento. «Chi può capire», si è rivolto agli amici, «chi può trovare una ragione, chi può accettare? Quello che abbiamo sperato, quanto abbiamo pregato ora lo può capire solo Mario, salito oltre le nuvole, che ha superato la cortina di fumo che circonda ognuno di noi». Il tragico evento porta a interrompere nel fine settimana l’attività sportiva della Polisportiva Paganica e, in segno di lutto, la Fir Abruzzo rinvia le partite che vedevano impegnata la società rossonera in ambito regionale.
La domenica successiva la squadra, la Società e il tecnico Sergio Rotellini si
recano allo stadio di via dei Gladioli di Avezzano dove, prima della partita
dei gialloneri con il Villa Pamphili, viene osservato un minuto di
raccoglimento congiunto tra le due società cugine, proprio in memoria di Mario
Coscione.
Infine dopo meno di un anno, sullo stesso campo di via Onna, dove Mario è stato
portato a spalla dai suoi compagni, si tiene il primo “Memorial Mario
Coscione”, fortemente voluto dal Club rossonero.
La perdita di Mario è stato un duro colpo per tutti ma come si dice, con un po’
di retorica, “the show must go on”… e il campionato riprende. Da quel momento
in poi però, i compagni di squadra, durante il saluto iniziale a inizio di ogni
partita, indossano sempre una maglia con la foto di Mario stampata sopra, per
dire che lui sarà sempre con loro, dentro e fuori dal campo!
(estratto
da C. Iovenitti, Paganica
Rugby 1969-2019. Il racconto di un’avventura straordinaria, ed.
Arkhè)
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