giovedì 18 febbraio 2021

VII RUGBY TORINO - Anche a Settimo Torinese si attende la ripartenza. Ne parla a RUGBYTOTALE Giovanni Ferlin.

 

Purtroppo il CORONAVIRUS è sempre presente in Italia, ora anche con le tanto temute varianti. Dopo il lungo lockdown nazionale, iniziato il 9 marzo e conclusosi il 18 maggio 2020, si sperava di ritornare alla normalità, ma purtroppo così non è stato! Al di la dei gravissimi problemi di ordine sanitario, economico e sociale, anche lo sport ha subìto una lunga pausa. Nel rugby, sport di contatto, era prevedibile una ripartenza  limitata per certe categorie, e attualmente dall’ultimo DPCM la ripresa degli allenamenti con contatto è prevista per il prossimo 7 marzo, con inizio delle attività agonistiche entro metà aprile. Ad oggi, comunque, a livello nazionale è partita solo la Peroni TOP 10, ed in questo prossimo fine settimana si disputeranno alcuni importanti recuperi. In sosta la maggior parte dei club, ovviamente, dalla Serie A alle categorie inferiori, e così è anche per il VII Rugby Torino.......

    (da sin. Giovanni Ferlin e il D.S. Salvo Lo Greco)

“ Noi siamo ripartiti subito – ammette GIOVANNI FERLIN, Direttore Generale del club subalpino – ci siamo organizzati a modo seguendo le varie direttive governative e federali, pero’ è veramente difficile proseguire  in questo modo. “

Difficoltà nel portare avanti le attività piu’ con gli atleti senior o i ragazzi delle varie giovanili? Giallo – arancione – rosso sembrano picchiare duro anche sulle attività del rugby!

“ Non ci sono grandi differenze anche se per quanto riguarda gli atleti senior ritengo che tutto puo’ dipendere da quale Società è impegnata ad organizzare un simile programma. L’abbandono riscontrato, soprattutto nelle categorie giovanili, è stato contenuto almeno sul venti/trenta per cento, e come credo sia anche in molti altri club. Purtroppo entrando in merito al Covid attualmente siamo in zona gialla, ma probabilmente passeremo presto all’arancione, ed in ogni caso sulla dinamica  sportiva incide poco questa classificazione. Gli allenamenti continuiamo a seguirli in maniera individuale, rispettando l’obbligatorio distanziamento, non facendo fare le docce agli atleti, seguendo le norme del decreto dell’ 11 gennaio scorso. 


(anche il VII Rugby è impegnato nel sostegno agli operatori sanitari)


E’ difficile seguire il distanziamento con il minirugby, ma tutto sommato sono la categoria che ha risposto meglio di tutti, conservando un buon seguito. Riducendo gli appuntamenti, utilizzando magari il sabato mattina, ed un giorno la settimana per gli allenamenti, abbiamo ottenuto una risposta positiva anche da parte degli stessi genitori. E purtroppo non si puo’ utilizzare la nostra splendida club house, e così da quasi un anno!”

Grandi sacrifici per i ragazzi, per i tecnici e i dirigenti, ma si riuscirà a ripartire in tempo utile?

“ Con questo problema – dice  FERLIN – non svolgendo attività agonistica ci siamo accorti che la classe del 2005 non ha potuto giocare ben due campionati, passando quindi direttamente dall’Under 14 all’Under 18. Così si sono persi due anni di formazione, e nonostante l’impegno totale dei nostri tecnici, che hanno cercato in tutti i modi di rendere accattivante questa attività, è chiaro che quando viene a mancare la dinamica agonistica tutto è piu’ complicato.

Ora aspettiamo la data del 7 marzo con la possibilità di allenarci con il classico contatto, ma con i numeri della pandemia in corso conservo seri dubbi sulla definitiva ripresa.”  (R.R.)


 







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