domenica 21 febbraio 2021

RUGBY VESPE COGOLETO - Il decalogo del rugby

 

Che siano il tempo "luvego", la nostalgia, i messaggi di Enrico o chissà cosa, oggi riproponiamo "l'importanza dell'inessenziale": la raccolta delle 51 (ad oggi) osservazioni a voce alta di chi ha fatto i conti per la prima volta con la palla ovale, il fango, il vento, la birra, le corse a perdifiato e ne ha colto aspetti laterali. Ogni anno a fine stagione la aggiorniamo.

1. "Del rugby mi piace quando scappi, gli altri ti rincorrono, ma la meta si avvicina e sai che non ti prendono" "Del rugby non mi piace quando ti prendono vicino alla meta e poi il fatto che ogni tanto qualche botta ti arriva"

2. Durante i tornei, i raggruppamenti potrai perdere caschetti, scarpe, paradenti, i-pad, i-pod. Li ritroverai, nessuno porta via niente che non e' suo, con una sola eccezione (vedi di seguito n. 6).

3. Il minirugby accelera la caduta dei denti da latte. 3-bis e accelera la rottura dei nuovi incisivi definitivi.

4. Le mamme con la maglietta "Attenzione Mamma tifosa".

5. Le squadre che si mischiano per arrivare al numero necessario di giocatori.

6. Il fatto che non si può lasciare durante il terzo tempo cibo incustodito (sola eccezione all'osservazione n. 2).


7. La totale disomogeneità di arbitraggio: qualcuno fischia l'in-avanti, qualcuno no, qualcuno fischia il tenuto, qualcuno no, qualcuno fischia il placcaggio senza palla, qualcuno no.

8. Quando doloranti e in lacrime per una botta, alla domanda "Vuoi uscire?" rispondono "No!".

9. Il pianto dopo una sconfitta, la serenità dopo una vittoria.

10. L'under 8 che gioca l'attacco "a diamante".

11. Il saluto all'inizio con l'hip hip hurra' agli avversari chiamati spesso col nome sbagliato.

12. Le foto dei minirugbysti che sorridono col paradenti in bocca e sembrano arrabbiati.

13. I duelli con le bottiglie d'acqua come spade laser.

14. Alti, bassi, magri, grassi, rapidi e lenti; tutti sanno fare qualcosa nel mini rugby.


15. Gli allenatori col grugno del sergente Hartman, le allenatrici sempre sorridenti.

16. Quelli che a 8 anni giocano duro, quelli che a 8 anni giocano.

17. Le bambine che placcano e pestano sulle gambe se sono placcate.

18. Le docce che durano mezz'ora.

19. I graffi su gambe, schiena e braccia perché se vuoi placcare ci provi anche con le unghie.

20. I giocatori della prima squadra che allenano il mini rugby o servono ai tavoli nel terzo tempo.

21. I bambini che durante la partita sono più interessati a completare il mazzolino di erba per la mamma che ai rimbalzi dell'ovale.

22. Sentire chiamare Lars, Kian, T.J., Joao, Issa, Hamza, Giovanni.


23. L'under 12 che conclude l'allenamento del martedì col bagno nel fiume.

24. "Oggi si vincono le coppe?".

25. I tuffi nel fango e la doccia vestiti per evitare di intasare a casa lo scarico della lavatrice.

26. Un nazionale italiano che si lascia atterrare da un bambino di 5 anni e firma decine di autografi sorridendo.

27. Il medico, sempre a bordo campo, che 99 volte su 100 rimanda a giocare il bambino con una pacca sul sedere.

28. Capanne e ponte costruiti con le canne lungo il fiume vicino al campo.

29. Un "vecchio" che assiste a un raggruppamento di minirugby e manda un messaggio a un altro "vecchio": "i giallo blu di oggi sono come quelli di ieri: non mollano mai"


30. Un under 10 che chiede al suo allenatore la sera prima di un torneo "mi hai messo in formazione anche se ho saltato un allenamento? Sul pullman ti siedi vicino a me così ripassiamo le giocate?"

31. "Ciao amore, ti sei divertito a rugby?" "Tantissimo" "E com'e' andata?" "Abbiamo perso"

32. Consumare il pollice destro, facendo refresh sulla pagina FB del Cogoleto Rugby, in attesa del post al termine di ogni evento (e poi commuoversi ogni volta, anche se sei 1,80 e pesi un buon quintale)

33. Sul campo ci si conosce e si diventa amici in 5 minuti

34. Cantare "O Alele", intonata da Bioccio, come ai tempi d'oro. Con vecchi e nuovi compagni e abbracciato a i tuoi figli, al termine di un bellissimo torneo. Emozionarsi ogni volta e riuscire a stento a contenere le lacrime.

35. Dru che spiega ai suoi giocatori che gli spogliatoi vanno tenuti in ordine e a fine stagione è meglio riprendere la tinta.

36. I discorsi motivazionali di Francesco U6 ai suoi compagni di squadra

37. Una mamma che asciuga la maglia da gioco col phon la notte prima della partita consapevole di non essere sola.

38. I bambini di prima elementare che non sanno pronunciare la parola “rugby” e tramite i genitori mandano un messaggio vocale per ringraziarti della lezione a scuola

39. Le maestre delle scuole elementari che ti dicono che il rugby fa bene!

40. Non riuscire a fare a meno di questa grande famiglia e fare rugby anche al centro estivo.

41. Regalare agli infortunati della stagione come "premio barella" un pallone bellissimo e sapere che uno di loro lo abbraccia nel sonno.

42. Gli under 6 che invitano "mister Simone" ai loro compleanni, a mangiare la pizza, a Gardaland... E lui ci va! Le mamme degli under 6 che pianificano un pigiama party in club House dove abbandonare i figli a "mister Simone"

43. Pensare che anche quando tornerà a casa con l’occhio nero o con le ginocchia sbucciate quello è’ il posto più sicuro del mondo dove crescerà sereno e con tanti amici veri...e forse imparerà anche i valori dagli allenatori che a volte come madre non ho la lucidità di insegnargli!

44. Quei capelloni degli under 6 che fanno casino sotto la doccia

45. Anna e le sue piccole canaglie

46. Big che non molla un centimetro e in ospedale si passa l’ovale con un compagno che è andato a salutarlo.

47. Una piccola Vespa che fiera di esserlo, lo vuol fare sapere e indossa la maglia anche in vacanza.

48. Jonny, under 8, al primo raggruppamento risponde serio ai complimenti per un placcaggio “credo di essere nato per placcare”.

49. I padri che sfidano i giovinastri a paint ball e le buscano.

50. Giacomo e Gioele che per il regalo della pagella hanno voluto una palla da rugby a testa con disegnata una vespa.

51. Le gite al rifugio Argentea quando la stagione è finita.

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