martedì 15 novembre 2016


PER CONOR O’SHEA esordire con gli All Blacks non era certo facile, e gli Azzurri hanno nuovamente subito un passivo se non disastroso almeno consistente. Ha vinto ancora una volta il calore del pubblico, sempre vicino alla nazionale degli Azzurri, e con circa sessantatremila spettatori gli applausi dello Stradio Olimpico di Roma non si sono fatti attendere, anche perchè in campo c’era anche la squadra Campione del Mondo. E questo non bisogna dimenticarlo! REGAN SUE, da noi sentito prima del test match CREDIT AGRICOLE CARIPARMA, ha ribadito le sue idee sul comportamento del XV dello Stivale, anche dopo la contesa:

(al centro Regan Sue durante un suo Haka Camp estivo)

 “ La Nazionale italiana ha favorito troppo il gioco degli All Blacks – dice il maori neozelandese – hanno adoperato esageratamente il calcio al piede, troppe maul e appena entravano nella metà campo neozelandese calciavano immediatamente facilitando il recupero agli avversari. Tutto sommato rispetto alle partite precedenti non hanno cambiato molto il tipo di gioco adottato; capisco che il nuovo tecanico, l’irlandese O’Shea sta cercando di provare tante cose, ma bisognerebbe aver fatto come lo ha messo in pratica  l’Irlanda nella partita giocata e vinta con gli stessi All Blacks. Bisogna giocare, giocare, giocare  ed intanto ci si deve rendere conto che in ogni modo loro quelle  tre mete le fanno comunque, e per vincere si sa devi fare di piu’.”

(da sin. Henry Roman Clarke, Gaetano Nigri, Dario Rondinella e Luigi Tagliamonte, alcuni addetti alla comunicazione regionale della FIR)

Il pubblico ha seguito con molta attenzione il confronto fra le due nazionali, e prima dell’inizio della partita la consueta danza HAKA degli All Blacks ha riscosso il solito apprezzamento incondizionato degli appassionati. E’ stato uno spettacolo nello spettacolo. In campo lo spettacolo, purtroppo, lo hanno messo in pratica solo i neozelandesi, e l’Italia a tratti ha cercato di farsi vedere soprattutto con il pack.
“ L’Italia non puo’ essere così dipendente della mischia – replice REGAN SUE – i tempi sono cambiati, ora ci sono nuove generazioni ed in ogni modo ho notato che qualcosa si è cercato di cambiare. Il nuovo allenatore Conor O’Shea è senza dubbio un tecnico molto bravo e preparato, vedremo in futuro i prossimi impegni. Per quanto riguarda la prossima partita in programma sabato a Firenze con il Sud Africa, la nazionale italiana dovrà vedersela con una formazione che gioca abitualmente con lo stesso stile, pertanto ritengo che sarà un confronto molkto combattuto, per l’Italia sarà un’altra importante esperienza.”

(i capitani delle due nazionali , Sergio Parisse e Kieran Read, e l'arbitro gallese Nigel Owens al centro, durante il sorteggio del campo all'Olimpico di Roma - foto DARIO RONDINELLA)



Fuori dallo stadio al Peroni Village festa per tutti, e sabato prossimo all’Artemio Franchi di Firenze è atteso il bis!

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