mercoledì 16 novembre 2016


DOPO i Campioni del Mondo neozelandesi, la nuova Italia del rugby se la vedrà con la nazionale del Sud Africa, un’altra potenza della palla ovale internazionale. E’ dal 1987 che si disputa la Coppa del Mondo del rugby, la             William Webb Ellis Cup, e da allora i sudafricani, con esclusione delle edizioni del 1987 e del 1991 che la vedevano esclusa dal circuito internazionale per i ben noti problemi dell’Apartheid, nello stesso torneo ha accumulato posti d’onore ed anche una importante affermazione nel 1992.
(Willem Heymans, sudafricano, ora gioca nella Pro Recco di Serie A, ma anche giocato in Eccellenza)

 Fu l’edizione del rientro del Sud Africa ai test ufficiali, e quel periodo sarà per sempre ricordato per la storica consegna della Coppa dalle mani di Nelson Mandela al capitano Afrikaner, Francois Pienaar. Ricordi indimenticabili,  come l’esibizione Del maori degli All Blacks, Jonah Lomu, all’inizio di una carriere “stellare”, unica! Questo Sud Africa non è piu’ quello, ma in ogni modo è pur sempre formazione in grado di gareggiare con le big dell’emisfero sud, ovvero Nuova Zelanda, Australia ed Argentina, senza dimenticare pero’ Fiji, Tonga e Samoa. Sabato all’”Artemio Franchi” di Firenze (ore 15,00) l’Italia di Conor O’Shea riceverà, dunque, gli Springbocks, un’avversario di grande livello internazionale, ma ultimamente con qualche problema, e qualche risultato comunque negativo.
WILLEM  HEYMANS, sudafricano, attualmente della Pro Recco di Serie A, ha iniziato a giocare nel suo Paese, ma è giunto in Italia ancora prima dei diciotto anni di età ed essendo tesserato per il Frascati, club italiano, ha potuto giocare in alcuni club senza alcun vincolo di tesseramento.
(Heymans, in questa foto con la divisa da gioco del CUS Genova)

 “Si sono piu’ di dieci anni che sono in Italia – ammette WILLEM HEYMANS, trequartista di chiara fama – e dopo aver giocato nelle scuole di rugby delle Province del Nord, sono emigrato nel vostro Paese dove ho potuto giocare a diciotto anni con i laziali del Frascati, poi ho avuto grandi esperienze con Alghero, Asti, Gran Parma, Cavalieri Prato in Eccellenza, CUS Genova ed infine da quest’anno sono approdato al Recco. “
Nonostante il team sudafricano non appaia in gran forma, il gap tecnico tra le due nazionali appare comunque a noi italiani piuttosto contrario. Certo che dalle Vostre parti il rugby è una vera tradizione!
“Certo – dice HEYMANS – giu’ in Sud Africa si fa rugby già dalla scuola, come qua si fa ginnastica, e poi così nei College, il tutto è molto piu’ semplice da gestire, e questo anche per agevolare i genitori dei ragazzi, che possono seguire meglio i proprio figli, e solo dopo i diciotto anni si passa ai club. Ora c’è questo confronto fra le due nazionali ed il nostro XV arriva da un momento molto particolare, certo non esaltante, e contrassegnato da alcune debilitanti sconfitte. Sembra che in seno alla squadra difetti di volontà, e l’orgoglio di prima sembra mancare. 

(Heymans qui con la formazione del Tossini Recco, è il primo accosciato da destra)

Anche l’allenatore sembra aver problemi, insomma questa nazionale non trascorre un buon periodo e per l’Italia è occasione, forse, di azzerare quelle zero vittorie ottenute con gli stessi. Gli Azzurri dovranno affrontare il Sud Africa cambiando mentalità, non ci si puo’ solo difendere, il Sud Africa attuale non sono gli All Blacks e se la squadra di Conor O’Shea saprà metterci il cuore in questo confronto ci potrà anche essere una grande sorpresa.”


Tra i piu’ grandi atleti del rugby sudafricano vorremmo rammentare Victor Matfiel, il mediano di apertura Percy Montgomery, “cecchino” infallibile dalla piazzola e Bryan Habana che, guarda il caso dopo un periodo di pausa, rientrerà in squadra proprio per l’occasione con gli Azzurri: sarà uno dei motivi in piu’ per godersi il test match Credit Agricole Cariparma in programma nella bella Firenze!

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