Il Rugby Feltre, in vista del ritorno in
serie B, è lieto di comunicare di essersi assicurato, per la stagione
2022/2023, le prestazioni sportive di Martin Magallanes, Leonardo Di Fiore ed
Enrico Francescato.
Per i primi due si tratta di novità
assolute, mentre per Enrico Francescato di una conferma. Magallanes e Di Fiore
vanno a rinforzare il pacchetto di mischia, mentre Francescato porterà il
consueto contributo di imprevedibilità, ritmo ed esperienza, come già accaduto
nella parte finale dello scorso campionato.
I tre giocatori si inseriscono nel gruppo guidato da capitan Andrea Sartor, che ha conquistato la promozione e che è confermato in toto, compatibilmente con gli impegni di lavoro e di studio.
Il presidente Paolo Aspodello commenta così il rafforzamento operato dalla società granata: “Si tratta di uno sviluppo progettuale logico, che fa seguito al percorso che ci ha portato alla promozione. La squadra e lo staff tecnico sono stati bravissimi ad accorciare i tempi e a conquistare la B, forse con un pizzico di anticipo su quanto ci saremmo aspettati. Una volta saliti di categoria, è apparso necessario andare ad allungare la rosa in quei ruoli in cui presumibilmente ci sarà maggior fatica, ossia in prima linea e in seconda. Non dimentichiamo che abbiamo vinto il campionato con un’età media inferiore ai 23 anni. Abbiamo, così, individuato due profili, come quelli di Martin Magallanes e Leonardo Di Fiore, che ci portano esperienza, chili ed esuberanza atletica. A loro si aggiunge la conferma di Enrico Francescato, sulle cui qualità c’è poco da dire, trattandosi di un atleta ancor giovane, che abbiamo già visto all’opera nella volata finale per salire in B e che è stato permit player della Benetton, oltre ad aver vinto lo scudetto con il Petrarca Padova e aver vestito la maglia della nazionale seven in oltre trenta apparizioni”.
Martin Magallanes è il rinforzo in prima linea che il Rugby Feltre cercava ed è giunto a Feltre grazie alle ottime relazioni allacciate con Gonzalo Canale. Magallanes si presenta così: “ho trentasette anni, sono argentino, nato a Tucuman, una piccola provincia al centro nord dell’Argentina, sono arrivato in Italia cinque anni fa e ho vestito la maglia del Rugby Milano in serie A per cinque stagioni, nel ruolo di pilone destro e adesso sono molto fiero ed entusiasta di mettere tutta la mia esperienza nella prima linea del Rugby Feltre”.
Leonardo Di Fiore, invece, è romano e ha alle spalle, seppur ancor giovane, una lunga esperienza con squadre come Viadana, Caimani, Florentia, Alghero, Cus Roma, oltre che con la nazionale a XIII. Si tratta di un atleta che può giocare in seconda e in terza linea e aggiunge centimetri e chili a un reparto di ottime qualità, ma ancora molto giovane: “sono molto contento che il Rugby Feltre mi dia quest’occasione di continuare la mia carriera e poter dare una mano ad affrontare il campionato di serie B, imparando sempre di più grazie al rugby, attraverso i giocatori e l’allenatore, ampliando il mio bagaglio di esperienze, tutte cose che ogni anno mi regalano emozioni. Sono felice di mettere, a mia volta, un po’ delle mie esperienze a disposizione del Rugby Feltre e di riceverne ancor di più. Sono contenuto di come i ragazzi mi hanno accolto, della direzione sportiva che ho trovato. Sapremo dimostrare le nostre qualità, ne sono convinto”.
Enrico Francescato, al pari del papà Bruno e degli zii Rino, Nello e Ivan, ha mantenuto la buona abitudine di famiglia di aggiungere scudetti al palmares dei Francescato, vincendo lo scudetto 2018 con il Petrarca, dopo aver vinto quello under 18 con la Tarvisium. Permit player della Benetton, con due presenze in Pro 14, il forte trequarti è giunto a Feltre un po’ in sordina, iniziando con gli allenamenti specifici dei mediani, per poi lasciarsi convincere dall’entusiasmo e la passione che ha trovato, disputando tre partite nel finale di campionato, con quattro mete all’attivo: “nonostante fossi un po’ scettico all’inizio, nel riprendere a giocare, grazie ad Alessandro Gerardi, che mi ha convinto a riavvicinarmi al mondo del rugby, con i primi allenamenti, con la prima partita, ho avuto modo di conoscere la squadra, lo staff tecnico e tutti i componenti che stanno attorno alla squadra e di apprezzare nuovamente l’ambiente della palla ovale. Mi ha colpito molto lo spirito di squadra che caratterizza i ragazzi e la pura passione che li lega. Credo che una squadra del genere, assieme alle persone che ruotano attorno al gruppo giocatori, si meriti di raggiungere i livelli più alti possibili, proprio per questa caratteristica di una sfrenata passione per questo sport”.
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