mercoledì 2 ottobre 2019



Capoterra e Avis: rugby e solidarietà.

Ancora una volta l’Amatori Rugby Capoterra è andata in meta nel migliore dei modi “sponsorizzando” la solidarietà e gettando le basi per disputare un campionato di serie B in veste di protagonista.
Si è disputata domenica a Capoterra la giornata solidale Avis: “Dona sangue e vita e festeggia con noi”.
Un evento che da sei anni a questa parte si svolge al comunale di via Trento e che vede tra gli organizzatori l’Amatori e l’Avis Capoterra con la collaborazione della Fraternità della Misericordia, la Proloco di Capoterra e il Gru.S.A.P. di Poggio dei Pini.
Una vera e propria festa che ha consentito la raccolta di ben 82 sacche di sangue, da destinare agli ospedali cittadini.
E poi tanti giochi, per grandi e piccini, mostre, gare e nel pomeriggio il test match in famiglia della formazione di serie B, prima, ovviamente del classico terzo tempo alla Club House della società presieduta da Carmine Casu.
Tanti tifosi soprattutto per donare il sangue, passare ore in allegria, ma nel contempo, incuriositi, ammirare la nuova formazione allestita dalla società che si appresta a disputare il Campionato Nazionale di serie B maschile.
Il volto nuovo da conoscere è quello del tecnico argentino dell’Amatori Alejandro Eschoyez che, in estate, ha preso il comando della prima squadra e la direzione di tutto il Settore Tecnico.
Per lui il saluto dei tifosi, e l’abbraccio alla squadra oramai lanciata verso la prima stagionale, in trasferta il 20 ottobre contro il Rugby Varese.
Coach qual’è lo stato di forma della squadra?
““Siamo a buon punto” – spiega il tecnico dell’Amatori Capoterra Alejandro Eschoyez. “Con lo staff stiamo lavorando con un gruppo numeroso e compatto e questo, ovviamente è importante. Ragazzi giovani entusiasti di far parte di una squadra fantastica come quella del Capoterra, e soprattutto di imparare una metodologia di gioco e di allenamenti diversa da quella che finora avevano svolto. Questa determinazione ovviamente riesce a darci tanti benefici.
Per quanto riguarda lo stato di forma, mancando oramai tre settimane all’inizio del campionato posso tranquillamente affermare che i ragazzi sono al 60-70% della forma. Quello che ovviamente penalizza è il fatto di non poter disputare gare amichevoli con formazioni alla nostra portata.
Purtroppo non abbiamo trovato in Sardegna squadre da affrontare è questo è un problema per una squadra come la nostra che ha bisogno di giocare per migliorarsi. Questo ovviamente non ha favorito la crescita dei primi 15 uomini che, ho in mente, saranno i titolari di questo gruppo”.

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