Capoterra e Avis: rugby e solidarietà.
Ancora una volta l’Amatori Rugby Capoterra è andata
in meta nel migliore dei modi “sponsorizzando” la solidarietà e gettando le
basi per disputare un campionato di serie B in veste di protagonista.
Si è disputata domenica a Capoterra la giornata
solidale Avis: “Dona sangue e vita e festeggia con noi”.
Un evento che da sei anni a questa parte si svolge
al comunale di via Trento e che vede tra gli organizzatori l’Amatori e l’Avis
Capoterra con la collaborazione della Fraternità della Misericordia, la Proloco
di Capoterra e il Gru.S.A.P. di Poggio dei Pini.
Una vera e propria festa che ha consentito la raccolta
di ben 82 sacche di sangue, da destinare agli ospedali
cittadini.
E poi tanti giochi, per grandi e piccini, mostre,
gare e nel pomeriggio il test match in famiglia della formazione di serie B,
prima, ovviamente del classico terzo tempo alla Club House della società
presieduta da Carmine Casu.
Tanti tifosi soprattutto per donare il sangue,
passare ore in allegria, ma nel contempo, incuriositi, ammirare la nuova
formazione allestita dalla società che si appresta a disputare il Campionato
Nazionale di serie B maschile.
Il volto nuovo da conoscere è quello del tecnico
argentino dell’Amatori Alejandro Eschoyez che, in
estate, ha preso il comando della prima squadra e la direzione di tutto il
Settore Tecnico.
Per lui il saluto dei tifosi, e l’abbraccio alla
squadra oramai lanciata verso la prima stagionale, in trasferta il 20 ottobre
contro il Rugby Varese.
Coach
qual’è lo stato di forma della squadra?
““Siamo a buon punto” – spiega il tecnico
dell’Amatori Capoterra Alejandro Eschoyez. “Con lo staff stiamo lavorando con
un gruppo numeroso e compatto e questo, ovviamente è importante. Ragazzi
giovani entusiasti di far parte di una squadra fantastica come quella del
Capoterra, e soprattutto di imparare una metodologia di gioco e di allenamenti
diversa da quella che finora avevano svolto. Questa determinazione ovviamente
riesce a darci tanti benefici.
Per quanto riguarda lo stato di forma, mancando
oramai tre settimane all’inizio del campionato posso tranquillamente affermare
che i ragazzi sono al 60-70% della forma. Quello che ovviamente penalizza è il
fatto di non poter disputare gare amichevoli con formazioni alla nostra portata.
Purtroppo
non abbiamo trovato in Sardegna squadre da affrontare è questo è un problema
per una squadra come la nostra che ha bisogno di giocare per migliorarsi.
Questo ovviamente non ha favorito la crescita dei primi 15 uomini che, ho in
mente, saranno i titolari di questo gruppo”.
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