venerdì 25 ottobre 2019











La Sicilia - e Catania in particolare - torna a ospitare le “Feste del 
Rugby”, iniziativa di riferimento della Federazione Italiana Rugby, con 
la preziosa collaborazione della Polizia Ferroviaria, comparto della 
Polizia di Stato, ma anche dell’A.N.S.F. (Agenzia Nazionale per la 
Sicurezza Ferroviaria). Un’intera giornata dedicata al rugby dei piccoli 
atleti, in cui saranno impegnate tutte le categorie dall’Under 6 
all’Under 14, compresa l’attività femminile.













 La manifestazione sarà ospitata domani, sabato 26 ottobre, dalle ore 9:00 alle ore 15:00, negli 
impianti sportivi del CUS Catania (Cittadella Universitaria,Andrea Doria 6), durante la quale è prevista la partecipazione di oltre un migliaio di bambini e ragazzi provenienti dalle scuole e dai club di tutta la Sicilia, ma anche da una parte della Calabria. I testimonial 
d’eccezione dell’evento saranno l’ex campione azzurro Mauro Bergamasco, 
già presente alla conferenza stampa di presentazione, insieme ad Aura 
Muzzo, la tre quarti centro della nazionale italiana femminile.


















Il progetto è stato illustrato alla città questa mattina a Palazzo degli 
Elefanti, sede del Comune di Catania. Una presentazione in grande stile 
che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di F.I.R., PolFer e 
A.N.S.F., oltre ai membri delle alte cariche regionali e cittadine. Il 
presidente del Comitato regionale Sicilia FIR, Orazio Arancio, ha fatto 
gli onori di casa introducendo orgogliosamente l’evento, che offre ancor 
più lustro al movimento rugbistico regionale:


















 “È un vero onore per me 
ospitare in Sicilia le Feste del Rugby, in una regione come la nostra 
cha ha dato tanto al rugby italiano e spero che tanto altro ancora possa 
offrire negli anni a venire. Oggi più che mai la Sicilia ha bisogno di 
iniziative prestigiose come questa per poter rilanciare il proprio 
movimento. Ringrazio i responsabili del progetto Antonio Pagano e Tullio 
Rosolen per aver fatto ricadere la scelta su Catania come sede della 
manifestazione, confidando che possa essere una giornata indimenticabile 
per tutti i bambini e ragazzi che vi prenderanno parte, affinché possano 
cogliere i valori dello sport e del rugby in particolare e che decidano 
di praticarlo a lungo.”

Per la realizzazione del progetto è determinante l’apporto da parte 
della Polizia Ferroviaria e dell’A.N.S.F., impegnate in prima linea. 
“Anche quest’anno la Polizia Ferroviaria scende in campo tra e con i 
ragazzi – il pensiero della Dirigente del Compartimento della PolFer 
della Sicilia, dott.ssa Lidia Passarello – per accompagnarli, attraverso 
il gioco e lo sport, nel percorso di educazione alla legalità ed alla 
sicurezza in ambito ferroviario. Difatti, il rispetto delle regole, 
nello sport come nella vita, non solo ci rende giocatori-cittadini 
modello, punti di riferimento per tutta la squadra, qualunque essa sia - 
una cerchia di amici, la famiglia, la scuola o il proprio gruppo 
sportivo - ma soprattutto ci rende liberi. Una libertà che va 
conquistata attraverso la conoscenza. Solo chi conosce tutte le regole 
della vita sociale è realmente libero di effettuare le proprie scelte, 
così come solo chi rispetta quelle del rugby avrà di fronte a sé la 
possibilità di andare in meta.”


















Gli fa eco l’ingegner Antonio Pagano (A.N.S.F.), responsabile del 
progetto “Feste del Rugby”: “La qualità della struttura sportiva messa a 
disposizione e i nuovi percorsi di accoglienza e intrattenimento dei 
bambini lasciano prevedere che la Festa del Rugby di Catania proporrà un 
formato innovativo al quale siamo arrivati attraverso sperimentazioni 
intraprese da anni in tutta Italia con le Federazioni sportive. Rimane 
al centro del nostro impegno – ha proseguito lo stesso Antonio Pagano 
delle Relazioni istituzionali dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza 
delle Ferrovie – lo sforzo di raggiungere il maggior numero di bambini 
per sensibilizzarli ad una maggiore consapevolezza nell'approccio al 
mezzo ferroviario. Purtroppo oltre il 90% delle vittime degli incidenti 
ferroviari mortali sono dovuti agli investimenti dei pedoni, in 
particolare ragazzi che non sono consapevoli del rischio specifico 
collegato al sopraggiungere di un treno e quindi al mancato rispetto di 
regole elementari che devono essere spiegate ai bambini con un 
linguaggio vicino al loro mondo espressivo e cognitivo.”

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