RUGBY COL SORRISO, rugby multietnico ! Domenica
pomeriggio al campo sportivo del Ronzone di Casale Monferrato si è sviluppato
un confronto a dieci atleti fra le due compagini multirazziali delle Tre Rose ed
il Valledora. Rugby con regole del tutto particolari per varie ragioni, ma pur
sempre rugby giocato con lo spirito giusto, spesso con il sorriso sulle labbra
degli atleti, pe la quasi totalità di colore, anche dopo un duro placcaggio,
comè successo ieri sul terreno casalese.
(una azione di forza delle Tre Rose)
Si è giocato senza mischie ordinate,
ma i raggruppamenti logicamente ci sono stati eccome, si è giocato molto alla
mano, forse con qualche errore di troppo, ma non poi così tanti “in avanti”
come i piu’ scettici potrebbero ipotizzare. Si è potuto riscontrare senza
dubbio fisicità e volontà da parte di entrambe le squadre scese in tenzone,
arbitrate da Luca Patrucco che ovviamente ha cercato di non interrompere troppo
il gioco che, alla lunga, ha potuto sapersi fare apprezzare con qualche
brillante azione alla mano, con un totale di dieci mete a tre per i padroni di
casa, senza dubbio piu’ esperti nel gioco del rugby. RAFFAELE CONTEMI, trainer
delle Tre Rose ha lavorato molto in questi ultimi due anni con questo team: “
Effettivamente ho cominciato ad allenare questo club dieci anni fa, quando
nacque la Società, quando ancora il discorso sul multietnico non era
immaginabile, poi dopo una interruzione per questioni personali, due anni fa ho
ripreso questo impegno.
(La squadra multirazziale delle Tre Rose di Casale Monferrato)
E’ un compito specifico questo. In squadra abbiamo
numerosi ragazzi che arrivano dai Paesi dell’Africa centrale, e facciamo
integrazione con loro, questo è l’aspetto decisivo del nostro lavoro. Per
quanto riguarda il rugby i ragazzi dimostrano di avere grosse potenzialità,
chiaramente non sono dei giocatori professionisti, e pertanto abbiamo
difficoltà in questo senso. Tra i principali nostri compiti è proprio fargli
comprendere le regole, la disciplina che in questo sport come nella vita non
devono mancare. “
L’aspetto sociale è ormai risaputo ed è
essenziale per praticare a modo questo sport, e l’intero staff delle Tre Rose,
con a capo il presidente Paolo Pensa, ma
così anche con Raffaele Contemi, portano avanti questo compito con tanta
passione e volontà. Ma tra poche settimane partirà il campionato di C2, e le
speranze dirigenziali appaiono piuttosto ambiziose.
“ Noi sappiamo bene che il rugby è uno sport
molto complesso – chiosa l’allenatore campano, da anni residente in Piemonte – difficile
da giocare, i ragazzi crescono di anno in anno e si cerca di cancellare le loro
storiche lacune. Il nostro presidente fa delle valutazioni affettive, certo
vorrebbe vincere tutti i tornei, purtroppo la realtà è diversa. Ci sono delle
difficoltà oggettive rispetto agli allenamenti, rispetto alla partecipazione,
pero’ la qualità c’è eccome, e se potessimo contare su di un gruppo continuo
sarebbe proprio un’altro discorso. Alcuni vanno via per esigenze personali,
economiche, e poi la maggior parte di loro vive in Comunità, pertanto con dei
problemi per organizzarsi la loro vita. Anche un semplice infortunio potrebbe
diventare molto delicato da gestire. Comunque questi ragazzi si dimostrano
maggiormente competitivi, sono cresciuti anche tecnicamente, quindi mi fa ben
sperare anche per il futuro campionato, anche se non conosco bene il livello
dei prossimi avversari. A livello giovanile collaboriamo con la nuova Società
Marengo, e con loro mi auguro che potranno migliorare sotto tanti aspetti.
“ Domenica prossima attesa trasferta in quel di Varese per il test con l’altro club multirazziale dei Diavoli Rossi.
“ Domenica prossima attesa trasferta in quel di Varese per il test con l’altro club multirazziale dei Diavoli Rossi.
Confronto piacevole, dunque, a Casale Monferrato,
in una giornata soleggiata, e con la presenza in campo del Valledora, altra
espressione rugbistica multirazziale seguita tecnicamente da PAOLO FORNETTI, ex
atleta del club di Alpignano anni 70, con esperienza nella squadra
dell’Esercito durante la Leva Militare, poi in Francia ed ancora nel Valledora.
Serie B con il team dei neroverdi, di seguito intensa attività come arbitro ed
infine anche come coordinatore degli stessi arbitri del Piemonte. Ora Fornetti collabora con il
Comitato FIR piemontese per gli scambi con la Francia.
(nella foto da sin. Paolo Fornetti, il capitano del Valledora e Paolo Pensa)
“ Sono ormai sette anni che porto avanti i
Progetti Scuola – dice appunto il tecnico – lavoro molto soprattutto con le
scuole medie della zona ovest di Torino, in particolare ovviamente Alpignano,
Val di Susa dove è nato un movimento di
aggregazione di ragazzi provenienti dalle varie etnie, creando delle squadre di
giovani, anche femminili raggiungendo anche il livello nazionale. Io vivo a
soli cinque chilometri da Alpignano dove si è creata questa bella realtà, la
quale ospita ben 219 ragazzi provenienti dall’Africa centro sahariana, e mi
hanno interpellato per fargli fare dell’attività. Ho iniziato questo impegno
solo dal mese dell’aprile dell’anno scorso, e in questa formazione presente qui
a Casale avevamo ben quattro esordienti assoluti.
(da sin. Paolo Fornetti, il capitano de Le Tre Rose, Francesco Eskiu, e Paolo Pensa)
Questi ragazzi li alleno una
sola volta la settimana, pertanto confrontarsi con gli amici di Casale, che
invece già da qualche anno portano avanti questo lavoro, questo test è stato
senza dubbio test difficile. Attualmente abbiamo tredici tesserati, ma presto
contiamo di averne a disposizione almeno una ventina, ed in qualche modo
confrontarci con partite amichevoli e chissà mai che un prossimo anno potro’
proporre anche io una squadra a quindici atleti per poter gareggiare in C2. “
(l'immancabile terzo tempo a base di riso con gustosissima ricetta della Guinea del cuoco Ousmane)
Paolo Fornetti poi ci conferma anche che
un’altra importante sfida nel quartiere Vallette, rione molto particolare di
Torino, c’è un’altra associazione che si occupa del disagio giovanile, e tirano
su una squadra di rugby femminile e di giovanissimi.
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