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G B Y R E T R O 10
(tratto da IL LAVORO 22 settembre 1989)
Problemi per Botes del Cus e Broke del Recco.
I sudafricani del rugby due mesi nel frigorifero.
GENOVA – I neo acquisti sudafricani, Paul Botes del Vagabond CUS
Genova e Russel Broke dell’Albini & Fontanot Recco, fanno discutere gli
appassionati della palla ovale ancor prima
di arrivare nel nostro paese. Già all’inizio dell’estate si era
paventato un blocco dei tesseramenti dei ruggers provenienti da federazioni
straniere, poi tutto si risolse rimandando la chiusura delle frontiere all’anno
prossimo. Ora, dopo l’esito positivo della campagna acquisti, sorgono altri
dubbi sulla validità di una enigmatica circolare federale che obbliga i club di
C1 e C2 in possesso di giocatori stranieri a non utilizzare i medesimi in test
ufficiali prima del 16 novembre 1989.
(Nicola Pescetto, Dan Pavel e Marco Bus del CUS Genova con la divisa delle Zebre selezionata da Marco Bollesan, insieme a Roberto Fusco, D.S. CUS Genova e Giacomo Massa dirigente CUS)
“ Le società del rugby di Serie
C1 e C2 – conferma infatti il presidente della Commissione Tecnica Federale, e
vicepresidente Fir, Gian Carlo Dondi – potranno utilizzare i propri giocatori
stranieri a partire dal 16 novembre p.v. a patto che gli stessi club dimostrino
il loro impegno rivolto ad un’attività giovanile superiore a quelle
obbligatorie.”
Cus Genova e Recco da sempre hanno svolto attività giovanile, a tutti
i livelli, con impegno e serietà, propagandando il rugby in maniera eccellente, ed il rugger straniero in piu’ non dovrebbe
certo penalizzare le rispettive selezioni giovanili!
“Purtroppo – continua il parmense Dondi – nei tornei precedenti alcune
società inizialmente iscrivevano le proprie under ai vari campionati regionali
ed ottenuto il diritto di far scendere in campo lo straniero, ritiravano le
squadre giovanili perchè insufficienti come numero di giocatori, o addirittura
fittizio. I club regolavano in seguito l’inevitabile sanzione disciplinare,
ottenendo pero’ il nulla osta per lo straniero.”
Un’astuzia di pochi che danneggia quindi molte società abituate ad
agire in ben altra maniera!
“I miei princìpi personali – conclude il dirigente federale – non si
basano mai sull’immediata punizione e sicuramente molti club non meritano
questo trattamento. Ritengo comunque determinante dare avvìo ai vari campionati
regionali giovanili (U/19, U/17) entro i primi di ottobre per poter constatare
che effettivamente svolgerà attività giovanile.”
Intanto ci sono grosse novità a
livello nazionale: il prossimo campionato avrà infatti un solo straniero per
squadra (decisione non condivisa da tutti), mentre diventerà già da quest’anno
un protagonista stabile del sabato pomeriggio televisivo della Rai, tornerà a
Bologna il 26 maggio a disputare la finale in campo neutro per l’assegnazione
dello scudetto che l’anno scorso portò sulle tribune dello stadio “Dall’Ara”
22.000 spettatori. Per quanto riguarda la Tv, una partita sarà sempre
anticipata al sabato e un tempo sarà teletrasmesso in diretta.
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