R U G B Y
R E T R O 29
(tratto da IL SECOLO XIX 3 maggio 1988)
Il Vagabond fa il processo ai clan.
Il campionato di rugby di Serie C/1 è dunque terminato con un inappellabile
giudizio per la palla ovale regionale, il Vagabond Cus Genova ha mancato per il
terzo anno consecutivo la promozione in serie B.
“Il campionato del Cus –
afferma il consulente tecnico Marco Bollesan – è stato abbastanza positivo: è servito a far maturare tecnicamente
dei giovani. Purtroppo alcune esibizioni negative (Prato, Sestri e Pisa) ci
hanno costretto a rinunciare alle fasi finali del torneo nazionale. Sarebbe
stata un’ulteriore esperienza per questi ragazzi:” “Per quanto riguarda il
prossimo campionato – conclude Bollesan – posso anticipare che punteremo decisamente alla serie B anche
perchè, assieme a Roberto Fusco, si è pensato di ingaggiare un forte rugger
straniero che darà una certa carica soprattutto alla mischia!” Bene per lo
straniero, ma quali sono state le principali cause delle decisive sconfitte del
Cus?
“Alcuni giocatori – dichiara il d.s. Roberto Fusco – ancora con il passo della serie superiore non hanno compreso con
quale grinta bisogna affrontare i clubs di serie C. Credo molto nei nostri
giovani già inseriti nella prima squadra, anche se spesso si sono dimostrati
molto polemici, ma cio’ sarà dovuto all’esuberanza tipica dell’età.
Probabilmente avremo tra le nostre fila un giocatore straniero ma per il Cus ed
il rugby ligure ritengo piu’ importante il pronto utilizzo del Carlini che,
dimentichiamo, rimane lo stadio del rugby. Tutte le altre attività che si svolgeranno su questo campo
saranno secondarie e subordinate alla
palla ovale genovese.”
Il problema dello stadio è un motivo ricorrente nelle lamentele dei
dirigenti, dei giocatori e degli appassionati del rugby genovese.
“ Il Carlini – puntualizza il
mediano diapertura del Cus, Massimo Bertirotti - dovrà fungere da richiamo per le giovani leve. Quest’anno a
noi è mancato un vero uomo guida negli
eventi, anche se non è giusto imputare
solo ad un reparto la mancata promozione.”
Va dunque assolta la mischia? “Certo noi della mischia – precisa il
pilone Massimo Cirilli – avremo sbagliato qualche partita ma, in alcune esibizioni, è stato proprio il pack
degli avanti a risolvere favorevolmente la situazione. Lo straniero, se
arriverà, lo sceglierei tra le terzelinee.”
Il Vagabond CUS Genova ha fallito la promozione, ma la squadra di
Bollesan, si sa, è andata incontro a tutta una lunga serie di disavventure.
Scoraggiante l’infortunio a Nicola Pescetto, Achille Borzone poi, che
affiancava Bollesan, ha dovuto abbandonare a metà campionato, e forse non solo
per motivi di lavoro, la guida del XV biancorosso.
“Sarebbe bene affiancare a Bollesan – ribadisce il trequarti Luigi
Pescetto – un
buon trainer, possibilmente, un allenatore giocatore. Per il futuro bisognerà
potenziare il settore giovanile, anche a livello scolastico ed inserire dei
nuovi tecnici e dei dirigenti che ne curino l’aspetto organizzativo.
Personalmente spero di poter essere affiancato nuovamente da mio fratello
Nicola, già nazionale Under, che potrebbe tranquillamente giocare in Serie A.”
P.S.
RUGBY RETRO continua la propia pubblicazione
anche durante la futura settimana e, presumibilmente per venerdì prossimo (15
gennaio 2016), partirà nuovamente RUGBY TOTALE.
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