Presidente Toti e assessore Sartori:
"Da quest'anno bonus assunzionali per contratti minimi di sette mesi, nel
2024 li porteremo ad otto. Nel 2022 sottoscritti 3605 contratti di
assunzione"
Genova. È stata sottoscritta
oggi la sesta edizione del Patto per il lavoro nel settore del Turismo,
l’accordo tra Regione Liguria, sindacati e categorie datoriali (CGIL -
Regionale Liguria, Filcams CGIL, CISL - Unione Sindacale Regionale della
Liguria, Fisascat CISL, UIL - Liguria, UILTuCS, Confindustria Liguria,
Confcommercio Liguria, Confesercenti Comitato Regionale Ligure, Confartigianato
Liguria) per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese del settore
per il 2023. La misura, finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo, mira,
attraverso l’erogazione di bonus assunzionali, ad incentivare le aziende
turistiche affinché garantiscano l’apertura dell’attività per periodi più
lunghi, con un aumento sia in termini numerici che di durata dell’occupazione
degli addetti.
Quest'anno i bonus potranno essere richiesti dalle imprese per assunzioni a
decorrere dal 1 marzo 2023 con contratti di durata non inferiore a sette mesi e
per un importo complessivo di 6 milioni di euro. L’apertura dello sportello per
la richiesta dell’incentivo è prevista il 28 giugno con chiusura al 31 dicembre.
“Il Patto per il lavoro nel turismo è una delle forme più avanzate di
collaborazione che Regione Liguria mette in campo tra il mondo delle imprese,
soprattutto quelle turistiche, sulle quali abbiamo molto puntato in questi anni
in termini di sviluppo, e il mondo della formazione e delle professionalità che
servono per migliorare sempre di più la nostra offerta turistica – afferma il
presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - Si tratta del primo accordo del
genere sottoscritto in Italia, uno strumento importante per aiutarci a trovare
le professionalità adatte a migliorare la qualità della nostra offerta
turistica anno dopo anno. Durante il covid lo abbiamo autorizzato per dare una
mano alle imprese che hanno molto faticato. Oggi l’obiettivo del Patto, che
quest'anno prevede bonus per assunzioni con contratti di almeno sette mesi che
diventeranno otto dal 2024, è quello di aiutare le imprese del settore a tenere
sotto controllo il costo del lavoro, a dare stabilità alla stagione turistica e
a garantire a tutti coloro che dedicano la vita a lavorare nel settore
un’occupazione sempre più lunga e stabile. Di questo tutto il comparto potrà
usufruire e avvantaggiarsi, dall’ospitalità alla ristorazione, dall’artigianato
all’agroalimentare. Questo tipo di accordo rappresenta un modello che può
essere applicato ad anche ad altre categorie. Dobbiamo lavorare sempre di più
per rendere i contratti stabili e dare qualità al lavoro nel turismo. Siamo
sulla strada giusta e ci auguriamo che il 2023 ci porti le stesse soddisfazioni
che abbiamo avuto in questo settore nell’anno che si è appena concluso, anche
grazie alla nostra attività di promozione del territorio”.
“A partire dal 2018 il Patto per il lavoro nel settore turismo è divenuto un
caposaldo della programmazione regionale in materia di politiche del lavoro
poiché riteniamo di importanza strategica che questa amministrazione mantenga
un supporto al comparto turistico in quanto volano dell'economia e
dell'occupazione ligure – dichiara l'assessore regionale al Turismo Augusto
Sartori - Negli anni 2020 e 2021 il Patto ha svolto un ruolo fondamentale di
sostegno alle imprese per arginare gli effetti della pandemia e per questo si
ritenne opportuno accorciare significativamente la durata dei contratti
incentivabili. Dal 2022 si è deciso di tornare allo spirito originale del Patto
che nacque come intervento volto a favorire il complesso processo di
destagionalizzazione e abbiamo ottenuto un ottimo risultato: 953 domande
presentate dalle imprese per circa 10 milioni di euro che hanno portato alla
sottoscrizione di 3.605 contratti di assunzione di cui 304 a tempo
indeterminato. Quest'anno abbiamo incrementato ulteriormente la durata dei
contratti oggetti di incentivo a partire da sette mesi, con l'impegno espresso
di ritornare nel 2024 ad incentivare unicamente contratti di durata pari o superiore
agli otto mesi. Ringrazio i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e
degli enti datoriali firmatari per la continua e fattiva collaborazione”.
“Un’ ulteriore azione intrapresa, grazie al Fondo Sociale Europeo, per far
incontrare la domanda e l’offerta di lavoro in un settore strategico per la
Liguria – spiega l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola - Come
Regione stiamo mettendo in atto azioni concrete, anche nell’ambito della
formazione, per far sì che le aziende che cercano personale da assumere,
possano aderire ai bandi attivi e possano trovare personale qualificato da
inserire in organico. Stiamo lavorando per aumentare la competitività delle
imprese liguri, per far diminuire la disoccupazione e far crescere il nostro
territorio”.
LE CATEGORIE BENEFICIARIE. Nel dettaglio, quest'anno sono tre le categorie
beneficiarie, identificate con i codici Ateco.
1) Della prima fanno parte imprese di alloggi, villaggi turistici, ostelli
della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per
brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, Bed and breakfast,
residence, attività di alloggio connesse alle aziende agricole, aree di
campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte, gestione vagoni letto,
alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero,
catering per eventi e banqueting, attività delle agenzie di viaggio, attività
di tour operator, organizzazione di convegni e fiere, organizzazioni di feste e
cerimonie. Per questo tipo di imprese sono previsti bonus purché stipulino
contratti di lavoro a tempo indeterminato e, se part time, che prevedano un
impegno orario di almeno 24 ore settimanali oppure contratti di lavoro a tempo
determinato, anche a scopo di somministrazione, di durata pari o superiore a
sette mesi e, se part time, che prevedano un impegno orario di almeno 24 ore
settimanali. Sono quattro gli scaglioni di valore del bonus: 1.500 euro per
ciascun contratto a tempo determinato o somministrazione di durata pari o
superiore a 7 mesi e inferiore agli 8 mesi; 3 mila euro per ciascun contratto a
tempo determinato o somministrazione di durata pari o superiore a 8 mesi
inferiore ai 9 mesi; 4 mila euro per ciascun contratto a tempo determinato o
somministrazione di durata pari o superiore a 9 mesi; 6 mila euro per ciascun
contratto a tempo indeterminato.
2) Della seconda categoria fanno parte le imprese di gestione di stabilimenti
balneari (marittimi, lacuali e fluviali) che potranno richiedere i bonus purché
stipulino contratti di lavoro a tempo indeterminato, e, se part time, che
prevedano un impegno orario di almeno 24 ore settimanali oppure contratti di
lavoro a tempo determinato, anche a scopo di somministrazione, di durata pari o
superiore a sette mesi e, se part time, che prevedano un impegno orario di
almeno 24 ore settimanali. Anche in questo caso sono quattro gli scaglioni di
valore del bonus: 2 mila euro per ciascun contratto a tempo determinato o
somministrazione di durata pari o superiore a 7 mesi e inferiore agli 8 mesi; 3
mila euro per ciascun contratto a tempo determinato o somministrazione di
durata pari o superiore a 8 mesi inferiore ai 9 mesi; 4 mila euro per ciascun
contratto a tempo determinato o somministrazione di durata pari o superiore a 9
mesi; 6 mila euro per ciascun contratto a tempo indeterminato.
3) Della terza categoria, infine,
fanno parte le imprese di ristorazione connesse alle aziende agricole,
ristorazione con somministrazione, gelaterie e pasticcerie, bar e altri
esercizi simili senza cucina. Per questo tipo di imprese sono previsti bonus
dal valore di 6 mila euro per ogni contratto di lavoro a tempo indeterminato.
ULTERIORI INCREMENTI DEI BONUS. L’importo dei bonus potrà essere ulteriormente
incrementato: del 10% se l’impresa risulta iscritta al Registro dei Datori di
Lavoro socialmente responsabili o risulta autorizzata ad avvalersi di marchi di
origine e qualità disciplinati e approvati dalla Regione Liguria e dal sistema
camerale; del 10% se il singolo lavoratore assunto sia componente di un nucleo famigliare
percettore di reddito di cittadinanza; del 10% se il singolo lavoratore assunto
ha un Patto di servizio o Patto per il Lavoro attivo nell’ambito del Programma
GOL al momento dell’assunzione; del 35% se il singolo lavoratore è una persona
disabile; del 30% nel caso in cui l’impresa abbia stipulato, a far data dal
01/01/2023, accordi aziendali, ovvero territoriali o ancora, qualora nelle
imprese non siano presenti le rappresentanze sindacali unitarie o aziendali,
con le organizzazioni sindacali aderenti alle associazioni nazionali
comparativamente più rappresentative, finalizzati a concordare una migliore
organizzazione e gestione del lavoro.
DESTINATARI. Sono destinatari dei bonus assunzionali le persone prive di
occupazione che hanno rilasciato la DID (Dichiarazione di Immediata
Disponibilità al Lavoro o alla partecipazione di misure di politica attiva)
mediante registrazione sul portale regionale MiAttivo oppure sul portale
nazionale ANPAL ovvero lavoratori che hanno rilasciato la DID e il cui reddito
da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore
alle detrazioni spettanti (8.145 euro in caso di lavoro subordinato e
parasubordinato e 4.800 euro in caso di lavoro autonomo); le persone in stato
di non occupazione ossia coloro che non hanno provveduto al rilascio della DID
e che siano prive di occupazione ovvero lavoratori che non hanno rilasciato la
DID e il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un'imposta
lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti (8.174,00 euro in caso di
lavoro subordinato e parasubordinato e 5.500 euro in caso di lavoro autonomo).


Nessun commento:
Posta un commento