Michele Cannoni, quarantadue anni, di Recco,
boat captain di Luna Rossa, appena tornato in Italia con tutta la famiglia dopo
sette mesi in Nuova Zelanda. Pallanuotista in gioventù e velista da quando era
un bambino, appassionato e conoscitore di rugby e padre di Leonardo, oggi
quattordicenne e già “Squaletto” nelle giovanili della Pro Recco Rugby.
Michele, come si diventa
boat captain di Luna Rossa? Recco, il mare, la vela e…?
Ho iniziato ad andare in barca a vela a sei anni, sempre supportato e
incoraggiato da mio padre e da mio nonno, che aveva una barca dove passavo
tantissimo tempo durante l’estate. In quanto recchelino ho ovviamente giocato a
pallanuoto e, mentre crescevo nelle giovanili della Pro Recco, uscivo in barca
e facevo regate non appena potevo. Ho cominciato a venire chiamato per
gareggiare su barche più grandi e, dal 2001, è diventato il lavoro con cui mi
mantengo. La mia prima esperienza su Luna Rossa risale al 2003: sono stato prodiere
alla Louis Vuitton Cup del 2007, con base a Valencia. Dal 2008 al 2018 ho
gareggiato nel team di American Magic diventando boat captain e, nel 2017, Max
Sirena, skipper di Luna Rossa, mi propose di entrare nel nuovo progetto per
l’America’s Cup. Ho accettato e nel 2019 io e la mia famiglia ci siamo
trasferiti a Cagliari, base di Luna Rossa, e poi, da settembre 2020, siamo
andati tutti a Auckland.
Leonardo in Italia giocava a rugby, tu sei un appassionato della palla ovale e avete vissuto per mesi nella culla degli All Blacks: ricordiamo di aver visto sui tuoi social delle foto allo stadio, a vedere i Tuttineri!
Purtroppo Leo non è riuscito a giocare a rugby laggiù, perchè quando
siamo arrivati era estate e le scuole erano in vacanza: la pratica del rugby a
livello giovanile là è strettamente collegata alla scuola e durante le vacanze
è riuscito a giocare solo un po’ a touch rugby in qualcuno dei bellissimi
parchi di Auckland. Però ci siamo potuti godere la fantastica NZL-AUS dell’Eden
Park a ottobre, con lo stadio gremito ma in assoluto silenzio durante la Haka:
grande emozione!
Durante le regate Luna Rossa
ha ricevuto visite ovali di un certo livello: Richie McCaw e John Kirwan, kiwi
molto legato all’Italia e non solo per essere stato Commissario Tecnico della
Nazionale.
Richie McCaw è un pilota di alianti ed elicotteri ed è preparatissimo
sulla fisica delle ali: gli ho mostrato i sistemi della barca e ho subito
capito che conosceva bene i meccanismi di portanza e aerodinamica. Con mio
figlio poi abbiamo guardato il docu-film su di lui, che è davvero bello.
L’incontro con Kirwan è stato molto divertente: in un quartiere di Auckland
c’era una sorta di fiera dell’italianità, con stand di prodotti italiani, mi
avvicino ad uno che proponeva grappe, quasi un miraggio downunder, dove una
ragazza molto alta mi ha subito risposto in italiano, spiegandomi di essere la
figlia dell’ex All Black John Kirwan, lì presente, che produce vino e
distillati con l’etichetta “JK”. Quando poi è venuto a vedere la barca, ci ha portato
il vino!
Da sportivo e da papà, quali
sono le cose principali che vorresti che tuo figlio imparasse dallo sport, che
sia vela, rugby o qualsiasi altra disciplina?
Una cosa soltanto: che i risultati non vengono grazie alla fortuna. Ti
devi impegnare, devi buttarti, non devi preoccuparti del giudizio degli altri,
devi dare sempre il massimo perchè, come in ogni ambito della vita, altrimenti
non puoi ottenere quello che vuoi.
Arriva ora la più classica
delle domande: cosa ti è mancato di più della Liguria e dell’Italia, durante i
lunghi mesi dall’altra parte del mondo.
La focaccia di Tossini, con le cipolle e al formaggio, il pesto di mia
mamma e le acciughe, che là non esistono, ci sono delle grosse sardine
oceaniche, ma niente acciughe.
Quali sono ora i programmi
della famiglia Cannoni? La Pro Recco Rugby spera di rivedere presto Leo al
campo!
Anch’io spero possa tornarci molto presto, anche perchè ha bisogno di
riambientarsi in Liguria, dopo un anno in Sardegna, dove ha giocato con la
maglia del Capoterra, e i sette mesi di esperienza straordinaria, ma anche non
sempre facile per un adolescente, in Nuova Zelanda. Ora lui intanto finirà la
scuola per dare l’esame di terza media, mia moglie Patty tornerà a lavorare nel
suo ufficio e io in estate sarò impegnato con delle regate in Europa con un
team straniero, poi deciderò cosa fare più in là.
Grazie Michele per la grande disponibilità, grazie Patty per averci
fatto vivere da vicino le grandi emozioni di Luna Rossa e un abbraccio a
Leonardo che, tra qualche anno, metterà sicuramente bene a fuoco le esperienze
che ha vissuto e la loro grande ricchezza!
(Emy Forlani)
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