giovedì 11 giugno 2020

CUS GENOVA - Il rugby genovese in campo per i primi allenamenti "controllati".


Finalmente l’altra sera lo stadio Carlini ha potuto accogliere i rugbisti del CUS Genova per un primo allenamento collegiale. Logicamente il tutto si è sviluppato secondo le obbligatorie restrizioni sanitarie imposte dal tremendo COVID 19 che ha costretto a sospendere tutte le attività sportive.









 Ovviamente anche il rugby ha fermato tutti i campionati, compresa la Serie A dove era impegnato, nel Girone 1, il club universitario biancorosso, capitanato in campo da FRANCESCO IMPERIALE, esperto terzalinea ed ovviamente grande placcatore.
“Indubbiamente questa situazione ci ha colto tutti alla sprovvista – ammette il ventisettenne atleta genovese, fratello del piu’ giovane PIETRO anch’esso in prima squadra – e concludere una stagione che aveva ancora tanto  da esprimere, ci ha lasciato alquanto interdetti.
Sappiamo bene che qualsiasi sportivo punta a concludere la stagione agonistica concedendo tutto quello che aveva a disposizione, ma è anche certo pero’ che qualsiasi attività sportiva viene sicuramente dopo  come importanza rispetto alla salute ed al benessere  di tutta la  società. E’ stata infelice la sospensione, ma non ci si puo’ certo  lamentare eccessivamente, in quanto valutando i gravi problemi insorti da questa pandemia sarebbe scorretto nei riguardi della stessa società in sofferenza..”
Tre mesi di sospensione totale per il rugby sono proprio tanti, ed in ogni modo la squadra senior del CUS aveva chiuso decorosamente gl’impegni agonistici, utilizzando soprattutto ragazzi genovesi, prodotti del vivaio, con eccezione di Mandivenga e per solo due partite del giovane scozzese Chalmers.
“ Il CUS Genova ha intrapreso questo percorso, di evoluzione del territorio, con i  ragazzi liguri, e probabilmente risultati alla mano ci saremmo anche salvati dalla retrocessione anche con le sole nostre forze. 








 (nella foto una classica entrata in campo con i capitani in prima fila)
Lavorare per il futuro questo era un’altro nostro obiettivo, e senza dubbio anche dal settore giovanile abbiamo avuto responsi confortanti. Personalmente quest’anno allenavo la nostra Under 10 e probabilmente proprio questi bimbi hanno vissuto peggio di noi questo lockdown. In campo con loro c’era sempre entusiasmo alle stelle, e queste restrizioni le hanno sicuramente sofferte in modo piu’ ampio proprio loro.”
La primavera solitamente è la stagione dove i giovani delle categorie della propaganda possono esprimersi in tornei di ottimo livello tecnico ed organizzativo in ogni regione d’Italia, confrontandosi con diverse realtà, socializzando ed instaurando nuovi splendidi rapporti di amicizia. Tutto questo è stato annullato drasticamente, ed ora la voglia della ripartenza dopo tre mesi di stop è ai massimi livelli!
“ L’altra sera sul sintetico del nostro Carlini eravamo in campo piu’ di quaranta atleti – dice IMPERIALE -  fra senior ed Under 18, certo ci mancherà almeno inizialmente giocare il vero rugby, il rugby che amiamo e che ci fa divertire, ma la priorità va senza dubbio alla nostra salute, alle famiglie ai nonni in quanto questo virus colpisce  principalmente le persone di una certa età. Questa deve essere la nostra priorità e noi tutti dobbiamo affrontare con giudizio e superare questo momento estremamente critico.”
Anche il CUS Genova, così, rispettando le regole governative e federali ha iniziato gli allenamenti nell’attesa di poter ritornare a “placcare” gli amici/avversari! (rr)

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