Finalmente l’altra sera lo stadio Carlini ha potuto accogliere i
rugbisti del CUS Genova per un primo allenamento collegiale. Logicamente il
tutto si è sviluppato secondo le obbligatorie restrizioni sanitarie imposte dal
tremendo COVID 19 che ha costretto a sospendere tutte le attività sportive.
Ovviamente anche il rugby ha fermato tutti i campionati, compresa la Serie A
dove era impegnato, nel Girone 1, il club universitario biancorosso, capitanato
in campo da FRANCESCO IMPERIALE, esperto terzalinea ed ovviamente grande
placcatore.
“Indubbiamente questa situazione ci ha colto tutti alla sprovvista –
ammette il ventisettenne atleta genovese, fratello del piu’ giovane PIETRO
anch’esso in prima squadra – e concludere una stagione che aveva ancora
tanto da esprimere, ci ha lasciato alquanto
interdetti.
Sappiamo bene che qualsiasi sportivo punta a concludere la stagione
agonistica concedendo tutto quello che aveva a disposizione, ma è anche certo
pero’ che qualsiasi attività sportiva viene sicuramente dopo come importanza rispetto alla salute ed al
benessere di tutta la società. E’ stata infelice la sospensione, ma
non ci si puo’ certo lamentare
eccessivamente, in quanto valutando i gravi problemi insorti da questa pandemia
sarebbe scorretto nei riguardi della stessa società in sofferenza..”
Tre mesi di sospensione totale per il rugby sono proprio tanti, ed in
ogni modo la squadra senior del CUS aveva chiuso decorosamente gl’impegni
agonistici, utilizzando soprattutto ragazzi genovesi, prodotti del vivaio, con
eccezione di Mandivenga e per solo due partite del giovane scozzese Chalmers.
“ Il CUS Genova ha intrapreso questo percorso, di evoluzione del
territorio, con i ragazzi liguri, e
probabilmente risultati alla mano ci saremmo anche salvati dalla retrocessione
anche con le sole nostre forze.
(nella foto una classica entrata in campo con i capitani in prima fila)
Lavorare per il futuro questo era un’altro
nostro obiettivo, e senza dubbio anche dal settore giovanile abbiamo avuto
responsi confortanti. Personalmente quest’anno allenavo la nostra Under 10 e
probabilmente proprio questi bimbi hanno vissuto peggio di noi questo lockdown.
In campo con loro c’era sempre entusiasmo alle stelle, e queste restrizioni le
hanno sicuramente sofferte in modo piu’ ampio proprio loro.”
La primavera solitamente è la stagione dove i giovani delle categorie
della propaganda possono esprimersi in tornei di ottimo livello tecnico ed
organizzativo in ogni regione d’Italia, confrontandosi con diverse realtà,
socializzando ed instaurando nuovi splendidi rapporti di amicizia. Tutto questo
è stato annullato drasticamente, ed ora la voglia della ripartenza dopo tre
mesi di stop è ai massimi livelli!
“ L’altra sera sul sintetico del nostro Carlini eravamo in campo piu’
di quaranta atleti – dice IMPERIALE - fra senior ed Under 18, certo ci mancherà
almeno inizialmente giocare il vero rugby, il rugby che amiamo e che ci fa
divertire, ma la priorità va senza dubbio alla nostra salute, alle famiglie ai
nonni in quanto questo virus colpisce
principalmente le persone di una certa età. Questa deve essere la nostra
priorità e noi tutti dobbiamo affrontare con giudizio e superare questo momento
estremamente critico.”
Anche il CUS Genova, così, rispettando le regole
governative e federali ha iniziato gli allenamenti nell’attesa di poter
ritornare a “placcare” gli amici/avversari! (rr)
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