lunedì 5 novembre 2018




Recco, campo C. Androne - Domenica 4 novembre 2018
Serie A, IV giornata
Tossini Pro Recco Rugby v Accademia I. Francescato 27-39 (10-24)
Marcatori: p.t. 6' cp Agniel (3-0), 12' m. Lucchesi tr. Garbisi (3-7), 16' m. Mastandrea tr. Garbisi (3-7), 16' m. Mastandrea (3-12), 18' m. Moscardi tr. Garbisi (3-19), 32' m. Mastandrea (3-24), 39' m. Monfrino Mi. tr. Agniel (10-24). S.t. 48' m. Actis tr. Agniel (15-24), 53' m. Mastandrea (15-29), 61' m. di pun. Recco (22-29), 66' cp Garbisi (22-32), 70' m. Moscardi tr. Garbisi (22-39), 79' m. Romano L. (27-39).
Tossini Pro Recco: Gaggero, Romano L., Panetti M. (66' Tagliavini JD), Becerra (55' Torchia), Monfrino Ma., Agniel (c), Tagliavini L., Regestro (76' Chtaibi), Rosa (37' Canoppia), Monfrino Mi. (vc), Metaliaj (34' Nese), Leung Wai, Corbetta, Noto (71' Bedocchi), Actis.
All. McLean
Accademia: Trulla (58' Petrozzi), Mastandrea (73' Bientinesi ), Moscardi, Zaridze, Mba, Garbisi, Jelic (58' Peruzzo), Maurizi, Butturini, Taddia, Zambonin (76' Lawrence), Stoian, Michelini (55' Steolo), Lucchesi (49' Marinello), Drudi.
All. Moretti
Arb. Angelucci
AA1 Giovanelli , AA2 Kamily
Cartellini: -
Calciatori: Agniel (Recco) 2/5; Garbisi (Accademia) 4/7.
Note: nuvoloso, temperatura piacevole, terreno di gioco in perfette condizioni.
Punti conquistati in classifica: Tossini Pro Recco 1 , Accademia 5.
Man of the Match: Mastandrea (Accademia)

Prova d’autore dell’Accademia in quel di Recco, solitamente avaro nei confronti degli ospiti, e qualcosa ne sa anche il CUS Genova, sconfitto nel recente derby del Carlo Androne. Il gioco degli Under 20 guidati tecnicamente da Andrea Moretti e Giovanni Raineri ha avuto vita facile soprattutto nel primo tempo, dominato in lungo e in largo, contrassegnato da ben quattro mete di qualità, forse agevolate da una difesa ligure del tutto insufficiente.  ANDREA ORLANDI, responsabile tecnico dell’Accademia Ivan Francescato elogia i suoi ma si congratula anche con gli avversari: “ Ho visto una partita fra due squadre che volevano giocare a rugby – chiosa il tecnico mantovano – e in Serie A spesso alcuni club quando si confrontano con noi,  spesso si rifugiano sul gioco chiuso, mettendo avanti di tutto la fisicità. 
Invece il Recco ha si sfruttato in certi momenti  la loro superiorità sulle mischie chiuse e sui drive,  ma è sempre stata una squadra che in ogni modo ha provato a giocare, e questo evitando magari di poter ottenere dei penalty in piu’ in qualche mischia, invece hanno cercato di giocare l’ovale rispettando quello che è la nuova mentalità del nuovo allenatore. E tutto questo credo vada a loro merito, del resto il rugby va verso questo tipo di gioco, comunque maggiormente spettacolare. E’ già poca la gente che segue le partite, ed evitare certi tipi di gioco poco accattivanti, agevolando il gioco alla mano, ed ammirando qualche meta in piu’ non puo’ che attirare un maggiore interesse.”
L’Accademia ha giocato come sempre ovviamente, puntando sul gioco aperto, veloce e in alcuni frangenti mettendo in mostra anche qualche individualità di pregio.

(nella foto Andrea Moretti al campo Carlo Androne di Recco nel post partita)

“ Il nostro punto di riferimento – dice MORETTI -  è sicuramente l’alto livello e per molti di questi ragazzi fra due/tre mesi ci sarà da affrontare il Sei Nazioni giovanile, per cui i palcoscenici, le intensità, la velocità e il modo di giocare deve seguire questa scuola, e pertanto la domenica, quando ci riusciamo, cerchiamo di mettere in pratica questi princìpi. L’ottantacinque per cento dei ragazzi sono classe 2000, sappiamo che i primi momenti di confronto sono i piu’ difficili, tenendo presente che tutti arrivano dalle Under 18, ma piano piano con il lavoro che stiamo facendo i margini di miglioramento sono confortanti.”
Martedi 15 novembre Andrea Moretti compirà quarantasei anni, vanta tredici presenze nella Nazionale Azzurra dal 1997 al 2002, e tanta attività di club di Eccellenza, ma inizialmente è cresciuto nel team della sua città, la bella Mantova, che certo non puo’ aver dimenticato: “Rugbisticamente sono nato a Mantova è vero, poi da li ho difeso i colori del Viadana, poi la mia carriera si è spostata a Padova, Calvisano etc. etc., ma con il club virgiliano sono rimasto ovviamente in buoni rapporti,  e quando il tempo me lo permette riesco sempre a dare un’occhiata ai ragazzi  quando si allenano sul campo, e quando posso sono a loro disposizione, e del resto mi sembra giusto così! ”
(R.R.)

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