Union Riviera Rugby,
recupero amaro con il CUS Genova cadetti.
C’era molta attesa per il recupero di C1 nazionale della Union Riviera
Rugby di fronte al CUS Genova. La squadra di La Macchia e Pozzati aveva ben
figurato una settimana fa imponendo il pareggio alla capolista Savona. Union
che parte senza Cecon, indisponbile come Masetto, mentre Bellifiori,
squalificato, soffriva in tribuna.
Peraltro erano al rientro Pozzati e Novaro e
quindi si confidava nell’esperienza. Di fronte il CUS arriva con una squadra
giovane, pimpante, con elementi che comunque assaggiano in allenamento la serie
A e che hanno una scuola di rilievo. E si è visto. Peraltro se all’andata si
era rinviato per il campo impossibile, anche in questo caso il terreno di gioco
era in condizioni tali da imporre un gioco corto. Il pallone bagnato ha sicuramente
frustrato ogni tentativo di gioco al largo. È stata dunque battaglia, che la
Union ha affrontato con coraggio mettendo a segno, se non altro, un numero
elevatissimo di placcaggi. Molta difficoltà peraltro in ruck per i corsari e un
arbitro inflessibile con il fuorigioco. Il CUS studia la situazione e al quinto
minuto va in meta su di un’azione di touche con susseguente maul avanzante. Una
situazione non difendibile su di una spinta decisa e poco appiglio sul terreno.
C’è anche la trasformazione di Manuel Montanaro. Al nono minuto il primo
raggruppamento ordinato palesa le difficoltà della Union in prima linea, dove
peraltro esordisce Marco Gandolfo, padre d’arte (c’è un figlio negli under
8, parbleu).
(in foto Alessandro Castaldo)
Nonostante questo si regge botta ed anzi la seconda mischia
in campo avversario arride ai locali. Novaro esce palla in mano come una terza
centro e serve un penetrante Manuel Demasi che se ne va in meta. Bellissima
giocata e pubblico in piedi. C’è anche la trasformazione di Calzia e si
ricomincia dalla parità. La reazione degli universitari rende la vita assai
difficile alla Union, che placca e placca, se può respinge con calci di
liberazione, ma cade in falli di fuorigioco. Curioso il caso di un bel gioco al
piede dei corsari, per il caso in cui il difensore genovese chiede il mark
prendendo la palla, che poi sfugge indietro. Ma è mark, sentenzia il direttore
di gioco. Il CUS commette anche qualche errore veniale, soprattutto in avanti,
nel tentativo di tener viva la palla. Si mette in mostra il pilone Said Rifi,
con entrate in velocità e begli angoli di corsa. E proprio su di una palla
recuperata dopo una sortita della Union che arriva la seconda meta genovese,
non trasformata. Il CUS sente di poter far sua partita e insiste. Il gioco è
peraltro spezzettato. La Union lavora con foga, magari viene punita per un
placcaggio senza palla, però guadagna anche punizioni, il cui susseguente
calcio non va sempre a segno in touche.
Solo verso la fine del primo tempo il
CUS trova la meta con un’azione particolare. La mischia ai cinque metri
conquista un evidente vantaggio, l’arbitro sembra fermare il gioco per
assegnare la punizione, ma i bianchi ospiti continuano la spinta fino al
traguardo. Nel secondo tempo la Union inizia a rimescolare le carte. Entra il
potente Delbecchi come flaker al posto di Marco Gandolfo. Nel secondo tempo si
assiste ad una sorta di monologo del CUS Genova: la Union non passa oltre la
propria metà campo se non in un paio di casi. Dunque enorme sacrificio, con
tanti sugli scudi, combattenti come Novaro, Ferrua, Damiano, Zat. Non si
sottraggono neanche un sempre più convincente Borzone quale mediano di mischia
e un Castaldo che ci rimette un parziale infortunio. E di fronte tanto peso,
velocità ed esperienza. Franzi fa il suo e Vazio entra in trance agonistica; in
ogni caso la partita non sfugge di mano. In mischia non mancano problematiche:
il potente Franzi va in posizione di tallonatore, sale Vazio in prima linea e
Novaro in seconda. Zat, dolorante, va in terza centro, indi entra Manes per un
dolorante Battistotti. Pozzati prende la posizione di centro e Calzia ritrova
il suo classico ruolo da estremo. Peraltro la difesa alla baionetta continua
imperterrita, con i genovesi che cercano la quarta meta per il bonus, che
giunge nel finale grazie ad una touche nata da un sagace calcio di spostamento
di Stefano Dapino. La meta viene trasformata e poi son baruffe, ma niente di
più.
E se non fosse stato per la pervicacia degli ospiti, se non altro il
secondo parziale si poteva chiudere con un nulla di fatto. C’è da lavorare,
complimenti al CUS, sicuramente la Union ad effettivi completi e senza tutti
gli acciacchi acquisiti in una sequenza inesausta di partite, potrebbe meritare
di più.
Union in campo con: Moschetta, Franzi,. Gandolfo II; Ferrua, Vazio; Damiano,
Zat, Novaro; Borzone, Castaldo, Demasi, Battistotti, Gabaglio, Calzia, Pozzati.
A disposizione: Gandolfo I, Manes, Righetti, Delbecchi.
Cus Genova: Giuliano, Felici, Rifi; Gherardi, Boero; Casella, Guggiari,
Scarpa; Cambiaso, Dapino, Nicosia, Rebora, Montanaro, Pastorino, Tessiore. A
disposizione: Di Pierro, Lercari, Munizzi, Bertoglio, Anselmi, Davitti,
Ugolini.
SERIE C/1 GIRONE D POULE 2 (recupero III GIORNATA ANDATA)
CLASSIFICA: CUS Genova/B punti 27, Savona 23, CUS Pavia 15, Union
Riviera 8, CUS Torino/B 1, Moncalieri 0.
Union Riviera – CUS Genova/2 7/24
(le foto sono di Claudio Valente)
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