giovedì 22 novembre 2018




LE ZEBRE SCENDONO IN CAMPO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE AL FIANCO DI MASCHI CHE SI IMMISCHIANO
Parma, 22 Novembre 2018 – In occasione della sfida contro gli irlandesi del  Munster, che cade proprio il 25 novembre -giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne-
lo Zebre Rugby Club ha voluto rinnovare, ampliandolo, l'appoggio già dato nel 2016 e nel 2017 alla campagna di sensibilizzazione di Maschi che s'immischiano contro le violenze di genere.  
Nei giorni scorsi alcuni volontari dell'associazione parmigiana hanno incontrato la squadra per spiegare il senso di essere testimonial di questo messaggio sia come sportivi - e dunque simboli positivi per tanti tifosi e giocatori in erba -, ma anche come singoli uomini. Visti i numeri delle violenze contro le donne, chiunque può infatti trovarsi nella situazione di dover aiutare una persona in difficoltà:  una donna che confida un maltrattamento o ne porta i segni, o un uomo che di fronte, ad esempio, alla crisi o alla fine di una relazione, reagisce o minaccia di reagire con comportamenti violenti. 
La giornata di domenica sarà dunque un'occasione speciale per affrontare - in tanti modi - questi temi, come prima iniziativa ufficiale di Maschi che si immischiano dell’anno.
Nell'ottica di combattere gli stereotipi e lanciare un segnale ben evidente a tifosi e tifose, alle 16.30 la franchigia federale che dal 2012 gioca a Parma le sue gare di rugby internazionale nel Guinness PRO14 e nelle coppe europee, scenderà in campo accompagnata dalle ragazze del Rugby Colorno FC campionesse d’Italia in carica e giocherà - simbolicamente – con degli speciali calzettoni di colore rosa. 
A tifosi e tifose che arriveranno quel giorno alla Cittadella del Rugby di Parma saranno inoltre consegnate dai giocatori non convocati e dai membri dell'associazione parmigiana le nuove cartoline della campagna di comunicazione di Maschi che s'immischiano, "Non fare a lei", che ribalta visivamente la prospettiva e vuol portare gli uomini a mettersi nei panni delle donne che subiscono violenze. Le cartoline provano però a rispondere anche alla domanda: "Perché mi riguarda? Io cosa c'entro?". Nel retro si potranno dunque trovare gli indirizzi e i contatti utili a Parma per aiutare una conoscente o un conoscente in difficoltà o nel caso si sia testimoni di un episodio di violenza.
Debutterà poi il maxistriscione "Una donna su 3 vittima di violenze. Ci riguarda, uomini" - uguale a quello che si trova già da un anno al Tardini - che resterà appeso per tutta la stagione a bordo campo allo stadio di Via San Leonardo 110/a per continuare a riflettere su questo importante tema.
Tutte le donne che vestiranno un accessorio o un capo d’abbigliamento fucsia in sostegno alla giornata, entreranno gratuitamente allo stadio per sostenere le Zebre nella sfida internazionale contro gli irlandesi. Ancora, ai soli uomini verrà consegnata un drappo fucsia per colorare lo stadio e mostrare il loro supporto  questa importante causa. Sul maxischermo dell’impianto parmigiano in gestione alla Federazione Italiana Rugby apparirà a più riprese l'immagine-simbolo della campagna comunicativa. 
Le parole di Stefano Fornari, portavoce di Maschi che si immischiano: “E' fondamentale che il mondo dello Sport sia al nostro fianco ed era quasi destino, per i Maschi che si "immischiano", trovarsi insieme a chi le mischie le mette in campo ogni volta. Ma soprattutto, le Zebre sono il simbolo di uno sport come il rugby che da sempre fa convivere la forza fisica con il rispetto delle regole e dell'altra squadra: esattamente lo spirito con cui ogni uomo dovrebbe e deve impostare il proprio rapporto con le donne. Per questo vi aspettiamo numerosissimi, alla partita e poi nelle nostre prossime iniziative”.
Il rugby è testimonial naturale contro la violenza, come spiega il team manager delle Zebre Andrea De Rossi:”Per il terzo anno con piacere sosteniamo questa causa importante di questa associazione nata a Parma che vuole tenere alta l'attenzione su questo malcostume che soprattutto nel nostro paese é diventato sempre più grave negli ultimi anni. Il rugby da sempre é uno sport non violento e per questo siamo onorati di fare da testimonial: il nostro obiettivo é quello di far riflettere le persone che ci seguono e che verranno allo stadio. Lo sport deve lanciare messaggi positivi e siamo certi che lo sportivo pubblico del rugby recepirà e potrà attivarsi per eliminare la violenza, non solo grazie a queste iniziative, ma sempre”.
Coloriamo il Lanfranchi di fucsia ed eliminiamo la violenza!  

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