mercoledì 21 novembre 2018



Altra partita da vincere dopo il flop contro Bergamo e altra inopinata quanto incredibile sconfitta maturata in un finale di secondo tempo da incubo. Il Novara si dimostra una squadra ancora incompiuta soprattutto sul piano della tenuta mentale  perché a un primo tempo solido, organizzato e ben giocato offre invece ai propri tifosi una seconda parte di match indisciplinata, confusa e disorganizzata che consente agli ospiti di rientrare in partita rimontando un passivo di 16 punti  e di vincere all’ultimo secondo marcando anche il punto di bonus.
Torna in panchina Marcello Cuttitta che si affida alla solita prima linea di Vientsov, Cotroneo e Chibelli, alle spalle dei quali troviamo il duo Colombo e Luca Loretti, i flanker Guglielmi e Basile e Hoffman numero 8 ; mediani sono Dario e Pina Trilla, centri Cassia e Carugati, dietro Battaglia con Panigoni e Sacchi.
Il Novara parte subito forte e fa la voce grossa a un Sondrio intimidito, messo in difficoltà subito da una bella manovra veloce e ariosa che porta il pallone verso Panigoni che però non aggancia. Poco male perché al 4’ Guglielmi acchiappa a due mani la rimessa laterale e rapido l’ovale vola verso l’esterno per giungere poi a Cassia caparbio nell’avanzare, rompere il placcaggio e segnare la meta. Pina Trilla trasforma. Il trend positivo continua anche se si soffre più del lecito in  mischia ordinata, mentre la rimessa laterale pare più efficace.
La sensazione è che se il punto di incontro viene ripulito velocemente e Dario può passare con ritmo, il gioco al largo di Pina e soci può mettere in grossa difficoltà gli ospiti. Al 12’ lo stesso Pina Trilla conduce una bella iniziativa d’attacco, fermata poi dal fuorigioco avversario che vale 3 punti al piede.  Purtroppo però al 17’ gli ospiti sono messi in condizione favorevole per colpa di quello che è il marchio di fabbrica in negativo del Novara e cioè l’indisciplina che frutta ben 4 calci di punizione consecutivi al termine dei quali una cassaforte da rimessa laterale e il successivo smistamento alla mini unit in maul avanzante, fruttano una meta e la trasformazione a un cinico Sondrio che per tutto il match gioca un rugby chiuso e anche sporco alla maniera del Novara di Vacaru. Ma avranno ragione loro, purtroppo! Il Novara però reagisce subito recuperando   la palla lunga sondriese con Sacchi che imposta un bel contrattacco in combinazione con Pina Trilla ; l’accelerazione dello spagnolo  è ficcante e finalizzata ad un incrocio con l’accorrente Panigoni che ha buon gioco a segnare. Lo stesso hidalgo trasforma e siamo sul 17 – 7 al 19’. Il tempo di apprezzare un bel recupero palla di Battaglia, vanificato da un avanti di Chibelli e un calcio acrobatico di Luca Loretti  e poi la partita diventa un duello di mischie ordinate in cui il Novara fatica più del lecito e dove Chibelli, oggi troppo nervoso,  si azzuffa con il diretto avversario.
 Da queste scaramucce è penalizzato con il giallo il tallonatore ospite, ma Pina Trilla non realizza la punizione al 24’, riscattandosi 4 minuti dopo, sempre trasformando un piazzato, frutto di una grande salita difensiva che asfissia i sondriesi e li costringe al fallo. Sul finire di tempo registriamo la sostituzione di un buon Colombo con Fabio Loretti  per dare peso al pack, uno dei pochi errori di Pina Trilla che si fa contrarre un calcio di liberazione consentendo una quasi meta all’avversario che, raccolto il pallone ed involatosi  in meta, si accartoccia da solo e sbaglia e poi una bella occasione da rimessa laterale per il nostro XV che, segnando, potrebbe chiudere la partita, ma la cassaforte azzurra  proprio non ce la fa.  Si chiude sul 20 – 7. L’impressione è che ce la si possa fare, confermata all’apparenza dall’ennesimo piazzato del preciso Pina Trilla che porta il match sul 23 – 7 al 6’. Immediata replica del Sondrio che annulla i 3 punti già all’8’ anche perché il Novara, oltre all’indisciplina di cui già si è detto, non riesce a recuperare quasi mai la palla da calcio di inizio! Incredibile.
Al 18’ inizia la discesa all’inferno: una serie inopinata, quanto gratuita di falli consentono al Sondrio di arrivare nei pressi della meta azzurra che alla fine viene varcata grazie all’ennesimo calcio di punizione giocato velocemente che sorprende la colpevole difesa. Arrivano anche i due punti aggiuntivi e gli ospiti riaprono la partita, ma sono anche loro bravi a ingarbugliarsi perché il loro tallonatore rimedia un altro giallo che diventa gioco forza un rosso. Pina Trilla ne approfitta al 20’ e al 26’ con due piazzati che riportano serenità e distanza di sicurezza per il 29 – 17. Entra Pandin per Vientsov.
 Sul successivo calcio di inizio comincia il rugby horror picture show. Chibelli si improvvisa pallavolista e schiaccia verso la propria area un pallone terribile che a mala pena Panigoni recupera sull’accorrente ala ospite ma che ha la malsana idea di annullare regalando la mischia ai 5 al Sondrio.  Sugli sviluppi arriva un’altra meta per una difesa che non appare più solida, ma solo molto fallosa. Fioccano infatti due gialli pesanti uno per Pandin e l’altro per Guglielmi e Novara in 13 contro 14. La partita si innervosisce perché entrambe le squadre lavorano in tensione anziché in lucidità e ragionamento.  Anche il Sondrio rimedia un giallo. Al 35’ scambio di cortesie tra Chibelli e il dirimpettaio che vengono puniti con l’espulsione temporanea. La punizione è per il Novara che il piede di Pina Trilla trasforma per il 32 – 24.  Che ci vuole a gestire la palla per 5 miseri minuti più recupero con qualche ripartenza del pack e un buon calcio di liberazione e portare a casa la partita, gestendo al meglio 8 punti di margine? Ci vuole che bisogna recuperare il calcio di inizio e non si fa, ci vuole che la difesa non lasci passare il centro avversario come un fiume in una diga rotta a segnare la più comoda e dolorosa delle mete e i due punti in più. Sopra di uno il Novara torna in avanti e guadagna al 41’ un preziosissimo calcio in mezzo ai pali siglato ancora da Pina Trilla autore di ben 25 punti. Siamo sul 35 a 31 e manca solo un minuto; palla recuperata finalmente e Sondrio commette fallo su Pina Trilla appena al limite dei nostri 22 metri. 
Bisogna solo calciare fuori il pallone e prendersi la prima vittoria, ma Cassia rovina la sua prestazione, ciabattando indegnamente un calcio che potrebbe anche uscire ma per paura dell’accorrente ala ospite, le mani novaresi spingono il pallone fuori volontariamente commettendo fallo.  E’ la punizione della vita che bisogna difendere alla morte, ma invece è il Sondrio ad avere ragione e ad arrivare in meta su una difesa che non avanza! 5+2 = 38. The end.
Troppo amara questa sconfitta da digerire. La squadra non può rovinare in questo modo una partita vinta solo perché non riesce a recuperare il pallone, continua ad essere fallosa perdendo il lume della ragione, vanificando quanto di veramente buono aveva fatto vedere nel primo tempo. Se è vero che molti giocatori non hanno esperienza nella categoria è altrettanto vero che almeno la metà questa esperienza ce l’hanno, ma spesso non la fanno vedere.  Il bel gioco e la bella pressione difensiva, specie della linea dei tre quarti con i centri Carugati e Cassia in evidenza, che hanno messo in crisi gli avversari nel primo tempo, sono evaporati nel secondo tempo senza un plausibile perché.
Man of the match a Cotroneo, oggi bravo a tenere in piedi la prima linea e nel lancio, nonché feroce placcatore. Bravo anche Pina Trilla che ha riscattato l’opaca prova offerta contro il Bergamo.  Prossimo impegno sabato con la trasferta sarda a Capoterra.

(le foto sono di Francesca Galbusera)

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