Altra partita da vincere dopo il flop contro Bergamo e
altra inopinata quanto incredibile sconfitta maturata in un finale di secondo
tempo da incubo. Il Novara si dimostra una squadra ancora incompiuta
soprattutto sul piano della tenuta mentale perché a un primo tempo
solido, organizzato e ben giocato offre invece ai propri tifosi una seconda
parte di match indisciplinata, confusa e disorganizzata che consente agli
ospiti di rientrare in partita rimontando un passivo di 16 punti e di
vincere all’ultimo secondo marcando anche il punto di bonus.
Torna in panchina Marcello Cuttitta che si affida alla
solita prima linea di Vientsov, Cotroneo e Chibelli, alle spalle dei quali
troviamo il duo Colombo e Luca Loretti, i flanker Guglielmi e Basile e Hoffman
numero 8 ; mediani sono Dario e Pina Trilla, centri Cassia e Carugati, dietro
Battaglia con Panigoni e Sacchi.
Il Novara parte subito forte e fa la voce grossa a un
Sondrio intimidito, messo in difficoltà subito da una bella manovra veloce e
ariosa che porta il pallone verso Panigoni che però non aggancia. Poco male
perché al 4’ Guglielmi acchiappa a due mani la rimessa laterale e rapido
l’ovale vola verso l’esterno per giungere poi a Cassia caparbio nell’avanzare,
rompere il placcaggio e segnare la meta. Pina Trilla trasforma. Il trend
positivo continua anche se si soffre più del lecito in mischia ordinata,
mentre la rimessa laterale pare più efficace.
La sensazione è che se il punto
di incontro viene ripulito velocemente e Dario può passare con ritmo, il gioco
al largo di Pina e soci può mettere in grossa difficoltà gli ospiti. Al 12’ lo
stesso Pina Trilla conduce una bella iniziativa d’attacco, fermata poi dal
fuorigioco avversario che vale 3 punti al piede. Purtroppo però al 17’
gli ospiti sono messi in condizione favorevole per colpa di quello che è il
marchio di fabbrica in negativo del Novara e cioè l’indisciplina che frutta ben
4 calci di punizione consecutivi al termine dei quali una cassaforte da rimessa
laterale e il successivo smistamento alla mini unit in maul avanzante, fruttano
una meta e la trasformazione a un cinico Sondrio che per tutto il match gioca
un rugby chiuso e anche sporco alla maniera del Novara di Vacaru. Ma avranno
ragione loro, purtroppo! Il Novara però reagisce subito recuperando la
palla lunga sondriese con Sacchi che imposta un bel contrattacco in
combinazione con Pina Trilla ; l’accelerazione dello spagnolo è ficcante
e finalizzata ad un incrocio con l’accorrente Panigoni che ha buon gioco a
segnare. Lo stesso hidalgo trasforma e siamo sul 17 – 7 al 19’. Il tempo di
apprezzare un bel recupero palla di Battaglia, vanificato da un avanti di
Chibelli e un calcio acrobatico di Luca Loretti e poi la partita diventa
un duello di mischie ordinate in cui il Novara fatica più del lecito e dove
Chibelli, oggi troppo nervoso, si azzuffa con il diretto avversario.
Da
queste scaramucce è penalizzato con il giallo il tallonatore ospite, ma Pina
Trilla non realizza la punizione al 24’, riscattandosi 4 minuti dopo, sempre
trasformando un piazzato, frutto di una grande salita difensiva che asfissia i
sondriesi e li costringe al fallo. Sul finire di tempo registriamo la
sostituzione di un buon Colombo con Fabio Loretti per dare peso al pack,
uno dei pochi errori di Pina Trilla che si fa contrarre un calcio di
liberazione consentendo una quasi meta all’avversario che, raccolto il pallone
ed involatosi in meta, si accartoccia da solo e sbaglia e poi una bella
occasione da rimessa laterale per il nostro XV che, segnando, potrebbe chiudere
la partita, ma la cassaforte azzurra proprio non ce la fa. Si
chiude sul 20 – 7. L’impressione è che ce la si possa fare, confermata
all’apparenza dall’ennesimo piazzato del preciso Pina Trilla che porta il match
sul 23 – 7 al 6’. Immediata replica del Sondrio che annulla i 3 punti già
all’8’ anche perché il Novara, oltre all’indisciplina di cui già si è detto,
non riesce a recuperare quasi mai la palla da calcio di inizio! Incredibile.
Al 18’ inizia la discesa all’inferno: una serie
inopinata, quanto gratuita di falli consentono al Sondrio di arrivare nei
pressi della meta azzurra che alla fine viene varcata grazie all’ennesimo
calcio di punizione giocato velocemente che sorprende la colpevole difesa.
Arrivano anche i due punti aggiuntivi e gli ospiti riaprono la partita, ma sono
anche loro bravi a ingarbugliarsi perché il loro tallonatore rimedia un altro
giallo che diventa gioco forza un rosso. Pina Trilla ne approfitta al 20’ e al
26’ con due piazzati che riportano serenità e distanza di sicurezza per il 29 –
17. Entra Pandin per Vientsov.
Sul successivo calcio di inizio comincia il
rugby horror picture show. Chibelli si improvvisa pallavolista e schiaccia
verso la propria area un pallone terribile che a mala pena Panigoni recupera
sull’accorrente ala ospite ma che ha la malsana idea di annullare regalando la
mischia ai 5 al Sondrio. Sugli sviluppi arriva un’altra meta per una
difesa che non appare più solida, ma solo molto fallosa. Fioccano infatti due
gialli pesanti uno per Pandin e l’altro per Guglielmi e Novara in 13 contro 14.
La partita si innervosisce perché entrambe le squadre lavorano in tensione
anziché in lucidità e ragionamento. Anche il Sondrio rimedia un giallo.
Al 35’ scambio di cortesie tra Chibelli e il dirimpettaio che vengono puniti
con l’espulsione temporanea. La punizione è per il Novara che il piede di Pina
Trilla trasforma per il 32 – 24. Che ci vuole a gestire la palla per 5
miseri minuti più recupero con qualche ripartenza del pack e un buon calcio di
liberazione e portare a casa la partita, gestendo al meglio 8 punti di margine?
Ci vuole che bisogna recuperare il calcio di inizio e non si fa, ci vuole che
la difesa non lasci passare il centro avversario come un fiume in una diga
rotta a segnare la più comoda e dolorosa delle mete e i due punti in più. Sopra
di uno il Novara torna in avanti e guadagna al 41’ un preziosissimo calcio in
mezzo ai pali siglato ancora da Pina Trilla autore di ben 25 punti. Siamo sul
35 a 31 e manca solo un minuto; palla recuperata finalmente e Sondrio commette
fallo su Pina Trilla appena al limite dei nostri 22 metri.
Bisogna solo
calciare fuori il pallone e prendersi la prima vittoria, ma Cassia rovina la
sua prestazione, ciabattando indegnamente un calcio che potrebbe anche uscire
ma per paura dell’accorrente ala ospite, le mani novaresi spingono il pallone
fuori volontariamente commettendo fallo. E’ la punizione della vita che
bisogna difendere alla morte, ma invece è il Sondrio ad avere ragione e ad
arrivare in meta su una difesa che non avanza! 5+2 = 38. The end.
Troppo amara questa sconfitta da digerire. La squadra non
può rovinare in questo modo una partita vinta solo perché non riesce a
recuperare il pallone, continua ad essere fallosa perdendo il lume della
ragione, vanificando quanto di veramente buono aveva fatto vedere nel primo
tempo. Se è vero che molti giocatori non hanno esperienza nella categoria è
altrettanto vero che almeno la metà questa esperienza ce l’hanno, ma spesso non
la fanno vedere. Il bel gioco e la bella pressione difensiva, specie della
linea dei tre quarti con i centri Carugati e Cassia in evidenza, che hanno
messo in crisi gli avversari nel primo tempo, sono evaporati nel secondo tempo
senza un plausibile perché.
Man of the match a Cotroneo, oggi bravo a tenere in piedi
la prima linea e nel lancio, nonché feroce placcatore. Bravo anche Pina Trilla
che ha riscattato l’opaca prova offerta contro il Bergamo. Prossimo
impegno sabato con la trasferta sarda a Capoterra.
(le foto sono di Francesca Galbusera)
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